Come quasi sempre arrivo alla prima ora ed entro in classe per prendere il mio posto, in fondo alla aula in un angolino. La maggior parte delle volte funziona, mettersi da parte e fare finta di niente perché nessuno si accorgerà della tua presenza. Nella realtà non funziona perché ci sarà sempre qualcuno che si accorgerà di te per esempio, io, ho lei che ogni volta si mette di fianco a me. Lei cerca di conversare, ma da quando ho iniziato l'università ho cercato di darle meno risposte. Non voglio che lei mi conosca, non voglio che lei sappia quali sono le mie paure. Ma è inutile preoccuparsi, non mi metterò mai a nudo davanti a lei e nessun altro.
Perché vengo qui?
Me lo chiedo sovente, ma la risposta che mi trovo è sempre la stessa e non cambia mai. Tutti si aspettano da me qualcosa di grande, pensano che potrei diventare un uomo di successo come mio padre. Mio padre vuole che prenda il suo posto nell'azienda, perché frequentare lettere? A me piace leggere, mio padre mi ha lasciato frequentare questa università se poi prenderò in mano una sua sede fino ad arrivare all'intera società.
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《hey...Nico...come va? Passeremo anche oggi una fantastica giornata ?》Eccola, la tizia che mi parla di continuo, la tizia che vuole avere un dialogo con me. Non può andare a parlare con le altre persone che la vogliono conoscere come il resto della classe o meglio dire la maggior parte dei ragazzi?
《Lo prenderò come un si...che il divertimento abbia inzio》Si mette a disegnare come in ogni lezione, se le piace disegnare perché è qui? Dopo un po si rivolge a me, mettendo in bella mostra il suo capolavoro.《ti piace il senso di antichità di questo libro? 》
«Che sballo!» dico guardandola e poi rivolgo lo sguardo fuori, forse mi lascerà stare e se ne andrà per la sua strada.
《Mi hai risposto.... cioè... grazie...》Oh mio dio!!! Ho risposto, domani nevica e chiudono le scuole così non ci vediamo. Che ne pensi? Sei d'accordo? Meglio mettersi a dormire, che é meglio. Tiro su il mio cappuccio e appoggio la testa sul banco, addio mondo!
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Mi sveglio è sono ancora qua, decido che qui non ci voglio più stare con queste coppie... le odio. Sono tutte uguali, nessuno riesce a emergere dalla massa e se lo fa, poi annega nel mare di merda che ci circonda e non ci lascia vivere.
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Sono un tavolino fuori, amo il sole perché un giorno sarà la rovina della razza umana e sarà la salvezza di una nuova civiltà che si prenderà cura di quello che ha per le mani e non la lascerà scivolare tra le dita come l'acqua.
Finisco la coca quando la vedo, sola come me, ma mai sola. Spengo la cicca, forse lei riuscirà a distinguersi dalla massa senza essere travolta dalla merda che ha creato l'uomo per rovinarsi e uccidersi.
Vado al bancone e dopo aver pagato, acquisto un'altra coca per portargliela. Non mi é diventata simpatica da un momento all'altro, ma forse lei si ricorderà di me e riuscirà a cambiare il mondo. Voglio che lei cambi il mondo, in meglio perché dobbiamo farci ricordare come la civiltà che amava la sua terra e non per gli distruttori del paradiso in terra.
Le vado vicino e le poso di fronte la bevanda e dopo averle detto "Sperò che ti vada bene" me ne vado e chi se ne frega delle lezioni, io sono libero.... almeno nell'ultimo periodo lo voglio essere.
(Pubblico un capitolo ogni venerdì e il Sabato)
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Ulisse
Short StoryQuesta non è la reale storia della canzone, ma come la immaginiamo. Noi chi? Io e mia cugina, speriamo che vi piaccia e magari ne potremmo fare delle altre in futuro, solo se capiamo che vi piace la cosa. Quindi buona lettura e via alle stelline a...