CAPITOLO 4

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Ad Aberdeen il tempo di solito non passa mai, la cittadina scozzese è piccola, ma sempre piena di turisti e gente che corre a destra e sinistra e nonostante sembri sempre in continuo movimento, il tempo trascorre lento e, spesso, noioso.
Come al solito infatti la prima settimana di scuola è trascorsa normalmente, senza fretta e priva di avvenimenti eclatanti.
Il quarto anno di superiori non è una passeggiata, ma con Daniel nella stessa scuola ed Esther nella medesima classe, tutto passa e si supera, perché in un inferno come la scuola, sempre meglio non essere da soli, più si è e più si sopravvive.

Oggi è il secondo lunedì dall'inizio delle lezioni e come ogni settimana Esther è rimasta a dormire da me la domenica sera.
Questa mattina ci dirigiamo a scuola con l'auto di Lele e quindi ci risparmiamo ben 20 minuti per aspettare l'autobus. Come ogni lunedì la scuola è gremita di gente senza voglia di fare niente e assonnata.
Volgo lo sguardo su e giù per tutto il cortile, come se stessi cercando qualcuno; e ora che ci penso i due ragazzi nuovi non li ho visti per il resto della settimana, che gente strana, continuano a farmi pensare che c'è qualcosa che non dicono, qualcosa che nascondono.
Ciò che però sento è che ognuno dei due, nasconde qualcosa di diverso: il primo, Tyler credo si chiamasse, ha un bel faccino, nonostante su di lui cominci già a girare qualche voce sul fatto che sia a scuola da meno di una settimana e già se ne è passate un paio, oltre questo però, mi ispira tranquillità e bontà; il secondo, Occhi Color Cioccolato, invece, sembra l'amore di ogni ragazza in questa scuola, buono e premuroso, eppure i suoi occhi emanano paura e rabbia.
La cosa è alquanto strana, forse sono solamente stressata dall'idea di dover sapere tutto di tutti. Decido che ne parlerò al più presto con Esther, magari per sapere se anche lei prova le stesse cose.

La prima parte delle lezioni è passata tranquilla e assolutamente noiosa, sono stata impegnata nei miei pensieri e non ho ascoltato neanche una parola di ciò che il professore di Biologia diceva, beccandomi così un richiamo e essendo spedita fuori dalla classe. Non è una cosa nuova per me e anche per tutti i professori che mi conoscono. A scuola vado bene, soprattutto se si parla di materie letterarie, ma me la cavo in tutto; quello che però ogni professore di quella scuola sa è che, a me, Arielle Mitchell, non si può imporre niente. Non si tratta di maleducazione, semplicemente se ho voglia di fare una cosa la faccio, se non ne ho voglia non posso essere costretta, perché immancabilmente verrebbe male. Inizialmente questo mio comportamento testardo mi ha provocato tanti nemici e anche parecchi richiami disciplinari, con il passare del tempo però tutti dentro questa scuola hanno imparato e, tranquillamente, hanno sempre accettato questo mio modo di fare che ovviamente non era fastidioso per nessuno.

Mentre giro per i corridoi in attesa del suono della campanella, curioso con lo sguardo per tutta la scuola e immediatamente vengo catturata da due Occhi Color Cioccolato affiancati dal fratello e un senso di fastidio misto a sollievo mi riempie l'anima. Non capisco come solo vederlo possa farmi provare due sensazioni così contrastanti. Quando lo vedo mi sento come se fossi divisa in due, sembra quasi come se ci fosse qualcosa in lui, qualcosa che si artiglia al profondo della sua anima, qualcosa di caldo, cattivo, malvagio. Se però, sorvolo su questa prima impressione, percepisco anche del ghiaccio, freddo, che lo avvolge, molto più debole, più buono, silenzioso, intoccabile.
Scelgo che è meglio non approfondire nulla ed accantonare un po' questa sensazione, lasciando che il mio sesto senso torni nella parte più remota della mia testa, allontanandomi dalla loro presenza, per cercare di prendere le distanze e non farmi assalire dall'idea malsana di voler curiosare in delle vite che non mi riguardano.
Continuo così il mio cammino per quei corridoi verdi e spogli, sicura di me e convinta il più possibile ad allontanarmi da quei due.
Inizialmente, funziona e la sensazione di straniero viene placata, però in seguito mi sento sempre sotto osservazione e so, da come il loro sguardo brucia sulla mia schiena, che sono i gemelli. Chiudendo gli occhi riesco quasi ad immaginare un fascio di luce azzurro che fuoriesce dagli occhi di Tyler e uno di luce rossa dagli occhi del secondo, entrambi che si scagliano sulla mia schiena, come se cercassero di scavare qualcosa in me; però appena mi giro per cercarli, loro non ci sono.
Sono presenti sulla mia pelle, ma loro non sono neanche nei paraggi.
Sto impazzendo, ma che cosa mi succede?

~
#angoloautrici:
Allora lettori e lettrici cosa ne pensate? Cosa starà succedendo alla nostra forte e invincibile Arielle? Sta forse diventando pazza?
Lo scopriremo fra poco, domani vi aspettiamo con il 5 capitolo!
Buona serata
-Sof e Nene

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