Iniziai a sorseggiare quel cappuccino bollente, quando iniziai a preparare la macchina fotografica.
Notai gli occhi di molte ragazze su me, ciò non mi dispiaceva affatto, e mentre mi preparavo, pensai a ciò che mi disse Jack "Me ne lascerai una bella".Ero pronto per fotografare Adèle, la ragazza di 17 anni.
«Okay, adesso sii semplice.» sussurrai.
Notò che mi avvicinai alla fotocamera, e subito si mise in posa, portando una mano al fianco, stendendo per bene la gamba sinistra, così da far notare il tacco 12, ed infine portando indietro i suoi capelli con un movimento veloce della testa.
Mi allontanai dalla fotocamera, poi sospirai e le andai vicino.
Modellai praticamente tutto del tuo essere "semplice".
Le feci portare le braccia dietro la schiena, molto delicatamente, le gambe, quasi si sfioravano, ed una era piegata avanti all'altra, i capelli, glieli lasciai cadere avanti al seno, coperto dal bikini, e le lasciai scivolare qualche ciocca sugli occhi celesti, coperti dall'ombretto nero.
Il suo sguardo era confuso.
A parer mio era stata abituata ad uno stile falso, io ho sempre pensato che per venire bene, bisogna essere semplici, dolci, e in questo le ragazze sono bravissime.
Le scattai alcune foto, servendomi della luce passante per la vetrata alle mie spalle, e subito dopo, feci accomodare la seconda, Fabienne.
Si sedette su un cubo nero plastificato, riuscivo a intravedere le vertebre e le scapole.
Dopo averle scattato qualche foto, decisi di distarmi da ciò che avevo visto, così da scendere al 1º piano per prendere del succo di ace al bar.
Ordinai ed aspettai.
Dopo aver bevuto quella fresca bevanda, decisi di rimettermi a lavoro, ma poco prima di entrare in ascensore, mi scontrai contro una ragazza che andava di fretta.
«Scusa.» sussurrai.
Non rispose, solo continuò a correre.
Portai uno sguardo a lei, ma riuscii solo ad intravedere i capelli lunghi ricci, prima di sparire tra le persone.Salii, e continuai a fotografare le modelle presenti in quella stanza.
Era uno spot per una nuova collezione di bikini per una marca molto famosa.
Ci vollero 4 ore per fotografare le varie ragazze, con addosso diversi tipi di bikini, ed infine, potetti tornare a casa e rilassarmi.
Salutai Travis porgendogli un bicchiere di latte, che lui amava.
Ormai era come un umano, o anche meglio. Se voleva da mangiare, con una zampetta, quasi mi sfiorava la gamba, e appena otteneva ciò che voleva, saltellava di qua e di là, come per ringraziare.
Lo lasciai bere, per poi andare verso la sala, e distendermi sul divano.
Osservai alcune fotografie scattate.
Adèle era la più carina, a parer mio la più in carne tra le altre. Era alta 1.75, e il suo peso oscillava tra i 53, e i 55kg.
Aveva le guance paffutelle, e anche dei fianchi, per me, perfetti. Aveva anche una terza abbondante, ma era la meno scelta per sfilare.
Per tutti loro, era grassa. Troppo grassa per indossare dei vestiti e sfilare su tacchi molto alti, cosa che lei probabilmente amava.
Mi distrassi, prendendo la fotocamera e osservando quella foto bellissima scattata in treno.
Mi alzai, senza staccare gli occhi dallo schermo, e mi avvicinai al mio computer.
Stampai la fotografia, e decisi di aggiungerla alla parete color beige del mio studio.
Vi erano tantissime fotografie, di varie ragazze.
*Meow*
Ahh.. si anche una foto di Travis..
«Travis, tu sei molto più bello di tutte queste modelle, tranquillo.» sussurrai portandolo in braccio.
Chiuse gli occhi e avvicinò la testolina al mio collo.
Sorrisi e lo lasciai sul divano.Erano le 18 quando Jack mi telefonò.
«Jack?» chiesi curioso della chiamata.
«Allora, domani, verrai alla festa?» chiese.
«Hm, non lo so.» balbettai, portando un'occhiata alla fotografia.
«Daii, sai come sono le feste di Sarah.» disse ma non ebbe mia risposta.
«Okay, va bene, però conosci il tipo di amiche che porta alle feste ..» continuò cercando di convincermi.
«Jack, Sarah mi sta sulle palle, lo sai bene..» risposi, cercando di mettere fine a quella discussione.
«Ehi ehi..» cercò di urlare prima che staccassi la chiamata.
Sbuffai.
«Ci sarà anche Clarissa.» sussurrò lui.
Rimasi in silenzio.
Chi era Clarissa ?
Eh bella domanda.
Clarissa era la mia ex.
Era da due anni che non stavamo più insieme, ed è stata l'unica ragazza a spezzarmi il cuore..
Ma si sa, il cuore batte il cervello, che certe volte fa finta di essere cieco.
Clarissa mi piaceva ancora, anche se lo nascondevo, anche se mi mostravo superiore quando lei mi pregava di tornare insieme.
Non ci sarei mai tornato insieme, ma guardarla, sapere che c'era, mi faceva stare bene in un certo senso.
Ci lasciammo perché una sera, tornando a casa con Jack e Alex, la vidi a letto, con un altro.
Una ragazza di 16 anni, mi aveva spezzato il cuore.
Ripeto, 16 anni..
Ovviamente quella sera, saltai sul letto e riempii di pugni quello stronzo, che cercava di giustificarsi.
È normale, dovevo sfogarmi in qualche modo.
A fermarmi furono Jack e Alex, mentre Clarissa cercava di coprirsi con le lenzuola, con il volto rosso.
Piangeva.
Non mi importò minimamente di lei in quel momento.
Forse fu la prima volta che la vidi piangere e non mi fece effetto.
Avrei dovuto piangere io, ma si sa, i ragazzi devono sembrare forti, solo le ragazze possono mostrarsi deboli.
STAI LEGGENDO
•BELLA COME IL MARE•
Romance«Lei era bella, bella fuori e dentro. Una di quelle bellezze che solo a guardarle ti tolgono il fiato. Ed era profonda, misteriosa. Era bella e complicata. Come il mare, bello da guardare, da fotografare, ma quando è in tempesta, fa paura. Ed a...