Capitolo 17

0 0 0
                                    

Egli ancora non aveva ripreso i senso e quando aprì gli occhi si ritrovò in un ambiente chiuso con le pareti bianche e verdi. Era in un letto con lenzuola e federe del cuscino tutta bianca. I suoi genitori l' avevano portato in ospedale ed ora erano accanto a lui in attesa di un consulto dai medici.
<perchè sono in ospedale?> chiese il ragazzo
< perchè sei svenuto e ti abbiamo trovato disteso a terra davanti all' uscio della porta> disse il padre preoccupato
Secondo Itan i genitori si preoccupavano troppo, qualsiasi cosa lo sgridavano, non fare questo, non fare quest' altro, anche uscire ad esempio la sera in gruppo. Non lo facevano uscire perchè dicevano che lui era troppo piccolo e perciò la sera c' era sicuramente brutta gente. Praticamente non poteva far nulla, infatti stava sempre in casa.
<quando posso andare a casa? Non sopporto gli ospedali>
<fra qualche giorno sarai a casa>
Qualche giorno? Magghy era a casa mia e qualcuno doveva darle il cibo, il padre l' aveva trovata? In che situazione si era messo!?
<mamma, devo andare subito a casa, devo finire compiti e studiare chitarra>
<tranquillo, ho già avvisato la scuola che non ci andrai per qualche giorno>
Doveva assolutamente scappare per andare a casa. Aveva paura per Magghy, cosa avrebbe potuto farle il padre? Arrivò il dottor Roberts che l' aveva visitato e parlò con la madre.
<suo figlio non ha nulla, è solo svenuto>
<ah, meno male, quindi posso portarlo a casa?>
< per il momento è meglio se stia qui il ragazzino, almeno per un altro giorno, nel caso avesse una ricaduta>
Detto ciò la madre di Itan annuì e andò da suo figlio.
<mamma mi sto annoiando, cosa posso fare?>
La madre gli disse di aspettare un attimo e uscì dalla porta. Passati 3 minuti ella entrò con la chitarra in mano
<guarda cosa ti ho portato> disse tutta orgogliosa di aver fatto un bel gesto nei confronti del figlio
<grazie> rispose Itan
Il ragazzo era commosso, non pensava avrebbe fatto un gesto così bello, anche se era sua madre.
<se vuoi ti ascolto pure>
<va bene, ma tu detesti la musica classica> disse il ragazzo
< suona!>
Itan si meravigliò di quelle parole, non glielo aveva mai chiesto prima d' allora di poterlo ascoltare. Era davvero felice. Di solito i momenti con i suoi genitori erano terribili, o litigavano oppure non si parlavano, e invece questa volta la madre voleva ascoltarlo. O ha bevuto troppo o si è drogata si disse...
Egli incominciò a suonare e la madre stette lì ad ascoltare per ore e ore; finché il ragazzo non ne poté più di suonare perchè era troppo stanco.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 12, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Shades or angels?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora