1.5 Buona fortuna

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17 Aprile 2016
00:25

Non appena Luke ed Ashton misero piede nel vecchio magazzino, Michael si alzò di corsa, mentre ancora piangeva, e iniziò a supplicare entrambi di perdonarlo.

E per quanto il biondo cercasse di non cedere, per rimarcare quanto fosse stato sciocco e scorretto ciò che aveva fatto il ragazzo dagli occhi verdi, non ce la faceva proprio e, dopo uno sguardo fugace ad Ashton, abbracciò  rapidamente Michael.

Ashton non giudicò Luke, perché aveva intuito i suoi sentimenti, ma in quel momento non poteva evitare di provare un forte disgusto nei confronti di Michael. Era sempre in agguato per rovinare tutto, sia quando si trattava di Calum, sia quando si trattava di Luke. E con quei suoi modi stupidi e infantili, riusciva a manipolarli a suo piacimento. Li aveva fatti innamorare entrambi.

Michael si diresse anche verso di lui, ma il riccio scosse la testa e lo ammonì con un《Non provare ad avvicinarti.》

Semplicemente prese un paio di coperte, si stese a terra e, voltandosi di spalle e chiudendo gli occhi, sussurrò freddo: 《Buonanotte》
A breve sentì le lievi e timorose risposte di Luke e Michael, mentre imitavano i suoi gesti.

Non sapeva dire quanto tempo fosse passato quando Calum rientrò, ma Ashton fece finta di dormire per dover evitare qualsiasi tipo di interazione con lui.

Il moro avanzò nel buio e prese posto tra il riccio e Michael. Poi sussurrò con voce tremula:《Scusami》

E ad Ashton venne quasi da ridere, o forse da piangere, all'idea di Calum che parlava a Michael mentre dormiva come nei più melensi dei film.

Non scoprì mai che in realtà il moro si stesse rivolgendo a lui.

09:00

Calum si svegliò per primo. Il suo non era di certo stato un sonno tranquillo e lo infastidì davvero tanto essere disturbato dall' uomo dall'altro lato della stanza che aveva preso a tossire convulsamente. Comunque, dopo avergli mandato mentalmente qualche maledizione, aprì gli occhi. Il suo sguardo corse inconsciamente alla sua destra, a cercare la chioma riccia, ma rimase perplesso quando trovò un vuoto. E lo fu ancor di più quando notò un pezzo di carta ben piegato sul  pavimento.

Si mise a sedere di scatto e lo afferrò ancor più velocemente. La scrittura era così ordinata e regolare che non ebbe un minimo dubbio su chi fosse l'autore.

"Ho deciso di ritornare a casa, non posso scappare per sempre e non avete alcun bisogno di me. Buona fortuna."

《Luke》lo chiamò a voce alta ed il biondo rispose con un lamento, prima di riportare la testa sulla spalla di Michael.
《Luke, cazzo, svegliati.》riprovò più forte.《Ashton se n'è andato.》

《Dove?》chiese, sbadigliando, Luke.

《A casa》

《Mh...》e richiuse gli occhi. 《ASPETTA COSA?》

Calum gli passò il biglietto e il biondo lesse velocemente le poche righe.

《Cosa facciamo?》chiese un po' incerto il biondo. Avrebbero dovuto cercare di fermarlo? Ma, dopotutto, se quella era la sua scelta, andava rispettata. E poi non sapevano da quante ore avesse lasciato il posto.

《Io vado》

《Dove?》

Calum sbuffò spazientito da tutte le domande. 《Da lui!》

《Perché?》

《Dio Luke, sei totalmente rincoglionito di mattina》disse Calum,  mentre si alzava e raccattava le sue cose.《Hai presente discorso che ti ho fatto ieri?》Luke annuì confuso. 《Beh cosa pensavi? Che mi riferissi a Michael?》chiese sarcasticamente il moro e il biondo lo guardò sconvolto.

《Aspetta.》Calum si fermò per un istante dopo aver notato la sua reazione 《Tu pensavi veramente che io mi riferissi a Michael?!》

《Hai detto delle cose ambigue!》quasi strillava Luke 《Io non lo avrei detto ad Ashton se avessi saput-》

《Cosa hai detto ad Ashton?》 urlò Calum.

《Che ti piace Michael!》rispose Luke e proprio in quel momento il ragazzo dai capelli ormai neri si svegliò e chiese confuso a Calum:《Io ti piaccio?》

《Sto solo perdendo tempo con voi》borbottò.

《Buona fortuna, Cal》gli urlò Luke mentre il moro si allontanava di corsa.

15:30, Sydney.

Ashton fissò per qualche secondo il campanello prima di suonare. Aveva davvero fatto la scelta giusta?

La porta si aprì nel giro di un minuto e quando sua madre lo vide, gli saltò letteralmente al collo cominciando a piangere di gioia.

《Stai bene》continuava a ripetere, come per rassicurare se stessa. Ashton annuiva e ricambiò brevemente la stretta e poi rientrarono in casa.

《Dove sei stato? Non lo fare mai più》
Ashton non seppe come rispondere.《Avevo paura che ti fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonata》gli disse lei, asciugandosi gli occhi. Poi raggiunse il figlio, che si era seduto.
《Scusami Ashton, lo facevo per te, ma non voglio che tu ti senta così sotto pressione. Facciamo finta che non sia successo, ricominciamo in modo diverso okay?》e lo strinse di nuovo.

《Grazie mamma》disse Ashton, e dopo qualche altra domanda a cui diede risposte evasive, salì in camera sua dicendo di voler riposare.

Sembrava tutto così diverso, ed erano passati solo tre giorni dall'ultima volta in cui era stato lì.

Aveva in qualche modo risolto il problema per cui era scappato, avrebbe dovuto sentirsi libero e felice, ma aveva solo voglia di piangere.

Runaways •Muke/Cashton• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora