Ian's P.O.V.
Sono cinque ore che sto guidando,sono a pezzi. Non ho smesso di piangere neanche per un secondo,tranne quando ero troppo occupato a bestemmiare per ricordarmi di sgorgare lacrima stile fontana.
Sono davvero una fottuta checca.
Ian,non pensarci. Non pensarci neppure. È il suo modo di farti male,lui vuole vederti soffrire.
È il suo modo di farti del male,vuole solo renderti debole per tenerti lontano.
Si,ma cazzo,non può chiedermi di scopare per poi darmi del "frocetto". Per quanto ne so,anche chiedere a un ragazzo di scopare è da " frocetto".
Si,ma magari lui voleva solo sperimentare,solo provare,solo...
Merda!
Freno di colpo e riesco a vedere una chioma di capelli rossi crollare a terra,prima di catapultarmi giù dall'auto. Una ragazza è stesa per terra. È piena di tatuaggi,ha dei piercing,ma non sembra una ragazza del nostro quartiere. A dir la verità, non credo di averla mai vista. Mi sveglio dai miei pensieri -ma quando la pianterai di incantarti a fissare il vuoto?!- e mi accovaccio accanto alla ragazza. Le prendo un polso e sto riflettendo seriamente sull'eventualità di farle una respirazione bocca a bocca,quando senza aprire gli occhi,sussurra qualcosa.
"Maledetto pel di carota,se solo provi ad avvicinarti ancora di qualche centimetro ti faccio ingoiare le tue stesse palle."
La fisso con gli occhi spalancati. In pochi attimi si mette seduta e mi guarda. Scoppiamo a ridere.
"Come puoi chiamarmi 'pel di carota' se anche tu sei arancione? Con tanto di lentiggini!"
Sorride senza mostrare i denti.
"Scusa se te lo dico,ma a me questo colore dona. A te no,per niente. Non mi piaceresti mai."
Quella frase ricorda troppo le parole di Mickey.
Non mi piacerai mai, non ti vorrò mai.
"Ehi,ehi amico scusa,scherzavo,non fare la ragazzina mestruata,per piacere. Dovrei essere io a piangere,idiota,mi hai quasi uccisa!"
La guardo confuso. Non si riesce a capire quando scherza e quando è seria.
"Dai,aiutami ad alzarmi,fai il fottuto gentiluomo,potevo essere morta,almeno dammi una mano!"
Ancora senza riuscire a dire nulla,allungo la mano che lei afferra e ci tiro su entrambi.
"Mi chiamo Temmy. In realtà il mio nome è Temprance Vance,ma è un nome orrendo,cazzo. Quindi Temmy."
Non sta zitta un solo secondo,Mickey la odierebbe.
Smettila di pensare a lui e rispondile,testa di cazzo.
"Io sono Ian. Ian Gallagher. Posso...posso sapere come mai eri da sola in questo posto isolato?"
Temmy si guarda intorno.
"Cerco di raggiungere il SouthSide,capisci? Sono di NewYork e devo andare a trovare un amico,ma non sono stata capace di trovare casa sua."
Mi viene spontaneo indicarle la macchina.
"Io vado lì, se vuoi. Devo farmi perdonare e a piedi ci metteresti giorni."
"Vuoi violentarmi?"Cosa?!
"Cosa?!"
"Tu. Mi. Stai. Offrendo. Un. Passaggio. Perché. Vuoi. Scoparmi?"
"Non sono stupido,avevo capito. E no,non voglio scoparti."
Mi guarda dritto negli occhi.
"Come faccio a fidarmi?"
"Sono fottutamente gay,la tua vagina mi fa altamente schifo al cazzo. E non solo la tua,ma tutte le vagine in generale."
Affermo sinceramente disgustato.
"Mhhh. Vediamo...hai un ragazzo?"
"No. Lo avevo,ma abbiamo rotto."
"Perché?"
"Non sono cazzi tuoi,ma te lo dirò lo stesso. Mi piace un altro,uno stronzo senza cuore che si finge etero ma poi mi chiede di scopare ed è così dolce e idiota e..."
"Okay,okay,ti credo! Nessuno sarebbe capace di fingere uno sguardo così innamorato,sei rivoltante,Ian."
Ridacchia e sale in macchina. Scuoto la testa e salgo al posto di guida.
"Non sono innamorato,è solo una stupida cotta."
Lei guarda fuori dal finestrino mentre faccio inversione.
"Tutte le più grandi storie d'amore iniziano così, amico."
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Sehr weit
Teen Fiction"Ho cominciato a parlare di lui quando parlavo di quello che volevo,senza rendermene conto. Ma io non posso. Non posso permettermi di amare Ian Gallagher. Lui è troppo buono per me e io sono troppo stronzo per lui. Finiremo per ucciderci,lui è un su...