CAPITOLO 12

35 9 0
                                    

Dopo una lunga notte insonne, alle prime luci dell'alba decido di alzarmi non riuscendo a sopportare la situazione a cui il mio cervello mi stava sottoponendo.
Mi faccio una lunga doccia finché l'acqua calda non si consuma e mi avvolgo in un asciugamano di spugna.
Mentre mi vesto, decisa ad andare a svegliare Esther anche se è molto presto, accendo lo stereo, quasi mai usato, metto i miei dischi preferiti a tutto volume senza curarmi dell'orario e guardo dalla finestra Aberdeen che comincia a svegliarsi.
Rimango a fissare fuori per molto tempo, osservando ogni minimo particolare, è una cosa che ho sempre amato fare, sin da piccola.
Una volta pronta mi dirigo dalla mia amica e per una volta sarò io a svegliare lei e non il contrario.
In pochi minuti sono sotto casa sua a suonare il campanello con insistenza.
Mi apre con il pigiama e i capelli raccolti in una cipolla disordinata, saluta con un grande sbadiglio e mi fa entrare.
Non le do un po' di tempo per svegliarsi e le racconto velocemente dell'incontro di ieri e dell'invito alla festa da parte degli Evans; come immaginavo Esther è più euforica di me e in meno di venti minuti è già pronta e mi tira appresso a lei alla ricerca del "vestito perfetto"

Dopo ore interminabili di shopping, in cui Ther mi strattonava da un negozio all'altro con gli occhi che le brillavano: abbiamo trovato i nostri vestiti. Verso le 16 ci dirigiamo a casa mia per addentare un pezzo di pizza e iniziare gli infiniti preparativi. Per me è troppo presto ma quando sono queste giornate devo lasciarmi nelle mani di Esther e stare ai suoi ritmi; così alle 18, dopo un'altra doccia, mi ritrovo sotto qualsiasi tipo di trucco.
Dopo tre ore e mezza, siamo tutte e due truccate e con i capelli fatti; al contrario di quanto pensassi la mia amica mi ha dedicato un trucco leggero, sui toni del marrone, ha colorato di rosa le mie guance e volumizzato le mie ciglia con non so quanto mascara e, per concludere, ha applicato un lucidalabbra sulle mie già grandi labbra; anche lei non ha esagerato contornando i suoi occhi con dell'eyeliner e dipingendo le sue labbra di un colore rosato molto tenue. I miei capelli corvini sono perfettamente lisci e ricadono impeccabili sulle spalle, i suoi invece scendono in morbide onde color del grano e la rendono molto attraente e sbarazzina. Al momento dei vestiti voglio morire, il vestito di Esther è corto e nero con delle spalline e uno scollo ampio, il mio invece è color porpora, acceso e molto molto corto, fascia il mio corpo in maniera impeccabile ma mi sento troppo esposta, concludo l'outfit con una cinta nera in vita e un paio di décolleté nere, uguali a quelle della mia amica.

Alle 22 precise io ed Esther entriamo al Revolution e per una volta, dopo settimane, mi sento perfettamente in sintonia con l'ambiente circostante: pieno di gente che balla, l'aria impregnata di alcool e sudore, musica a tutto volume, il giusto posto per spegnere i pensieri. Inizio a muovermi a ritmo di musica nel mio vestito e non posso far a meno di essere notata e affiancata da un sacco di ragazzi, bevo qualcosa e dimentico per una volta tutto ciò che mi circonda. Ballo come se non l'avessi mai fatto, muovo i fianchi su e giù e rido, rido davvero, finché non vengo affiancata da una figura e, quando il mio cuore riconosce il suo profumo, non può far a meno di saltare un battito. Carta bruciata e zucchero mi prendono per i fianchi e mi fanno girare verso i loro occhi marroni, non so come ma oggi sembra più bello del solito
"Zach, sei qua!" Mi lascio sfuggire, prima di avvicinarmi distrattamente
"E tu sei qua, Arielle, e sei bellissima" ringrazio le luci perché non hanno fatto vedere il mio viso che sicuramente è arrossito e lo seguo, quando mi chiede di andare a bere qualcosa in sua compagnia.
Tutto procede bene, Esther chiacchiera amabilmente con Tyler e io sto con Zach, la sua vicinanza sembra quasi un dolore, ma allo stesso momento la cura, decido però di accantonare questo pensiero e mi dirigo in pista, portando lui con me, con il solo scopo di divertirmi e dimenticare le ultime settimane, alla fine Zach non sembra male come pensavo.. credo.
La serata va avanti a gonfie vele, io, Zachary e Tyler ci rintaniamo in un angolo del locale dove non c'è nessuno, per riposare le orecchie e aspettare che torni Esther dal bagno, tutto va bene finché ad un tratto l'ambiente diventa buio, un enorme nube grigia ci circonda e tutto ciò che si sente è un grandissimo frastuono, che perfora quasi i timpani ed ecco che in un momento ritornano tutte le sensazioni di questi ultimi giorni, moltiplicate per mille: il cuore sembra volersi strappare dal mio petto per dividersi, le mie ossa scricchiolano e il dolore è troppo, mi accascio per terra e non sento più niente, se non desiderio di scappare. In un attimo di pazzia volgo lo sguardo verso i gemelli e li vedo, lì, accanto a me, contorti dal dolore, Tyler è avvolto da una luce celestina e sembra quasi che la luce allevi il suo dolore, Zachary invece è avvolto dalle fiamme, e il suo dolore si moltiplica, lui si lascia forgiare dal fuoco che lo circonda.
Penso di star impazzendo, fisso il mio cuore da dove proviene la maggior parte del dolore e lo vedo, vedo dentro di me, il cuore martoriato come un combattente, emana lui tutto ciò che circonda i gemelli, facendo così ardere una parte di me e illuminandone un'altra.
È solo un brutto incubo Arielle, finirà tutto presto, mi ripeto mentre le forze mi abbandonano, ma il mio cuore continua a pulsare la luce che sembra ormai linfa vitale per i ragazzi davanti a me, mentre il boato intorno a noi continua ad aumentare. Forte, quasi come il ruggito di un leone, interminabile.

~
#angoloautrici:
Oooh, cosa sta succedendo qui al Revolution Pub? Cosa mai significa tutto ciò?
Eccoci arrivati ad uno dei capitoli più importanti per la storia!
Noi vi lasciamo con il dubbio e con la foto degli outfit dei 4 ragazzi in foto!
Un bacione a tutti
-Sof e Nene

|ROAR|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora