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Non ne posso più!
Ho 17 anni e non posso pensare con la mia testa perché altrimenti mio padre si incazza?! Ma che vada a quel paese!
Dopo l'ennesima litigata con "quell'uomo" salgo le scale in legno scuro e mi chiudo a chiave in camera mia. Amo la mia camera, è quella che ogni ragazza vorrebbe: letto ad 1 piazza e mezza, divanetto a 2 posti, una modesta libreria, la mia zona trucco e l'armadio; il tutto contornato da pareti tinte di un rosa candido.
Mi chiamo Iridessa, per gli amici Irina, ho 17 anni e se non fosse per la mia famiglia sarei una ragazza normale che frequenta il liceo.
Mio padre è la classica persona "io dico e tu esegui" cosa che non sopporto! Mia madre è la persona più dolce di questo mondo tranne quando mio padre è in casa che per mostrare un fronte unito, suppongo, si schiera sempre dalla sua parte ma ormai ci sono abituata anche troppo bene.
Prendo il cellulare in mano e scrivo alla mia amica Giulia;la conosco da quando ho iniziato a frequentare il liceo e siamo sempre state in classe assieme, sinceramente il perché andiamo d'accordo ci rimane ancora un mistero dal momento che abbiamo 2 caratteri completamente opposti,io dolce e smielata mentre lei stronza e fredda come il ghiaccio, tranne in alcune rare occasioni.
<hei Giugi ti va di uscire?> e non attendo molto che mi giunge la risposta <Mi dispiace ma è sabato e mi vedo con Marco, resto a casa sua a dormire❤!>. Non ho parole, da quando si è messa insieme a lui non ha più tempo per me e come se non bastasse ha anche iniziato a lavorare!<Vabbeh sarà per un altra volta>
<Ci vediamo lunedì a scuola ok?>
Si,sempre se mio padre non mi ammazza prima <Ok a lunedì😘>.
Appoggio il callulare sul letto, e ora che faccio?ma non ho tempo di pensare ad un valido progetto che mio padre comincia a bussare alla porta. E adesso cosa vorrà?! Apro la porta e lui entra come una furia, mi guarda e mi prende per un polso trascinandomi al piano di sotto,anche se mi fa male non ho il coraggio di obbiettare. Mi porta in salone, mi spinge sul divano e si siede accanto a me.<Irina...stai per compiere 18 anni e dato che non stai con nessuno al momento...le leggi della nostra famiglia parlano chiaro! Al prossimo ritrovo del consiglio delle varie famiglie antiche, ci sarà la presentazione di tutte le figlie in prossimità della maggiore età e io intendo presentarti, ciò sta a significare che se qualcuno riuscirà ad accaparrarsi l'asta ti avrà in sposa> A quelle parole mi si geló il sangue, voleva darmi in sposa a chiunque avesse pagato abbastanza,voleva cacciarmi?! Cazzo sono sua figlia!< Hai una qualche strategia?> gli chiesi speranzosa <proporrò 200.000 € come cifra iniziale, ho gia le tue foto da mostrare, andrà bene. Non pensare che io lo stia facendo perché non ti voglio bene, ma le tradizioni vanno rispettate!> E con questo uscì dalla stanza e infine dalla porta d'ingresso.
Ero sotto shock, qualcuno stava per comprarmi all'asta e io non ho voce in capitolo.

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