Experiment○Yoonmin●

×What You Do to Me×

Non era molto.
Jimin non aveva molto da offrire a Yoongi.

Di certo non poteva essere il suo Hoseok, eppure avrebbe potuto amarlo come nessun altro a questo mondo, avrebbe potuto dare coraggio e sicurezza al più grande.

Il più piccolo non capì che però  Yoongi voleva solamente il suo Hoseok, niente di più.

Quello stesso giorno, dopo che si staccarono da quell'abbraccio, a Yoongi vibrò il telefono tra i pantaloni, era Namjoon.

"Chi è?" Chiese il piccolo Jimin.
Yoongi mandò giù della saliva e poi scosse velocemente la testa.

"Nessuno, non ti preoccupare."

Yoongi uscì da quella casa, quella fu la prima volta che se ne andò via, lasciando Jimin seduto su un freddo pavimento.

Namjoon era stato chiaro, Yoongi doveva essersi presentato al 'loro posto' già da qualche ora.
Era decisamente in ritardo.

Namjoon vide Yoongi avvicinarsi correndo e con il fiatone.
"Sei in ritardo, Suga." Lo guardò con un soppraciglio alzato.

"Scusami." Rispose il biondo.

Namjoon sorrise per un attimo per poi tornare serio.
"Non me ne faccio niente delle tue scuse, fammi vedere che sei veramente dispiaciuto." Aggiunse, per poi tornare a sorridere.

Yoongi, che teneva lo sguardo fisso a terra, annuì lentamente e poi porse la mano al più grande.
"Bravo, tieni, fai un buon lavoro." Concluse Namjoon facendo risaltare le due fossette ai lati delle sue guance.

Gli poggiò una pistola in mano, che 'Suga' infilò immediatamente nella tasca della felpa blu scuro per poi guardarsi intorno velocemente.

Si tirò su il cappuccio e camminarono a fianco fino alla solita macchina verde morto.
"Andiamo." Incitò Namjoon per poi entrare e mettere in moto.

Il tragitto fu breve, Namjoon nemmeno accese la radio per cantare una delle solite canzoni che conosceva solo lui.

Arrivarono e come sempre venne dato a Yoongi un borsone scuro e poi la macchina, dopo averlo fatto scendere, sparì tra le tante altre.

Yoongi sospirò.
Era il solito posto di tre mesi fa, era sicuro che questa volta lo avrebbero preso e poi pensò che anche se fosse successo, andava bene.

E di nuovo fu tutto così veloce, Yoongi non provò niente, né paura né piacere.

Uscì da quel negozio con il borsone pieno.

Con tutti i soldi che aveva rubato, pensò il biondo, adesso si sarebbe potuto comprare un bellissimo attico.

Si ricorda di come il suo raggio di sole ne aveva parlato una volta.

"Sai Hyung, se avessi tanti tanti soldi, mi prenderei un bellissimo attico.
Tu potrai venirci quando vorrai." Poi scoppiò in una dolce risata, contagiando pure il più grande.

"Io se avessi tanti tanti soldi pagherei le cure di cui tu hai bisogno." Rispose il più grande.

Hoseok non disse nulla, rimase in silenzio seduto accanto al suo hyung.
"Hyung..." si decise a parlare.
"Non ne ho bisogno, finché tu sei qui con me starò sempre bene." Finì per sorridere, per avvicinarsi a Yoongi e per lasciargli un bacio sulla guancia.

Yoongi si fermò e fece cadere il borsone.
Ricordò di come il suo raggio di sole lo avesse rimproverato quando rubò per la prima volta.

Yoongi si guardò attorno e si accorse che non riusciva più a sentire nulla.
Solo la voce di Hoseok era nei suoi pensieri.

"Hyung, ti piace il gelato?" Gli chiese il rosso mentre si riscaldava le mani.
Stavano camminando insieme, finché Hoseok non si fermò davanti ad una gelateria.

"No, preferisco il ghiacciolo e poi non lo mangerei mai il gelato in inverno." Rispose Yoongi che tremava leggermente per il freddo.

Hoseok si girò verso il più grande e mise il broncio.
"E perché no?" Chiese poi a voce più alta.

"Perché fa freddo, non lo riesci a sentire Hobie?" Disse il grande sventolando le mani al cielo.

"Sei proprio buffo." Sorrise Hoseok.
"Io lo voglio lo stesso il gelato anche se è inverno." E così si avvicinò al più grande, gli prese una di quelle mani che prima sventolava al freddo e lo tirò fin dentro quella gelateria.

Yoongi non disse niente, poteva sentire il calore della mano di Hoseok attorno alla sua, trattenne il respiro e pensò che avrebbe potuto mangiare tutti i gelati che Hoseok voleva, se solo avesse continuato a tenergli la mano.

Una lacrima rigò la guancia di Yoongi che sembrava essersi risvegliato dai suoi pensieri.
Questo era l'effetto che Hoseok faceva a Yoongi.

Era capace di incantarlo.

Iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore e si guardò ancora intorno.
Abbassò lo sguardo verso il borsone nero e poi sbuffò scompigliandosi i capelli.

In quel momento tutto gli ricordava di Hoseok, tutto urlava di Hoseok e lui non riusciva più a stare fermo.

Voleva andare da Hoseok, lo desiderava così tanto e poi era sul punto di piangere, ma non doveva farlo, non doveva piangere.

Sentì un morso in pieno addome e poi un vuoto immenso, un dolore lancinante.

Vide la macchina verde sporco in lontananza, ma lui non voleva, non voleva proprio.

Voleva solo Hoseok, andare da Hoseok, vivere con lui e... e poi... e poi amarlo, si, voleva amarlo e stare sempre con lui, con Hoseok.

E allora prese a correre, corse più velocemente che poteva, spalancò le braccia e buttò lontano la pistola, corse e corse ancora fino a sentirsi morire perché bisognoso di ossigeno.

Strizzò gli occhi e si fermò ritrovandosi in un posto sconosciuto, mai visto prima d'ora.

Poi sorrise alzando gli occhi al cielo.

"Hyung ci siamo persi!" Si lamentò il più piccolo.

"Non ti preoccupare Hoseok, tra poco arriviamo a casa." Rispose Yoongi fermando l'auto.

Scese dalla macchina e chiese indicazioni ad una signora che si era fermata per raccogliere delle mele che le erano cadute.

Yoongi la aiutò.
Poi tornò da Hoseok con le indicazioni e rimise in moto.

Hoseok si torturava le mani.
"Che hai?" Gli chiese Yoongi.

"Io... io devo dirti una cosa." Sussurrò il più piccolo.

Il sorriso di Yoongi scomparve e riportò lo sguardo su quel posto sconosciuto.

Tirò fuori il telefono e  si accorse di aver ricevuto, e perso, otto chiamate da Namjoon.

Ne ricevette ancora un'altra e questa volta decise di rispondere.
"Namjoon, non voglio più lavorare per te."

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Heeey
Come va???
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Sarei felice di sapere il vostro parere.
Grazie per aver letto!😁😁