CAPITOLO 17

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É passata una settimana da quando sono arrivata alla Angel's Academy.
La mia famiglia comincia a mancarmi molto, ma cerco di essere forte, non ho scritto a nessuno di loro e mi sembra strano che nessuno si sia chiesto che fine io abbia fatto, ingoio la sensazione di abbandono che mi ha presa in contropiede e continuo a non pensarci; forse c'è un motivo dietro al loro disinteresse, un motivo che è troppo presto per sapere.

Mentre mi finisco di preparare, per non far aspettare troppo Tyler fuori alla porta, cerco di ricordare quale è la prima lezione che mi aspetta, rendendomi conto che è il corso di Poteri con cui inizierò la giornata. Vado molto bene in tutte le materie che ho fatto in questa settimana, tranne questa, credo sia il mio punto più debole.
Non riesco a trovare il mio potere, quello che poi dovrà essere la mia caratteristica in battaglia. La teoria l'ho studiata alla perfezione, però sembra che voglia rimanere nascosto dientro di me.
Oggi é la prima lezione della giornata, con il Prof. Sullivan.

Esco dalla stanza e vedo Tyler aspettarmi, con un cappuccino in mano e una brioche nell'altra
"Immaginavo tu avresti fatto tardi, quindi ecco a te! Ah, Buongiorno!"
"Ti adoro Ty, grazie. Buongiorno anche a te!" Gli dico dandogli un sonoro bacio sulla guancia. In questa settimana abbiamo legato molto, lui mi è sempre stato accanto, non lasciandomi neanche un attimo da sola credendo che, essendo io una 'novità' nella scuola, in quanto metà angelo e metà umano, potessi trovare delle difficoltà ad integrarmi; ed infatti così è stato, non ho legato con nessuno, tutti troppo spaventati dalle mie potenzialità, a quanto pare le voci si spargono in fretta.
Mentre mangio il mio cornetto, ci dirigiamo in classe e ricordo a Ty che questa è una delle lezioni che più non sopporto, trovare il mio potere è più difficile del previsto, lui invece è uno dei più bravi del corso e ha trovato il suo potere già alla prima lezione. Questa sul controllo della nostra vocazione, purtroppo, è una delle lezioni più frequenti, per i primi due anni infatti si tiene 3 volte a settimana, per un totale di 6 ore settimanali, quindi avrò molto tempo per esercitarmi, spero; invece gli altri corsi 1 volta sola, infatti ancora non li abbiamo fatti tutti.
Mentre entriamo in classe rivolgo uno sguardo al professor Sullivan, accorgendomi già da subito del suo nervosismo
"Salve professore" diciamo in coro io e Tyler, lui non ci risponde, si limita a rifilarci un'occhiataccia che senz'altro non meritiamo, non ancora almeno.
Aspettiamo altri cinque minuti, poi il Sullivan si alza e inizia a parlare
"Bene, iniziamo.
Come prima cosa faremo delle domande di teoria, per constatare il vostro livello di studio."
A queste sue parole segue un mormorio generale, io cerco di non guardarlo in faccia, mi mette molta soggezione come persona, ma a quanto pare lui sembra accorgersene
"Signorina Mitchell, saprebbe spiegarmi cosa rappresenta il simbolo sulla spalla di ogni angelo e demone e cosa fate qua?"
Tossisco prima di iniziare, leggermente titubante
"Il simbolo che abbiamo tutti sulla spalla sta a significare quale è l'elemento che caratterizza la nostra persona. Io, ad esempio, ho una goccia d'acqua, sono una protettrice e comando, o almeno dovrei, bene l'elemento dell'acqua; il mio compito è quello di proteggere il nostro mondo. Ci sono anche i comunicatori, elemento aria, specializzati nella comunicazione con l'esterno. Gli strateghi, elemento terra, che si occupano delle guerre e delle paci fra angeli e demoni. Infine ci sono i guerrieri, elemento fuoco, che come dice la parola stessa sono i più portati per la lotta, con gli umani e con i demoni. Ognuno di noi ha un elemento che lo caratterizza e lo farà per sempre. Nonostante ciò però, ogni creatura può comandare tutti e quattro gli elementi, prediligendo gli elementi aria e acqua, gli angeli e gli elementi terra e fuoco, i demoni. Questo però non impedisce ad un angelo di controllare il fuoco o viceversa.
E siamo qua per imparare a padroneggiare il nostro potere."
"Eccellente signorina, eccellente. Anche se ha dimenticato di ribadire che c'è un potere che caratterizza gli Angeli più potenti, quello della luce e al contrario quello che caratterizza i Demoni più potenti, l'ombra.
Ma vista la sua preparazione, perché non ci mostra come si fa a sviluppare la nostra caratteristica?" Il professore batte le mani e mi guarda con aria di sfida
"Non penso di essere la persona più indicata.."
"Lo faccia Arielle! Niente scuse! Non vorrà mica rovinare la sua fantastica performance tirandosi indietro" i suoi occhi sono lo specchio della perfidia, così mi alzo dal mio posto e mi dirigo al centro dell'aula, cercando di ricordare tutto ciò che ho studiato.

Il potere viene dalla testa, spegni le emozioni, lascia che la forza del tuo elemento si propaghi dentro di te, come un uragano e avvolga ogni cosa che ti circonda.
Dimenticati di pensare, di amare, di vivere. Non esiste niente, solo te e il tuo potere.
Spegniti, in silenzio, per poi riaccenderti nella dimostrazione di quanto gli angeli siano forti.

Ripeto queste parole dentro di me mille volte, concentro più che posso la mia testa sul potere, ma niente, ogni tentativo è nullo!

"Allora Cara, costa sta aspettando? Non ne è capace forse? È debole!"

Non do retta a ciò che dice il professore, continuo imperterrita concentrandomi, ma ancora nulla

"È una delusione Signorina"

Fermati Arielle, non pensarci, usa la testa, niente emozioni

"Noi lo sapevamo che sarebbe stata solo d'intralcio qua dentro! Un Medio che entra nella nostra accademia, uno scandalo!"

Calmati Elle, tu ce la puoi fare, ce l'hai sempre fatta, non ascoltare niente di ciò che dice il professore

"Sarà il più grande rimpianto di sua madre Mitchell"

E in questo momento niente mi è più chiaro, la vista mi si annebbia, le braccia iniziano a bruciarmi e a caricarsi energia, la mia bocca si schiude, provocando un urlo disumano, tutti si accartocciano su loro stessi, come piegati dal dolore, una palla di fuoco schizza dalla mia mano e va a colpire il muro.
Tutti sono in uno stato di trance, ammutoliti dal dolore fisico che stanno provando, che io gli sto causando.
Non capisco, non capisco davvero. Mi sento come chiusa in una sorta di bolla che non mi permette di fermarmi, di fermare la mia testa dal dolore che sto causando ai miei compagni: i loro occhi sono rossi, le loro labbra spalancate, terrorizzati mi implorano di smetterla. Eppure io non ce la faccio, finché non sento due braccia toccarmi, due braccia che sanno di carta bruciata e zucchero, tremendamente familiari, e ritorno con la testa sulla terra, guardo il casino che ho combinato.

Scappo via, mentre lacrime al gusto di mare mi rigano il volto sconvolto e accorgendomi che nessun braccio mi aveva stretto, ma che la mia mente è volata, riconducendomi immediatamente a Lui e mi chiedo chissà dove sarà adesso il mio Zach e perché sia stato proprio il suo ricordo a calmarmi in un momento di delirio come questo.

~
#angoloautrici:
Eccoci qua, siamo tornate con un capitolo nuovo e anche sorprendente! Che ne pensate? Cosa succede nella AA?
Buonanotte da
-Sof e Nene❤❤

(Avvisiamo che, causa impegni personali, non riusciremo a pubblicare ogni giorno, ma comunque minimo due capitoli a settimana cercheremo di farli uscire, scusateci per l'inconveniente💕)

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