Mi addentro nella mia camera e poi nella cabina armadio, come farò a rienpirla? Perché mi sembra quasi un dovere farlo!
Tutto quello che ho sono jeans, t-shirt, calzini, reggiseni e mutandine non abbinate e il tutto con fiorellini, orsetti, coniglietti e macarones; così non va affatto bene!
Sento dei passi e mi giro.
Era lui solo con jeans sbiaditi e una t-shirt nera. Prendo l'aggeggio e glielo porgo.
E lui dice:" Vedo dalla tua valigia vuota che hai già finito, ma.......hai solo jeans e t-shirt? Perché se è così ti porto a fare shopping!"
Oh mamma.....:" Ho anche dei calzini..." e lui scoppia a ridere, una risata profonda e calda.
Mi dice di vestirmi e così saliamo in macchina.
"Dove andiamo?" chiedo e subito lui "Piccola, siamo a due passi da Milano, la città della moda, hai presente?troveremo qualcosa da metterti" e mi guarda con quel suo sguardo magnetico e rassicurante allo stesso tempo. "Dubito che troveremo qualcosa" e si mette a ridere, c'è, ci rendiamo conto? "Perché ridi?" "Beh,sei stupenda e personalmente credo che dovresti valorizzarti molto di più, hai un bel viso, una bella pelle,dei bei capelli e hai le curve al posto giusto"" Ne ho troppe di curve!" e la conversazione si intetrompe perché Ulrich esce dall'auto e mi apre la portiera, scendo anche io e ci avviamo verso la piazza.
Non riesco a guardarlo o a guardare in alto così fisso lo sguardo verso il basso e poi mi sento frugare nella tasca cosi prendo il polso di quello che penso sia un ladro e mi accorgo che è Ulrich e lo lascio subito, lui ridendo prende quella specie di aggeggio e lo usa per dirmi:" Non volevo spaventarti ma credo sia meglio che lo teniamo a portata di mano no?" e io annuisco timidamente.
Mi prende la mano e ci addentriamo in una via dove c'è abbastanza gente e mi trascina letteralmente dentro un negozio di cui non leggo il nome ma è un negozio dove si spende, pavimenti lucenti e bianchi, un sacco di vestiti e camicette e.....c'è anche il reparto della lingerie! Cosa di aspetta da me?
Lo guardo con occhi sperduti e lui mi accompagna da una signora con la quale si mette a parlare in inglese.
Quando finiscono lo guardo e poi la signora mi dice" Salve signora mi chiamo Sonia e sarò la vostra personal shopper da questo momento in avanti, il suo promesso sposo mi ha detto che vi sposerete tra qualche settimana e che avresti bisogno del vesito per te e le damigelle". A quelle parole il panico, tra qualche settimana? Oddio gli inviti, i preparativi, i fiori, la location... Dio vorrei nascondermi."E mi ha detto che ti servono vestiti e biancheria intima" a quella frase lo guardo e sgrano gli occhi e lui dice" rabbits and bears? Really?" credo che la mia espressione parli da sola. "Parlami un po di te, cosa ti piace,colori preferiti, cose così" "Allora, mi piacciono tutti i colori pastello ma anche il nero, il rosso e il rosso bordeax e l'avorio. Preferisco le cosa che coprano un po tutto il corpo" e lei "ti farei provare alcuno vestiti a gonna ampia e altri che ti starebbero a pennello ma prima ho bisogno delle tue misure.
Seguitemi vi mostro il camerino" e io "Mi scusi, viene anche lui?" e lei si mette a ridere e poi dice "Ha chiesto espressamente di assistere e in più chi fa una richiesta del genere deve versare una somma in più, è la prassi del negozio" rassegnata andiamo in una stanza con un divanetto, un enorme specchio, una poltrona, un piccolo separè e molti attaccapanni a muro. Appoggio la borsa e la giacca su un appendino mentre lui si siede sul divano,prendo l'aggeggio e gli chiedo:"Cosa dovrei fare ora?" e lui "Siediti qui accanto a me e quando arriverà Sonia ti andrai a cambiare dietro il separè" io annuisco e mi siedo vicino a lui. Sto per sposarmi con un uomo che non amo e che non mi ama e in più tutto questo... Poco dopo sentiamo la porta a prorsi e sbuca Sonia con un quadernetto, un metro da sarta e una penna."Iridessa potresti toglierti la maglia e i pantaloni?" lo faccio e lei segna i vari numeri e mi porge una vestaglia in seta prima di uscire facendomi restare ancora sola con il mio promesso sposo.
