Un pezzo di me ormai.

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JORGE POV'S

È incredibile come mi sento quando sono con lei.

Sbaglio o c'è un "ma"?

La mia voce della mia  coscienza non manca mai vedo.

Che coscienza sarei se non mi facessi sentire allora?

Questa è la mia prima relazione seria.Non so come comportarmi,ho paura di farla soffrire,perché so che sono uno stronzo.

Allora perché le hai chiesto di essere la tua ragazza?

Perché nonostante tutto provo qualcosa di veramente forte con lei,e non sopporto che qualcuno altro possa toccarla o renderla felice. Lei è mia.

"Jorge ma che hai?"mi sento richiamare.

Torno alla realtà e noto che è ia mia Sofia a chiamarmi.

"Cosa dicevi?"maledetta coscienza,mi ha distratto.

"Niente è mezz'ora che cerco di attirare la tua attenzione ma guardavi nel vuoto"continua.

"Niente pensavo"gli dico.

"Va bene,ma abbiamo lezione tra un quarto d'ora e..."viene interrotta dal suo cellulare che squilla.

Cambia espressione appena legge il numero che la chiama.

Presumo non sia niente di buono.

SOFIA POV'S

Leggo il numero e sento un leggero fastidio alla bocca dello stomaco.
È Set.
Cosa vorrà?

"Piccola che succede?"Jorge.
Non voglio avere segreti con lui.
"Jorge rispondo e dopo devo parlarti, voglio che tu sappia tutto"voglio che sappia la verità.
So che è un tipo impulsivo e non so come potrebbe reagire,ma so che una relazione deve essere basata sulla sincerità. E poi mi fido di lui.
"Come vuoi ma voglio assolutamente stare con te durante la chiamata"afferma con tono deciso.

Rispondo.

"Pronto?"mi si è formato un groppo in gola.
Jorge vuole metta il vivavoce.
Premo il tasto e metti il telefono al centro in modo possa sentire.
"Mia cara Sofia,come stai? Vedo che hai risposto al mio numero dopo variati squilli. Che c'è eri impegnata con qualcuno a fare la troia?"ride cattivo.

Jorge stringe i punti fino a far diventare le nocche bianche.
Poggio una mano sulla sua per tranquillizzarlo.
"Set cosa vuoi da me? E modera il tono perché troia lo dici a una delle tue amichette"io mio tono è duro.
"Mi piace infastidirti,sai come l'ultima volta"immagino il suo ghigno.

"Ascoltami bene razza di coglione,non so chi tu sia,ma cerca di lasciare stare  la mia ragazza o ti taglio le palle."stavolta è Jorge a parlare. È arrabbiato e...geloso?

"Già la tua ragazza ancora per poco."chiude la chiamata.

"Jorge"mi salgono le lacrime agli occhi. Ho paura che possa finire tra noi.
"Piccola,sta tranquilla mi racconterai  tutto okay"mi abbraccia. E in quell'abbraccio mi sento protetta e al sicuro.
"Ho paura possa finire"ormai l'ora di sociologia è passata.
"Stai tranquilla,tra noi non finirà un bel niente. Andiamo dai ti porto in un posto dove nessuno ci sentirà."
Faccio cenno di sì con la testa e andiamo.

********

Siamo arrivati.
Si vede che è un luogo più appartato. Non ci sono ragazzi nei paraggi.
È un luogo incantevole. C'è una panchina in cemento e poi ci sono piante e fiori di ogni tipo e di ogni colore immaginabile.

Gelsomini,rose,margherite,orchidee...e folti cespugli verdi.
Appena dietro la panchina fa da sfondo un enorme quercia secolare e si sente il cinguettio dei passeri. Sembra di essere in uno dei luoghi del mondo delle fiabe.

"È stupendo qui"dico guardandomi intorno.
"Sei la prima ragazza che porto qui..."sembra imbarazzato.
"Jorge vuoi davvero sapere?"sento l'ansia salire.
"Se ti sei disposta a parlarne sì."si voglio che lo sappia.
Ci sediamo e inizio.

"Avevo poco più di 14 anni.Avevo conosciuto un ragazzo a una festa. Disse di chiamarsi Set,era molto carino e dopo quella sera cominciammo a frequentarci e quando mi chiese di essere la sua ragazza,accettai senza pensarci...ero accecata da lui,era più grande di me di due anni,mi era sembrato maturo in un certo senso."riprendo fiato.

"La nostra relazione aveva alti e bassi,più bassi che alti,ma mi sembrava normale."
La vista mi si annebbia a causa delle lacrime che cominciano a salire.
"Un giorno quando ci incontrammo era ubriaco fradicio e mi diede uno schiaffo,lui la sera stessa si scusò... Ma la cosa non mi quadrava quindi decisi di lasciarlo  e lo feci."
La mia voce trema.

"La sera dopo la mia migliore amica insisté perché andassimo in discoteca e mi convinse.
Ma quando arrivvammo Zoey sparì e Set e altri due ragazzi mi fecero perdere i sensi con un fazzoletto imbevuto di cloroformio."

La mia voce è rotta dal pianto.
È doloroso ripercorrere quei momenti.Sono cicatrici che non sono del tutto chiuse.

"Mi svegliai in una stanza buia,dove l'unica luce era data dai raggi del sole che filtravano da una piccola finestra.
Quando entrò Set ero terrorizzata,avevo solo 14 anni.
Mi disse "devo prima finire il mio compito, non doveva andare cosi ma tu mi hai lasciato."
Lí, lui mi violentò...le sue luride mani sul mio corpo,la sua bocca sul mio corpo, lui godeva,io soffrivo. Oramai non piangevo più. Ero cambiata in quello stesso momento. La mattina dopo lui se ne andò,lasciandomi lì.
Zoey mi trovò e mi portò a casa sua. Ma solo pochi giorni fa scoprì che lei stava aspettando che me ne amdassi. Lei era d'accordo con Set.Quei ricordi cosi dolorosi fanno un pezzo di me ormai."
Lacrime salate scendono sul mio viso.
Jorge non dice niente. Mi stringe in un forte abbraccio che in questo momento vale più di mille parole.

JORGE POV'S

Sono arrabbiato. Sono furioso.
Quel porco ha osato metterle le mani addosso,per di più come se non basti quando aveva poco più di 14 anni.

La mia piccola Sofia.
È davvero una ragazza forte,ecco perché fa la stronza,la ragazza acida:per proteggersi.

"Jorge"sussurra. Sembra abbia smesso di piangere.
"Dimmi piccola"

"Non mi lasciare"trema.
Non potrei mai lasciarla perché l'amo.
Si la amo.
Perché mi fa ridere,mi fa stare bene. Lei mi sta facendo cambiare.
"Sofia io ti amo"le dico.
Alza il viso a quelle parole.
Vedo nei suoi occhi blu mare una luce che li rende splendidi.
Un sorriso si fa spazio sul suo viso.
"Ti amo anch'io"dice infine.

Lei è solo mia.

Ed ecco il TI AMO!!
NON c'è melissa... Ma volevo concentrarmi su loro due per ora.

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