Chapter 4.

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Quella mattina suonò la sveglia puntualmente alle 7, come un orologio svizzero, ma io la sentii subito, ero già sveglia da ore a pensare a come la mia vita fosse cambiata da quando sono qui... insomma, nuove e vecchie amicizie, la distanza dalla mia famiglia, dalla mia migliore amica, nuove esperienze nella mia città, Richard che mi manifesta il suo amore e poi... e poi c'è lui, William,  il ragazzo misterioso che mi ha invaso cuore e mente senza neanche sapere chi fosse, perché? Perché se neanche sapevo niente di lui? Eppure sembrava come se lo conoscessi già, da sempre. Mi venne in mente quando all'accoglienza sorrise mentre scherzava con noi e così anche io, senza motivo. Quel suo sorriso mi aveva cambiata, in meglio, mi faceva stare al settimo cielo, mi sentivo diversa, quei suoi occhi ghiaccio che sapevano scioglierti e ghiacciarti nello stesso momento, a seconda del suo umore; dai suoi atteggiamenti capii che era un ragazzo solitario, lui ed i suoi pensieri, con tutti intorno ma nessuno davvero accanto. Pensai a quando lo incontrai per le scale, quando ci guardammo profondamente negli occhi, era tutto così magico, fin quando lui non spezzò tutto andandosene senza dire niente. Era un po' freddo, forse lo era perché non mi conosceva...

Si svegliò anche Juliet e mi chiese chi doveva andare prima in bagno, così mi alzai e andai, mi feci una bella doccia rinfrescante per affrontare la giornata.
Liberai il bagno e andai a vestirmi, tra un po' sarebbe arrivato Richards a prendermi con la sua bellissima Spider rossa, adoravo quella macchina, è così vintage!
Suonò il campanello, credevo fosse Richard, così urlai "scendo subito!" Ma invece era Adam, Juliet prese le sue cose, mi salutò con un abbraccio sussurrandomi: "vacci piano con mio fratello.."
io risposi rigida "ma guarda che..."
Sbattè la porta. "...ti sbagli" dissi sperando che mi avesse sentita, ma non ci contavo molto.
Continuai a prepararmi e poi sistemai la cartella, nel frattempo sentii un clacson fuori dalla porta, così bevvi di corsa il caffè ed uscii chiudendo la porta a chiave.
"Buongiorno, Jen" disse scrutandomi
"Buongiorno"
"Tutto bene?" Domandò mentre mi diede un bacio sulla guancia.
"Non ho dormito tanto.."
"Come mai? Chiese con aria curiosa
"Ho avuto da pensare..." dissi seria
"Devo preoccuparmi?" Chiese mentre si mise la cintura.
"No, non credo... è solo che devo abituarmi ai nuovi cambiamenti" feci ricopiandolo.
"Bene, allora si parte!" Disse e così partimmo per scuola. Ma appena vidi che non svoltò a destra...
"Rich, era di.." fui interrotta all'istante
"Lo so" sorrise "Tranquilla, non ti sto rapendo, voglio solo portarti a fare colazione" mi guardò e mise la mano sulla mia coscia destra. "Abbiamo tutto il tempo per farla" mi sorrise divertito.
Si comportava in modo davvero strano, che gli era successo? Rivoglio il dolce e buono Richard!
Arrivammo in centro e mi portò da Starbucks, non poteva iniziare meglio la giornata... ordinai un cappuccino al ragazzo che prese il bicchiere chiedendomi il nome, poi mise il cappuccino caldo e me lo diede.
Lessi ciò che scrisse quel ragazzo, Jennifer con un cuore e sotto un numero, supposi fosse il suo. Alzai gli occhi per guardarlo, un po' sorpresa, mi fece un occhiolino, io scappai imbarazzata al tavolo da Richard.
"Che succede, tesoro?"
Gli mostrai il bicchiere e scoppiò a ridere, ma a breve la sua risata si trasformò in silenzio, lo vidi fulminare quel ragazzo. Si alzò e temei per ciò che poteva accadere.
"No, Richard, fermati..." lo presi per un braccio.
"Tranquilla, vado solamente a pagare"
Mi sentii sollevata, già lo avevo visto in azione e non volevo ricapitasse di nuovo. Poco dopo tornò sorridendo e andammo alla macchina. Entrati, mi guardò, poi partì.
"Cos'ho?" Gli chiesi.
"Niente, perché?" Disse guardando la strada attentamente.
"Mi hai guardato stranamente"
Si fermò al semaforo, rosso, si girò per rispondermi.
"Pensavo..."
"A cosa?" Chiesi insistendo
"Perché credevi che avrei fatto qualcosa a quel ragazzo di Starbucks?
Rimasi sorpresa e all'inizio non sapevo che dire... "Richard, io... beh sei molto protettivo con me, fin da quando ci siamo incontrati hai preso subito le mie difese"
"Jen, il primo giorno l'ho fatto perché ti ho vista lì a terra, umiliata e derisa, odio quel tipo di gente che si comporta così, specialmente con una ragazza...ma poi..."
Mise la marcia e partì al verde.
"... io...io ci tengo a te." Disse tutto d'un fiato mentre si girò verso me.
Io imbarazzata rimasi immobile, senza dire niente. Si fermò da Dunkin Donuts a prendere due ciambelle e poi ci dirigemmo per scuola. Il tempo in macchina trascorso lo passai a pensare a quelle parole, era così protettivo verso di me, era palese ciò che provava per me ma sapevo di non poter farci niente, a me piaceva un altro... un suo amico... non potevo dirglielo, non potevo...

Arrivati all'UCL, parcheggiammo e poi salimmo le scale ed entrammo. Ecco qui tutte quelle persone che chiacchieravano e scherzavano tra loro vicino agli armadietti. Superammo quella schiera e andammo in classe; prima ora: inglese, fabulous! Vedemmo un film intitolato La dolce vita, all'inizio restai attenta ma poi i miei pensieri svolazzarono qua e là...
Durante l'ora pensai a Richard e William, a ciò che mi stava succedendo, dovevo far capire a Richard che gli voglio bene ma è solo un amico e William...William... dovevo farmi avanti in qualche modo, conoscerlo. Proprio in quel momento bussarono alla porta. Era lui. Stopparono il film. Mi batté talmente forte il cuore da arrossire, Juliet mi guardò con aria provocante. La professoressa gli chiese se conosceva il film e lui rispose felicissimo "Ovviamente, con una splendida interpretazione di Mastroianni accanto alla compagnia della bellissima Anita Ekberg" sorrisi, amava il cinema quanto me, era proprio lui il mio ragazzo dei sogni in tutto, credevo di averlo sognato e realizzato, esisteva..
Venne per informare dei biglietti da prendere per la festa a casa sua di sabato, non sapevo se andarci, se Juliet ci andasse ovviamente con Adam, ed io non so se andarci, se da sola o con Richard..

Alla fine della giornata ero molto stanca, uscii da scuola e mi rilassai stendendomi sul prato verde vicino ad un cerro, all'ombra; era una giornata calda e solare, feci merenda con un gelato e poi iniziai a studiare civiltà inglese. Avevo quasi finito di studiare quando qualcuno, dietro di me, mi sventolò un biglietto d'oro davanti ai miei occhi. Mi girai e vidi Richard con un gran sorriso, presi il biglietto e lessi Coldplay - 02 Arena, London, 15th October 2016. Dalla felicità gli saltai addosso abbracciandolo.
"E non è finita qui!" Aggiunse.
Cacciò dalla cartella due vip pass card ed a quel punto lo guardai a sorriso aperto, ero emozionantissima. Mancavano solo 3 giorni al grande evento e dovevo prepararmi bene. Richard vide il mio sorriso acceso e aveva un' aria più che felice.
"Rich, come... come hai fatto? Cioè.. ti saranno costati molto, in prima fila, compresi i pass poi.."
"Di questo non ti devi preoccupare" mi sorrise "ho delle conoscenze all'interno" continuò. Gli sorrisi.
Beh da una parte dovevo aspettarmelo, vice titolare del Manchester City giovanile, ne avrà di conoscenze.
Mi prese per mano e mi accompagnò a casa, accese la radio dell'auto ma non ci feci caso, rimasi nei miei pensieri, pensavo a cosa mettere al concerto ma non avevo un granché. Arrivata a casa mi salutò con un bacio, poi andai. Juliet era lì che preparava la cena, la salutai e andai veloce a farmi una doccia per rilassarmi. Mi asciugai e vestii velocemente. Non ho mai avuto tanta fame in vita mia! Per cena Juliet cucinò pollo e patate, presi una coscia e poi un po' di patate. Jul fece la stessa cosa, poi si alzò per prendere una bottiglia d'acqua dal frigo.
"Jul" la chiamai.
"Dimmi" chiuse il frigo e venne a tavola.
"Volevo chiederti se puoi accompagnarmi domani a vedere qualcosa da mettermi per il concerto?"
"Concerto?" Chiese stranita.
"Sì, tuo fratello ha preso i biglietti per andare a vedere i Coldplay tra tre giorni" spiegai.
"Wow, davvero?" Mi guardò sorpresa.
"Sì" le risposi con un gran sorriso.
"Compresi i vip pass" aggiunsi.
"La cosa si fa seria.." disse con aria maliziosa.
"No...no Jul, siamo solo amici.. io..." dissi agitata.
"Va bene, ok, tranquilla, scusami" mi calmò. "Domani non posso, è l'anniversario mio e di Adam... ma dopodomani sono tutta tua, preparati allo shopping estremo!"
"Va bene" risposi ridendo.
Finimmo di mangiare e poi vedemmo British's got talent in TV, era il nostro programma televisivo preferito, pensai di sgranocchiare qualche pop corn, così ne feci un barattolo per entrambe mentre vedevamo la TV.
Sul tardi andai a lavarmi i denti e poi andai a letto, Jul rimase un altro po' sul divano.

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Bene, siamo al 4 capitolo, cosa ne pensate? Sono nuova e ancora devo abituarmi quindi... fatemi sapere se vi piace lasciando un commento o una stellina, mi farebbe molto piacere. Un saluto e un bacio ai miei lettori e seguaci 😘 😘 😘

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