CAPITOLO 11

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"Che ci fai in giro a quest'ora, per lo più da sola?" chiede Zachary davanti a me, con tono quasi premuroso
"Potrei farti la stessa domanda" ribatto acida
"No, credo proprio di no, visto che siamo davanti casa mia e stavo andando a buttare la spazzatura in quel secchione, tu invece dovresti già stare a casa, non è un posto sicuro questo per una ragazza a quest'ora" lui parla e io mi perdo nel movimento fluido delle sue labbra, il suo profilo è spigoloso ma nonostante questo non posso far a meno di pensare che ogni tratto caratterizzante il suo volto sia perfetto. Le labbra sono corrucciate mentre lo fisso e si aspetta una risposta, facendomi rendere conto di aver fatto una grandissima figuraccia; non so a cosa stessi pensando e mi ricordo che non capiterà mai più, è tutta colpa del sonno e della giornata stressante e particolare che ho passato.
"So di essere un gran bel ragazzo, ma gradirei da te una risposta, è maleducazione non rispondere, la mamma non te l'ha insegnato?"
Sgrano gli occhi sorpresa da questa sua risposta.
Forse comincio a capire il perché del mio astio nei suoi confronti.
Scuoto la testa e lo sorpasso decidendo di ignorarlo.
Mi giro e delusa mi accorgo che non mi ha seguita, ma sembra quasi che al posto del solito sorrisetto ci sia un'espressione afflitta.
Aspetta, perché dovrei essere delusa? Non mi interessa di lui e di quello che fa.
Cerco di distogliere i miei pensieri da quei bellissimi occhi, finché sento le sue voce roca richiamarmi.
"Arielle!, cosa succede?"
"Sai Zachary, non dovresti parlare così alle persone senza conoscere il loro passato, non sai mai quello che possono nascondere" rispondo scocciata.
Nonostante io continui a negarlo non riesco del tutto a perdonare mia mamma per avermi abbandonato, forse ha deciso di fare ciò che fosse giusto per lei, ma di certo non ha pensato a ciò avrei voluto io; una mamma mi sarebbe piaciuta averla.
Quando mi desto dai miei pensieri guardo Zachary che abbassa lo sguardo dispiaciuto
"Lo so, scusa, ho sbagliato" parla quasi come se avesse capito, ma non si smuove molto dalla sua posizione di partenza.
Gli rivolgo un sorriso timido, sembra sincero, ma non mi sbilancio troppo nella mia reazione.
"Hai saputo della festa?" Mi chiede ad un tratto illuminandosi. Sono sinceramente sorpresa, di solito so sempre queste cose e lui invece oggi ne sa più di me, mi spiazza
"No, non ho avuto molto tempo questi giorni, non sono aggiornata"
"Ci sarà una festa domani, alle 22.00 al Revolutions, un nightsclub molto figo che  si trova a Belmont Street. Noi ci andiamo, perché non vieni anche tu?"
Il suo tono mi scoccia un po', sembra che voglia comandarsela in un posto che non è il suo
"So cosa è il Revolutions, abito qua da quando sono nata. Comunque si, ci verrò, ma non perché me l'hai chiesto tu." gli rispondo molto stizzita
"Non verrai con me quindi?"
Rimango sinceramente sorpresa da questa sua affermazione, ma non posso far a meno di notare il sorriso sincero che gli spunta quando lo fa: gli spigoli della sua bocca si alzano, mostrando l'accenno di una fossetta tremendamente dolce e carina. Ci penso un po' e alla fine mi lascio andare
"Mmmh, perché no, ma tu porta tuo fratello e io porterò Esther, la mia migliore amica"
Zachary alza un sopracciglio, visibilmente confuso
"Da sola con te non ci voglio stare." concludo.
Lui scoppia in una risata cristallina.
"Non ti fidi proprio di me eh?"
Non mi da il tempo per rispondere
"Ah comunque, chiamami Zach, Zachary mi fa sentire vecchio, era il nome di mio nonno"
Pronuncia queste parole e mi fa l'occhiolino per poi andare via, sparendo nella notte. Questo ragazzo é un vero mistero e purtroppo io adoro i misteri.

Nel tragitto verso casa assaporo il ricordo delle sue parole e mi perdo nell'immagine dei suoi occhi, profondi come due pozzi senza fine, colore di cioccolato, il più buon cioccolato mai esistito. Persa nei miei pensieri, arrivo a casa senza neanche accorgermene; mi dirigo in camera mia dopo aver scoccato un dolce bacio sulla fronte del mio papà che si è addormentato sul divano, mentre aspettava il mio ritorno. Salgo le scale ed entro nella mia stanza, sempre con la testa che viaggia e non mi da più retta.
Rintanata nel mio letto color ciliegia, penso a quanto ultimamente tutto ciò che provo sia terribilmente in contrasto.
Quando Zach é nei paraggi, é come se mi sentissi in pericolo, tutto sembra essere più buio e più freddo.
Quando però mi si avvicina, mi perdo nei suoi occhi e nei suoi movimenti , quelle sensazioni spariscono e mi sento protetta.
Cosa c'è che non va in me?

~
#angoloautrici:
Buon pomeriggio! Ma, ehi, cosa sono queste proposte che il nostro Zach fa ad Elle?!😏
Vi attenderanno tante sorprese! Un bacione e buona serata
-Sof e Nene

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