Dopo l'aereoporto avevamo preso un bus per arrivare direttamente al villagio dove ci saremmo stati due settimane. Arrivati all'entrata del villaggio si poteva vedere una strada, dove a lato potevi vedere una fontana molto rudimentale, alla fine la stada si fermava in una rotonda triangolare che sdoppiava la strada. Sentii dalla reception "Grazie e buona permanenza!" E mio padre usci dá lì con una cartina del villaggio gli diedi un'occhiata e avevo visto che c'erano molte strade che dividevano il villaggio e ognuna di loro aveva un nome "via Parigi", "Via Vienna", Via Roma", "Via Europa" e molte altre. Il nostro appartamento era d'avanti al lago quindi bastava solamente fare quattro passi e ti potevi buttare sul lago. Appena arrivati d'avanti il nostro io rimasi di stucco, il lago era lo stesso del sogno! Sentii la voce di mia sorella "Andrew, ma che fai? Forza entra dentro e sistema la tua roba!" Non risposi... entrai in silenzio. La casa non era chissáche: quando entravi trovavi un salone-cucina con una poltrona sulla destra, un tavolo sulla sinistra e i fornelli in fondo a sinistra, poi sulla destra c'era un corridoio e se lo percorrevi, sulla sinistra trovavi una camera da letto, con due letti separati ed una finestra e in fondo c'era una camera da letto, con un letto matrimoniale, un armadio, dei mobiletti ed infine una finestra sul lato sinistro. I nostri genitori ci avevano detto "Ragazzi, allora, voi dormirete insieme." Io e Mary eravamo partiti con la solita e prevedibile frase di queste occasioni "Cosa?! Perchè dobbiamo dormire insieme?!" E loro in tutta tranquillita dicono "Semplice ultimamente non vi vediamo andare molto d'accordo quindi per tutta la vacanza starete insieme" E lo dissero con un sorriso stampato sulla faccia, a quel punto la disperazione scatto ad entrambi la disperazione per me per i suoi risvegli e per lei il fatto che io mi rigiro e rigiro sul letto quindi mi capita spesso di finire dall'altra parte, proprio per questo ho ricevuto la medaglia d'oro nella"lotta greco-romana da addormentato". Visto che ero giá abbastanza traumatizzato dal fatto che dovevo dormire insieme a Mary, cosi decisi di uscire a fare due passi per vedere il villaggio "Vado fuori a fare due passi!" E uscii chiudendomi la porta alle spalle. D'avanti a me c'era una strada dove sulla sinistra portava al bar, al ristorante, al palco degli spettacoli serali ed infine la spiaggia, mentre al lato opposto portava ad un'altra spiagetta con degli scogli che sporgevano hai suoi bordi, inoltra questa strada è accompagnata a lato con un piccolo lungo lago. Ero andato anche a passeggiare all'interno del villaggio e avevo trovato moltissimi camper e roulotte e nelle vicinanze dell'entrata c'era un'enorme struttura che erano: i bagni, le docce e i lavaggi. Comunque a forza di girare era arrivata la notte ero tornato a casa e avevamo mangiato mozzarella di bufala e frutta e eravamo andati a letto e tra me e me pensavo "Questa vacanza sará una vera noia..."...
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Il lago degli specchi
EspiritualAndrew, un ragazzo adolescente inglese, vá con la sua famiglia in Italia a visitare il lago di Bolsena, il ragazzo crederá che sará una vera noia ma non si aspetterá per lui quella vacanza sará indimenticabile...