Capitolo 5

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ISABEL

Cosa mi è passato nella mente quando sono andata a casa sua? Mi ritrovo nel suo letto nuda,dopo aver fatto l'amore con lui e avevo giurato a me stessa che non sarebbe mai accaduto. Io e lui ci saremmo visti troppo spesso per via del lavoro e non potevo certo fare finta che tutto questo non era successo. Anche se era stato un ottima distrazione. Oddio! Che cavolo avevo combinato? Non voglio certo svegliarmi con lui, non lo faccio mai, così prendo le mie cose, mi vesto e vado in bagno. Quando mi guardo allo specchio, sembro io, veramente io per la prima volta,riconosco il mio sguardo e i miei occhi e devo ammettere che è la prima volta che mi sento felice. Devo smetterla e uscire da quella casa. Avevo lezione poco dopo quindi decisi di andarmene dopo aver  controllato che lui ancora dormiva.

Per fortuna, avrei avuto la lezione individuale quindi non dovevo vedere nessuno, potevo ballare per conto mio senza incontrare o le ragazze o Ida. Be purtroppo Tyler l'avrei incontrato, anche se non sapevo bene cosa dirgli. Insomma che avrei dovuto fare? Dirgli "Scusami se ti ho mollato dopo aver fatto il miglior sesso della mia vita?"  No assolutamente no! Scacciai via i pensieri dalla testa e iniziai a ballare, dimenticando tutto il resto.

Non riuscivo a concentrarmi come avrei voluto, e sapevo bene perché: Tyler. Continuavo a pensare a lui anche se non dovevo, in fondo lui era come tutti gli altri, non sarebbe stato diverso, era solo una cosa di una notte e stop. Quella sera potevo tranquillamente uscire e divertirmi come facevo di solito. Ero di spalle, guardavo fuori dalla finestra quando sentii delle mani sulla schiena e una voce che mi sussurrò all'orecchio:"Come sei bella stamattina, è un po' che non ci sentiamo io e te". Capii subito che era Ivan, cosi mi girai e lo abbracciai,stringendomi forte a lui. Non volevo stare così con lui, ma qualunque cosa pur di non pensare a Tyler. "Scusami Ivan, sono stata un sacco presa tra le lezioni e le prove". Lui mi guardò serio e arrabbiato e mi disse "Tranquilla solo che pensavo ti fossi dimenticata di me, così ti ho vista qui tutta sola e ho pensato volessi compagnia", gli sorrisi e gli risposi "No lo sai che penso sempre a te, scemo", lo stuzzicai dandogli un breve pizzicotto e lui mi prese tra le braccia e iniziò a baciarmi, prima con lentezza e poi con foga. Non volevo stare con lui, non così, non dopo quello che era successo con Tyler. Così lo fermai dicendogli"Ivan ti prego oggi non mi va", lui si staccò un attimo per capire se ero seria ma non mi prese molto in considerazione,riprendendomi e iniziando a baciarmi sul collo. "Basta ti prego"gli dissi, cercando di staccarmi da lui, ma lui non mi lasciò andare. "Lasciami Ivan, ti prego" lo spintonai più forte ma lui non mi lasciava andare e rispose "Che hai oggi? Fai la dura con me quando di solito non lo sei?" "Non ho voglia, lasciami". Lui non mi sentiva, continuava a baciarmi e toccarmi dappertutto. Chiusi gli occhi cercando di non pensare a quello che stava succedendo,quando a un certo punto sentii la porta aprirsi e gli riaprii vedendo Tyler con lo sguardo interrogativo. Capii dai miei occhi che c'era qualcosa che non andava perché disse a Ivan "Lasciala andare amico altrimenti te la dovrai vedere con me". Ivan lo guardò in cagnesco, ma quando vide Tyler arrivargli a un centimetro dalla faccia, mi lasciò e fece per andarsene ma prima mi disse "Chiamami quando non avrai un cagnolino che bada a te e quando ritorni in te Isy". Se ne andò sbattendo la porta e io crollai in ginocchio riprendendo aria e respirando normalmente. Tyler mi si avvicinò e mi guardo negli occhi chiedendomi "Stai bene?" "Si grazie tante Tyler" gli risposi io buttandomi tra le sue braccia. Non so bene perché lo feci, ma avevo bisogno di lui. "Stai tranquilla ora ci sono io" mi disse lui cullandomi tra le sue braccia e passandomi una mano sulla schiena "Grazie" gli risposi io staccandomi da lui e riprendendo lucidità. "Te ne sei andata e ho pensato fossi qui,ma non credevo avessi compagnia" mi disse lui con lo sguardo arrabbiato. Era geloso? Oddio! Non riuscivo a vederlo così..."Scusami, sei arrabbiato?" gli chiesi guardandolo negli occhi "No puoi fare quello che vuoi con chi vuoi Isabel, non devi dare spiegazioni a me, non sono nessuno per te giusto?" mi rispose lui ancora arrabbiato "Ivan non significa niente, io e lui ogni tanto ci divertiamo insieme, niente di più, te lo giuro. Scusami veramente" gli risposi io andandogli incontro ma lui retrocesse e disse "Senti ora vado, ti lascio provare, ci vediamo ok?" "Okay ci vediamo" gli risposi io guardandolo uscire dalla porta e sentendomi una merda. Che avevo combinato? Insomma lui non voleva relazioni serie e io neanche. Ma perché si era comportato così? Non sapevo proprio cosa fare.


TYLER

Credevo di significare qualcosa per lei e invece nulla... era proprio una stronza. Lo ero anche io, non sapevo come mai me la stavo prendendo così tanto per un avventura di una notte. Anche se mi sembrava molto di più di quello... era stato magico stare con lei, la migliore cosa della mia vita. Lei se n'era andata e io pensavo di trovarla nella scuola di danza e così fu, ma non mi aspettavo certo di vederla avvinghiata ad un altro. Il problema è che lei non mi sembrava contenta, sembrava che lui spingesse per stare con lei e lei se ne voleva liberare così entrai e l'aiutai. Ma non so come diventai una belva, ero geloso come mai ero stato e me la presi anche con lei. Lei però non aveva fatto nulla di male, in fondo io e lei volevamo la stessa cosa... però perché mi sentivo così? Avevo bisogno di una bevuta, la dovevo dimenticare... quella sera mi sarei dato alla pazza gioia. Basta!Dovevo tornare in me, non avrei lasciato che una qualunque mi avrebbe trasformato in una persona che non ero.

La sera uscii e andai nel locale dove l'avevo incontrata con Abby, non so perché andai lì ma non avevo voglia di andare troppo lontano. Mi guardai intorno e vidi una ragazza coi capelli rossi molto sexy, decisi che ci avrei provato con lei. Prima però mi serviva un drink. Presi da bere, andai in pista e la raggiunsi, lei mi guardava con aria maliziosa e si lasciò toccare da me, ballai con lei, dimenticandomi di Isabel, o almeno ci provai. Lasciai che lei mi baciasse, e anche se avevo bevuto, il suo viso mi sembrava sempre di più quello di Isabel. Perché cavolo continuavo a pensare a lei? Avevo bisogno di un altro drink, così mi diressi al bancone per bere ancora. Poi la vidi e non capii più nulla. Bella come sempre, avvinghiata a un tipo in pista a ballare.Lo stava baciando. Quell'immagine mi dava il voltastomaco. Decisi di tornarmene dalla ragazza di prima e di cercare ancora una volta di non pensare a Isabel.


ISABEL

La mia giornata era stata proprio una merda. Così decisi che la serata sarebbe andata meglio,andai nel solito locale, presi da bere un drink e ci provai con il primo tipo che mi capitò a tiro.


Ballammo insieme in pista,lui non smetteva di fissarmi e di toccarmi dappertutto. Volevo evitare di pensare a Tyler così lo lasciai fare. Mi baciò e mi sembrò di stare male, vedevo gli occhi di Tyler, vedevo il viso di Tyler, tutto in lui mi faceva pensare a Tyler. Cosi mi staccai un attimo e mi diressi in bagno per rinfrescarmi un po', tornai al bancone, presi un drink e tornai da quel tipo di prima cercando di non pensare a Tyler. Non rimasi neanche sorpresa quando rividi il tipo con cui stavo ballando prima, ballare con un altra e baciandola come se non ci fosse un domani. Stronzo. Mi si bloccò il fiato quando vidi Tyler che stava fissando la mia stessa scena con aria disgustata. Non volevo vederlo, quindi mi girai per andarmene e tornarmene a casa. Avevo bisogno di una doccia, di una dormita e di un buon caffè. Basta. Gli uomini sono tutti uguali. Sono tutti degli stronzi.

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