Capitolo 4

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TYLER

Il giorno successivo me ne stavo con Abby in libreria, concedendole quello piccolo sfogo mentre io me ne stavo lì a fissarla e a non capire come a lei piacessero tutti quei libri che parlavano di amore eterno. "Come è andata poi ieri?" mi chiese lei interrompendo i miei pensieri "E' andata bene, cioè credo, lei balla benissimo e mi sembra sia doppia ma è sempre lei. Cioè è bella sia con una tuta che con un vestito e coni tacchi" risposi sospirando e infilando le mani in tasca "Ma almeno ha un nome, o la devo chiamare ragazza del mistero?" mi chiese lei scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo "Isabel si chiama Isabel" le risposi io "Bel nome, bé non so che dirti Ty secondo me devi solo continuare a fare quello che stai facendo""Cioè assolutamente nulla? Se non incontrarla per caso in un bar e vederla a quella scuola di danza?" "Esatto, datti tempo e poi vedrai il da farsi. Secondo me non devi neanche chiedere a me comunque, cioè io non ti ho mai dato consigli su nessuna" "Hai ragione, farò di testa mia" "Come sempre testone, vado a fare un giro, ci vediamo alla cassa tra venti minuti". La lasciai fare il suo giro e girai anche io senza sapere bene che libri guardare, io non ero proprio patito dei libri. Uffa! Perché avevo una migliore amica donna? Va bé adoravo Abby anche per quello. Ma forse non avrei dovuto avercela tanto con lei perché sorrisi quando la vidi entrare e dirigersi al reparto libri d'amore o comunque storie d'amore. Isabel.

Ancora l'avevo incontrata per caso? Forse il destino voleva dirmi di non lasciare perdere e io non avrei lasciato perdere.


ISABEL

Il giorno successivo andai in libreria per dimenticarmi del sogno erotico fatto quella notte,avevo sognato Tyler e non sapevo neanche perché. Mi diressi al reparto sui libri riguardanti le storie d'amore. Adoravo quel genere e su quello non si poteva discutere. Sbirciai tra i libri e vidi una ragazza, leggere sognante la trama di uno di quelli. "Ciao tu lo hai letto questo? Dicono sia bellissimo" le chiesi io interrompendola dalla lettura, riconoscendo il libro che aveva in mano, dato le numerose pubblicità "Ciao oh no ma mi piacerebbe un sacco leggerlo. Tu lo hai letto?" mi rispose lei sorridendomi,sembrava gentile e anche simpatica "No ma anche a me piacerebbe leggerlo. Comunque io sono Isabel e tu sei?" le tesi la mano per presentarmi e lei sgranò gli occhi quando mi rispose "Abby piacere" mi strinse la mano con un sorriso sulle labbra. Non so perché mi sembrava sorpresa , ma io non l'avevo mai vista prima quindi di certo era impossibile che mi conoscesse. "Ab ci stai mettendo tre ore avevi detto venti minuti, dai sai che odio queste cose io", mi bloccai sentendo la voce di quel ragazzo che si diresse verso di noi, Tyler. Sgranai gli occhi e chiesi a Abby "Vi conoscete?" "Si ci conosciamo, calmati Ty ho finito. Lo so che le odi, ora andiamo. Ma anche tu lo conosci giusto?" mi rispose lei guardandoci entrambi "Si esatto è così" le risposi io guardando lui negli occhi "Vedo che vi siete conosciute, bene allora così conosci la persona con cui ero ieri sera" mi spiegò lui sostenendo il mio sguardo "Ah ecco era lei allora" risposi io con tono sorpreso "Si io nonché la sua migliore amica e anche quella che lo tortura, ora io vado e vi lascio. Ci vediamo dopo Ty, a presto Isabel" lei se ne andò salutando lui con un abbraccio e un bacio sulla guancia e me con un sorriso. "Ciao è stato un piacere" la salutai io ricambiando il sorriso.

"Che fai la gelosa?" mi chiese lui avvicinandosi "No assolutamente no, sono solo sorpresa di incontrarti così spesso" gli risposi io superandolo e uscendo dalla libreria.

"Dai scusa anche io sono sorpreso di vederti così spesso ma non volevo disturbarti" mi disse lui correndomi dietro "Tranquillo veramente non ci sono problemi" gli risposi io sorridendogli.

"Bene detto questo ti andrebbe di bere qualcosa con me stasera? Se non hai già programmi"mi chiese lui guardandomi con speranza. Programmi? No direi che se avevo programmi li ho cancellati per te mio caro "Non ho programmi e si mi andrebbe" gli rispondo sorridendogli "Okay ci vediamo nel locale di ieri dopo le nove?" "Okay a stasera" lo salutai sorridendogli e lui mi rispose facendomi l'occhiolino e dicendomi "A stasera".


TYLER

Isabel si è dimostrata gelosa di me e io sono contento. La sto aspettando nel locale dell'altra sera al tavolo che ho prenotato per due ma la ragazza si fa attendere. Ma mi si ferma il fiato quando la vedo entrare che mi sorride, un abitino troppo corto con lo scollo sulla schiena a lasciare niente all'immaginazione e con un paio di tacchi da fare paura. Oddio. Non so se ce la farò.

"Ehi ciao" la saluto alzandomi e facendola sedere come farebbe un gentiluomo "Ciao" mi rispose lei sorridendomi "Ordiniamo da bere ti va?" le chiedo appena si siede "Si certo grazie" mi rispose lei. Prendiamo entrambi un alcolico e io inizio a parlare per primo "Sai penso che tu sia bravissima a ballare" "Grazie, la danza è tutto per me""E sei stupenda stasera, dico davvero, sei bellissima" lei mi sorrise dicendomi "Grazie, sei molto gentile. Sei sempre stato così con le donne o lo fai solo con me?" "Lo faccio con chi se lo merita e tu te lo meriti. E poi io non sono uno da storie serie, mi diverto e basta, è cosi che sono" le risposi io guardandola negli occhi "Allora grazie. Neanche io sono da storie serie, anche io mi diverto e basta, poi ho ventidue anni e voglio comportarmi anche da una che si gode la vita". Davvero quella ragazza mi stava sorprendendo sempre di più, non voleva storie serie esattamente come me "Hai ventidue anni? Dai io ne ho ventiquattro. Comunque ti capisco perfettamente anche se sono colpito" le dissi io "Be lo so ma sono cosi e non ho intenzione di cambiare per il momento" mi rispose lei sorridendomi.

Dannazione, più la guardavo e più la desideravo, era sexy da morire e non mi aspettavo certo dicesse le cose che aveva detto, sembrava cosi sicura di se mentre beveva il suo drink non smettendo mai di guardarmi. "Così danza eh? Come ti è nata la passione?" le chiesi io interrompendo i miei pensieri "Da sempre, ancora prima di camminare ballavo, è la cosa che più amo al mondo, e invece tu che mi dici? Abby da quanto la conosci?" mi rispose lei fissandomi le labbra, quanto avrei voluto baciarla in quell'instante "Da sempre, da tutta la vita, io e lei siamo come fratelli, conosce tutto di me e io di lei. Mi vuole bene nonostante tutto e io la adoro".


"Io non ho mai avuto qualcuno così, sai ti invidio. Ma non hai mai provato altro per lei?" mi chiese lei "No mai, l'ho sempre vista come una sorella e lei come un fratello. Nient'altro" le risposi io tornando a fissarle il vestito. Lei sembrò notarlo, perché si morse il labbro e arrossi all'istante. Bevvi un altro sorso del mio drink e lei continuò a fissarmi fino a che non chiese "Ti va di ballare?" "Non sono molto bravo ma si dai andiamo" le risposi io alzandomi dalla sedia e porgendole la mano in modo che potesse prenderla. Ogni contatto con lei mi trasmetteva elettricità. Io avrei voluto di più ma c'era sempre di mezzo il mio lavoro anche se mentre mi trascinavo con lei in pista e la vedevo ballare, pensai che non volevo altro che stare con lei. La presi e la portai più vicino a me portando le mie mani su sui fianchi e ballando insieme a lei. La volevo, la desideravo, nient'altro mi sarebbe importato se non lei,che continuava a fissarmi le labbra senza smettere di guardarmi. Mi portai più vicino a lei e le accarezzai la guancia con la mano,prima di appoggiare le mie labbra sulle sue, prima con lentezza e poi con più avidità stringendomi a lei, senza lasciarla andare. Wow. Lei mi mise le mani intorno al collo senza mai interrompere il bacio."Andiamo via da qui okay?" le chiesi in un orecchio interrompendo un attimo il contatto con le sue labbra "Okay andiamo" mi rispose lei sorridendomi e guardandomi con aria maliziosa. Non perdo tempo e la porto nel mio appartamento. Continuiamo a baciarci fino ad arrivare nella mia camera, non perdiamo tempo e ci spogliamo tutti e due, rimanendo nudi senza mai smettere di baciarci. Faccio scivolare la mano sulla sua schiena nuda. Freme al mio tocco e si china su di me. Mi appoggio alla testiera tirandola a me, le nostre bocche che si incontrano in un bacio leggero e lungo. Non smette mai di guardarmi mentre si avvinghia a me, le gambe che mi cingono la vita, le braccia attorno al mio collo. Poi iniziamo a muoverci. Insieme. Prima timidamente poi più forte, perdendo la testa a ogni colpo. Inizio ad entrare dentro di lei prima piano e poi più deciso, lei rispose ansimando e gemendo. Era stupenda, entrambi eravamo sudati e eccitati. Restiamo aggrappati l'uno all'altra per lunghi minuti, i corpi ancora vibranti, i respiri che si calmano piano. Ci addormentammo così uno accanto all'altro.

Inaspettatamente Arrivi TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora