5. Si scatena una guerra di schizzi

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Dopo il mio incontro con nathaneil avevo creduto che non l'avrei rivisto quella mattina al lago.
Sorprendentemente lo avevo ritrovato lì a farsi il bagno e a giocare con una palla. Sulla palla c'era scritto qualcosa di strano(probabilmente francese) ed era blu, bianca e rossa (bè con il suo accènto poteva passare per un'italiano tifoso della francia ma non credo che questo era, anzi mi correggo, sia impossibile). Stava facendo dei baker di palleggio, proprio come faccio io quando sto al mare da solo e voglio allenarmi per pallavolo. Appena mi vide fece un cenno con la mano come per salutarmi
:-Ehi! Come và? Tanto tempo che non ci si vede!.- dissi ironicamente
:- Giá... senti perchè non facciamo un paio di palleggi?.-
:-Ovviamente.- Entrai di corsa in acqua, cosa di cui mi pentii immediatamente. L'acqua dire che era gelida è poco (io sono un tipo che odia l'acqua fredda) e quindi ho urlato con una voce molto femminile e anche molto poco etero
:- È FREDDA!!!!!!.- Ed e allora che avevo iniziato a nuotare come se non ci fosse un domani. Avevo fatto di tutto avevo nuotato, calciato, gesticolato e con un salto ero riuscito a uscire dall'acqua. Qui le opzioni erano due o mi avrebbero scambiato per un delfino o per un pazzo. Comunque sia avevo sentito Nathaneil che stava ridendo come un matto, come se avesse guardato lo spettacolo comico più divertente al mondo. Io peró non lo notai tanto visto che ero letteralmente andato di matto.
Quando il freddo diventò sopportabile mi ero calmato e mi ero guardato attorno e ovviamente mi ero ritrovato Nathaneil, rosso come un pomodoro in faccia, a ridere a crepapelle. Ero rimasto lì per qualche secondo per aspettare che smettesse di ridere ma continuò imperterrito e pensavo che se avrebbe continuato così sarebbe morto per soffocamento da risata. Così allungai il braccio, come se fosse una mazza da baseball o come una mazza da cricket, l'avevo immerso in tal mado che sfiorasse il velo d'acqua e muovendo il braccio, in tal modo che disegnasse un arco nell'acqua, ero riuscito a creare una piccola onda d'acqua che andò addosso alla faccia di Nathaneil. Avendo la bocca aperta l'acqua gli andó dritta in bocca e credo che lui sarebbe morto soffocato, non dalle risate ma dall'acqua che gli arrivó in bocca. Tossì per qualche secondo, ma poi anche lui imitò la mia stessa mossa e in un'istante da cacciatore mi ero trasformato in preda e non era stato per niente bello perche se io ero un simulatore di piccole onde, lui era una macchina da guerra scatena onde, perché mi ero ritrovato investito da litri d'acqua in pochi secondi. Quando l'attacco era finito non aspettai un secondo, e contrattaccai creando onde a destra e a manca ma sembra che anche lui aveva la stessa idea e quindi entrambi ci investivamo di onde.
Per un solo istante il tempo si fermò avevo visto gocce d'acqua che volavano e delle piccole onde d'acqua che erano distanti da me ad una decina di centimetri dalla faccia. Guardando di lato per ripararmi il viso dall'acqua, vidi quella mia figura scintillante che mi guardava, sorrideva e aveva la mano alzata come un cenno di saluto e mimò qualcosa con la bocca e sono sicuro che disse "Buon divertimento!". Anche se era solamente un istante per me era durato secondi, infiniti secondi. Comunque quando quell'attimo svanì mi ero ritrovato, investito, da molta acqua e dopo quell'istante tutta quell'acqua addosso non me l'aspettavo e quindi mi ero fatto sopraffare da Nathaneil.
Alla fine, se non volevo perdere miseramente quella battaglia, dovetti usare una mossa, forse un pò vigliacca lo ametto, ma non volevo perdere miseramente contro Nathaneil, sapete anche io ho un orgoglio da mantenere alto. Quindi mi infilai sott'acqua nuotai fino alle sue spalle, riemersi piano, piano così da non farmi sentire, lui stava ancora creando piccole onde dove prima c'ero io, probabilmente aveva gli occhi chiusi per ripararsi dall'acqua, comunque sia mi ero avvicinato e poi a pochi centimetri di distanza da lui gli soffiai, lui si girò di scatto ed io come un fulmine saltai, avevo unito le mani intrecciandole, come quando si prega, le alzai in alto e quando iniziò la discesa le andai a far sbattere contro l'acqua con tutta la mia forza come se avessi in mano un martello e a quel punto Nathaneil venne investito da una marea di schizzi. Entrambi avevamo il fiato grosso, ci guardammo per qualche minuito per riprendere fiato, io mi infilai quasi del tutto sott'acqua lasciando solamente la testa fuori, lui rimase in piedi, le braccia e il petto erano fuori ma si abbassò come me subito dopo, o aveva paura di un altro attacco dietro le spalle oppure stava crepando di freddo. Eravamo rimasti così per un pò quando io, per la noia sorsì un pò d'acqua (e devo ammetere che quest'acqua faceva veramente schifosia come sapore che come aspetto) e gli avevo sputato addosso e quel mio gesto porse fine alla tregua e iniziò l'alba di un'altra battaglia. Continuammo così per l'intera mattinata fino a quando i miei e i suoi genitori ci richiamorono entrambi
:-Andrew vieni forza basta col bagno, esci!.- disse mia madre
:-Anche tu Nathaneil, esci dà lì.- disse la madre di Nathaneil, ella aveva uno strano accento probabilmente era francese
:-Ok.- risposimo all'unisono io e Nathaneil
Quando uscimmo entrambi i prendemmo gli asciugamani per asciugarci e mentre ci asciugavamo io e Nathaneil chiachierammo un pò quando arrivò mio padre che disse
:-Andrew non c'è tempo ora. Vai a lavarti!.-
:-Ma...-
:-Non preoccuparti tanto tu e il tuo amico avrete tempo per chiachierare, andremo a pranzo insieme.-
:-Davvero?!.- dissi come se fossi un bambino a cui gli stanno per regalare il suo giocattolo preferito
:-Davvero.- Mi confermò mio padre. Guardai Nathaneil e dalla faccia si capiva che anche a lui gli avevano dato la stessa notizia e quella cosa mi rilasso, non il fatto che venisse a pranzo, o almeno non solo, ma mi rilassava il fatto che anche lui era un pò come un libro aperto.

Il lago degli specchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora