Capitolo 14

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Magghy intanto era scappata di casa, il padre l' aveva picchiata di nuovo, ed era andata a casa di Itan, aveva tagli in faccia, e non sapeva perchè il padre ce l' avesse tanto con lei.

Casa Itan.
Erano le 15 di pomeriggio, e dopo esser andato a scuola e poi ritornato a casa si era svestito e messo il pigiama. Bussarono alla porta. Lui non aspettava nessuno e si chiese se forse era il postino che doveva consegnare pacchi ai suoi genitori. Andò ad aprire e vide Magghy. Piangeva. Ferite in faccia. Sangue.
<ciao, che ci fai qui?> Itan era preoccupato
<potrei stare qui da te un paio di giorni?> chiese disperatamente
<certo, che ti è successo?>
<mio padre...>
< avevo ragione... È cattivo, non è un padre normale, e tua madre che ha detto?> Intanto Itan le fece segno di entrare e di non stare sulla soglia della porta. Si sedettero sul divano e continuarono a parlare.
<nulla, non ha detto nulla, è rimasta a guardare senza dire o fare nulla>
<mi dispiace tanto, appena arrivano i miei genitori potresti nasconderti da qualche parte a casa mia? Perchè se i miei ti vedessero penserebbero o che sei la mia ragazza e che abbiamo appena fatto cose sconce di nascosto oppure che sei un' infiltrata o una ladra>
<certo, userò la pozione per nascondersi>
<perfetto> rispose Itan
Itan le fece segno di venire in camera sua, e visto le condizioni in cui la povera ragazza era ridotta la fece stendere sul letto, la medicò e la fece addormentare, come un fratello maggiore farebbe con la sua sorellina.
La ragazza rimase a casa di Itan per qualche settimana e ogni giorno alla stessa ora circa egli si metteva a suonare la chitarra e Magghy ascoltava in silenzio, e la sera facevano allenamento.
Questa cosa andò avanti per settimane, tanto che Itan le insegnò pure alcune materie scolastiche e Magghy aveva scoperto di esser portata soprattutto per matematica e scienze. Se fosse stata un' umana avrebbe potuto fare il liceo scientifico. Un giorno Magghy gli parlò di Viola
<sai che Viola sta malissimo? Non fa altro che piangere dalla mattina alla sera..>
<mi dispiace, ma ho solo detto che non era ricambiato>
<sei stato il suo primo amore, prima di te non si era mai innamorata, e c'è rimasta molto male>
<te l' ho già detto, mi dispiace, non volevo farla stare male> Itan era molto dispiaciuto, anche se non lo dava a vedere.

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