Capitolo 4

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- Hai ragione, andiamo! - dice Taylor cominciando a camminare...
* * *
- Ok penso che abbiamo visto le cose più importanti...mi avete fatto camminare come una matta, avremmo fatto più di tre chilometri! - dico io esausta.
Abbiamo passato un pomeriggio fantastico visitando la città. La adoro è bellissima, però odio camminare e questi due è da stamattina che mi portano in giro senza sosta.
Beh in effetti una sosta l'abbiamo fatta: verso le 13:15 ci siamo fermati a mangiare una pizza in un locale molto carino. E neanche il tempo di prendere fiato che eravamo già in cammino.
- Tre chilometri?! Beh forse hai ragione, si vede che non adori camminare, comunque stai tranquilla piccola, non agitarti. Sai, sei molto fortunata c'è una gelateria ottima qui nei dintorni... - dice Joey sperando di calmarmi. In realtà non mi ha calmato per niente. In un certo senso si ma nell'altro no. È tutto il giorno che mi chiama piccola. Non capisco se lo fa apposta o così perché ne ha voglia.
Non che la cosa ti dispiaccia vero Abygail??
Si è ovvio che mi dispiace...forse non tantissimo...no okay non mi prenderò in giro.
È un bellissimo ragazzo, simpatico e generoso, i suoi occhi poi sono la cosa più bella che esiste, per non parlare della sua risata, in effetti la cosa non mi dispiace per niente.
Ecco lo sapevo sei cotta.
Shhhh non è vero!!
Se vabbe...
- Okay. E che gelato sia! - dico entusiasta. Avevo proprio bisogno di rinfrescarmi!
Una volta arrivati davanti alla gelateria Joey decide di aspettarci fuori così da tenere il tavolo, mentre io e Taylor andiamo a prendere i gelati.
- Sono 7.50 grazie. - dice la gelataia. Taylor tira fuori il portafoglio e paga la signora. Io prendo il mio cono e quello di Joey mentre Taylor recupera dal bancone il suo frullato.
Mentre mi giro vedo una cosa orribile...
Una cosa che non avrei mai voluto vedere.
Almeno non dopo tutto quello che era successo.
Joey era seduto al tavolo. E sopra...sopra le sue gambe, c'era una ragazzina bionda sorridente.
La cosa straziante è che Joey non si stava dimemando per togliersela di dosso. No no. Rideva e scherzava con lei.
- Aby stai bene? - mi chiede Taylor preoccupato.
Senza accorgermene avevo fatto cadere i due coni per terra.
- Ma dove stai guardando.... Oh no! Ma che cosa fa ora?! - dice mentre guarda nella direzione dei miei occhi.
Inizio a correre.
Non so dove.
E non so neanche il perché.
Lo conoscevo da poco. Mi sono illusa.
Mi HA illusa, pensavo fosse diverso da tutti gli altri.
Mi ha aiutato a superare un momento difficile senza neache sapere che lo era per me un momento di merda e poi invece è uno stronzo come tutti gli altri.
E corro, corro, mentre Taylor mi segue.
- Dove stai andando Aby?! Fermati ti prego! - lo sento urlare, ma non mi fermo. Non voglio piangere davanti a lui nè a nessun altro.
Arrivo fino al vicolo di casa mia e inciampo in qualcosa.
- Maledetta stringa!! - urlo e inizio a piangere a dirotto.
- Aby menomale che non ti piaceva camminare... - dice ridendo con il fiatone. Poi si accorge che io non dtavo proprio ridendo e quindi mi chiede perchè ho reagito così.
- Non lo so cavolo! Non lo so... Sono venuta in questo posto perchè i miei sono morti!!! Capisci?! Io oggi non dovevo essere qua! Ma dovevo essere a Miami con i miei amici! E poi cosa dico "amici"! Loro non possono essere chiamati così, non se ne fregano niente di te, sei tu che devi stare dietro a loro! Andrea si che lo era un amico cazzo! Non ce la faccio più senza di lui... Non ce la faccio! E poi vengo qua per stare da mia nonna ma anche per cambiare, in un certo senso, vita e anche qui ci sono persone che me la rovinano! Io n..non lo s..so perchè mi fa sentire così - urlo a squarciagola.
Dovevo tirare un po' tutto fuori quello che tenevo dentro da tanto.
- Mi dispiace Aby, mi dispiace tanto. Joey è come hai detto tu, è diverso dagli altri. Capisce le persone in modo diverso, ma delle volte perde la testa e fa cazzate. Quella che hai visto sulle sue gambe è Loren, Loren Gray per la precisione. É la stronza della scuola. È da quando lo conosce che gli fa il filo, ma Joseph non è mai ceduto nelle sue grinfie. Non so cosa sia successo oggi, ti assicuro che sarà stato soltanto un malinteso tranquilla. Ora vieni qui! - e apre le braccia aspettando un abbraccio. Io mi ci tuffo dentro senza pensarci un attimo.
Mi aiuta ad alzarmi e mi accompagna a casa.
Entro e saluto tutte.
- Boungiorno cara. Non dovevi tornare dopo cena? - mi chiede dolcemente la nonna.
- Buongiorno! Beh, si in teoria si ma.... Ma poi Taylor non si è sentito tanto bene così siamo tornati prima. Ehm si proprio così! - dico io. Non sono una brava bugiarda, ma malgrado questo ho mentito tanto in questi 14 anni di vita.
Dopo un interrogatorio da parte di Stacy torno su in camera mia esausta di questa giornata, che in parte è stata meravigliosa e in parte orribile.
Sono ancora le 16:37 quindi decido di riposarmi un po' e appena tocco il mio comodo letto cado in un sonno profondo.
* * *
- Aby...Abyyyy...ABYYYY!!! - a svegliarmi è la voce, anzi meglio dire gli strilli di Emily.
- Cosa c'è?! - grido anche io infastidita.
- C'è un ragazzo che chiede di te alla porta... - dice Emily con un espressione interrogativa sul viso.
- Okay andiamo a vedere chi è. - dico alzandomi dal mio adorato letto. Mi guardo un attimo allo specchio e mi metto un po' a posto.
Una volta davati alla porta d'entrata la apro e davanti ai miei occhi c'è un immagine stupenda.
Joey con una rosa rossa in mano.

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#Spazioautrice 🎬🌸
Hola ragazze! Che ne pensate di questo capitolo?! Scrivetelo nei commenti baci 😘

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