Casini

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Fare  due ore di matematica il primo giorno di scuola dovrebbe essere illegale!
Anche perché io ero davvero in ansia per Michael...quando sta a casa da scuola mi avvisa sempre, perché questa volta non me lo ha detto?
Durante l'intervallo ho chiesto a tutti se sapevano dove fosse Michael ma nessuno lo aveva visto questa mattina.
Il resto della giornata è stata davvero noiosa, pensavo continuamente a Michael, fino a quando alla quarta ora qualcuno bussa alla porta, rimango a bocca aperta quando vedo Michael entrare in classe con un occhio gonfio e il labbro sanguinante...che cavolo ha fatto?
Si siede di fianco a me e sin da subito mi dice di non fargli domande, ma sa benissimo che gliele farò, devo assolutamente sapere che cosa è successo!
Quando suona la campanella che ci annuncia che finalmente si può tornare a casa, Michael si fionda fuori dalla classe e cammina il più velocemente possibile verso la strada;se pensa che facendo così eviterà le mie domande si sbaglia di grosso!
Inizio a corrergli dietro urlando il suo nome, ma nulla, lui non si gira.
Allora corro ancora più veloce e riesco a stargli davanti, così gli blocco la strada, impedendogli di andare avanti. Lui sbuffa, sapendo che cosa lo aspetta adesso, ma non mi interessa, io devo sapere.
"Cosa cavolo ti é successo?!"
"Nulla" risponde freddo. Cerca di andarsene ma io anticipo ogni suo movimento, impedendogli di allontanarsi.
"Nulla?! E tu avere un occhio gonfio e il labbro sanguinante lo chiami nulla?! Ora mi spieghi cosa cavolo hai fatto!"
"Caroline mi sembri mia nonna porca miseria! Una volta tanto puoi farti i cavoli tuoi o devi sempre interferire come tuo solito?!"
Con queste parole mi sento quasi svenire...non mi ha mai trattata così male...litighiamo spesso ma non ha mai detto certe cose!
Non mi arrendo e decido di non darlo andare via
"Ma che ti prende?! Sto solo cercando di aiutarti, é diventato un male cercare di aiutare il proprio gli ore amico dopo averlo visto ridotto così male da sembrare appena tornato da un incontro di box?!"
Lui inizia a diventare nervoso, come se avessi appena centrato il bersaglio...
"Non hai davvero partecipato ad un incontro di box vero?!"
Lui non risponde e abbassa lo sguardo, come se si sentisse colpevole.
"Michael ma perché?! Se ti é successo qualche cosa potevi parlarne e non cacciarti un cose simili, ci sono io, ci sono gli altri, c'è tua madre..."
"Non nominarla chiaro?! Non voglio più sentire il suo nome, per me quella donna è morta!"urla.
Non capisco...
"Perché?"chiedo.
"Perché..."
Resto in silenzio aspettando una risposta, ma quando mi rendo conto che forse sto diventando stressante gli dico "Mike non preoccuparti okay, quando sarai pronto chiamami okay?"
"Grazie" risponde. Mi lascia un bacio sulla guancia e si allontana e così faccio anche io.
Inizio ad incamminarmi verso casa.
Sulla strada che mi riporta dai miei genitori ci sono un sacco di piccoli parchi sperduti, a volte mi piace sedermi su una panchina e pensare ma oggi non ho proprio voglia, peccato che mi sento costretta a sedermi su una panchina quando vedo una ragazza piangere e non posso non riconoscere i capelli con colpi di sole: é Jennifer.
Spazio autrice
Ecco qua un nuovo capitolo, cosa ne pensate? Secondo voi cosa avrà fatto la mamma di Michael per farsi odiare tanto dal figlio? E Jennifer perché starà piangendo? Fatemi sapere le vostre idee e scrivetemi cosa ne pensate.
Baci😘

Amici o fidanzati?//fan fiction STYDIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora