×He, my ray of sunshine×

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Yoongi era seduto sul divano del suo piccolo appartamento.

Solo la luce proveniente dalla strada illuminava quell'appartamento in piccoli punti.
Yoongi sentiva un po' di freddo.

Indossava solo dei boxer neri ed era seduto con le gambe vicine al petto, non parlava da ore e si torturava le mani

"Suga? Che hai? Non è la prima volta che lo facciamo, sai?" Disse un ragazzo sorridente in piedi accanto alla porta d'ingresso.

Il sorriso del ragazzo scomparì dopo aver continuato ad aspettare una risposta che non arrivò.
"Suga? Per caso ti sei trovato un ragazzo?" Chiese avvicinandosi a Yoongi, poggiandosi sul divano con le mani.

Yoongi guardava la finestra, sembrava ignorare completamente le domande dell'altro.

Pensava ad altro, alle stelle nel cielo ed a Jimin.
Pensò al fatto che le stelle non stessero brillando, perché non c'era Jimin.
Così chiuse gli occhi e cercò di immaginarsi il giorno in cui rimase a casa del più piccolo, in cui parlarono a lungo ed in cui Jimin accettò di essere il suo ragazzo.

Yoongi non sapeva bene il perché glielo avesse chiesto, di stare insieme, non sapeva nemmeno il perché lo aveva baciato, semplicemente ne sentiva il bisogno di farlo.

In fondo gli ricordava lui, il suo raggio di sole.

A Yoongi piaceva il profumo di Jimin, dolce, completamente il contrario del profumo di Namjoon.
"Allora? Che fai mi ignori?" Il ragazzo alla sinistra di Yoongi scoppiò a ridere.

In effetti rideva sempre, erano pochi i momenti in cui assumeva una faccia seria, stava sempre lì con un sorriso da schiaffi.
Poteva far crescere in te tanta di quella rabbia.

Yoongi, col tempo, aveva imparato che era meglio ignorarlo.
Una di quelle persone da lasciare parlare e credere di avere ragione.

A Yoongi non piaceva quando Namjoon veniva a 'trovarlo'.
Gli bastava già sopportarlo il giorno, figuriamoci la sera tra le coperte, bisognava avere o tanta pazienza o un motivo valido per farlo.

Yoongi aveva tutti e due.

Il loro accordo era molto preciso, Namjoon dava gli ordini, Yoongi doveva eseguirli.

Yoongi avrebbe fatto di tutto per ciò a cui teneva più al mondo, Namjoon questo lo sapeva bene.

Iniziò ad ordinargli di fare qualche furto, qua e là, niente di grave, ma poi, quando si accorse di quanto poteva diventare disperato il piccolo Suga, gli mise in mano un'arma.
La sua prima arma fu un coltello.

Yoongi di sicuro un giorno avrebbe finito di raccogliere i soldi bastanti per ciò che voleva di più al mondo.

Namjoon si sedette accanto a Yoongi e tirò fuori il suo pacchetto di sigarette per poi accenderne una ed incastrarla tra le labbra.
"Vuoi?" Chiese il più grande.

Yoongi semplicemente scosse la testa per poi continuare a vagare tra i suoi pensieri, tra i suoi ricordi.
Era sempre stato una di quelle persone che si ricorda degli avvenimenti, capace di collegare un attimo di vita ad un altro.

Yoongi pensò di aver già provato a farsi qualche tiro.
La prima volta al posto di aspirare, nella sigaretta, ci aveva soffiato.
Ricorda come lui, il suo raggio di sole si era messo a piangere dalle risate.

E al ricordo di quella persona si sentì improvvisamente male.
Sentì una fitta dolorosa allo stomaco e si alzò correndo veloce verso il bagno.
Namjoon seguì velocemente i passi dell'altro ritrovandosi un Yoongi pronto a vomitare sul lavandino in porcellana bianca.

E vomitò.
"Ancora, Yoongi?" Disse Namjoon appoggiandosi al muro accanto al lavandino, non più del tutto bianco, ed aspirando del fumo.

"Non chiamarmi Yoongi." Disse il più giovane alzando la testa verso Namjoon.

E quest'ultimo rise, ancora una volta.
"Scusa tanto, Suga." Si soffermò in particolare sull'ultima parola.

"Fai tanto il duro, ma poi pensi a lui e quasi muori." Concluse sorridente.

Yoongi non rispose, non gli importava di quelle provocazioni.
Lui non poteva capire.
Nessuno poteva capire, nemmeno Jimin.

Se Jimin faceva brillare le stelle, lui, il raggio di sole di Yoongi, poteva far brillare l'universo.
"Vattene Nam!" Urlò arrabbiato Yoongi.

Namjoon si fece ancora qualche risata, buttò la sigaretta ancora accesa in quel lavandino ridotto male per poi uscire dal bagno.
"Ci vediamo domani al solito posto, Suga." E uscì da quel piccolo appartamento.

Yoogni invece cadde a terra, sulle piastrelle bianche che si abbinavano al resto del bagno, al resto della casa.

Non pianse, semplicemente affondò in un mare di ricordi, pieni di lui, il suo raggio di sole.








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Chi sarà??
Posso solo dire che è nel gruppo e che nemmeno io ho ancora deciso.
Deciderò al momento :)
❌Namjoon non è il raggio di sole di Yoongi.❌
Grazie ancora per aver letto e ditemi che ne pensate.

Experiment○Yoonmin●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora