® 2 | MAI SANGUINARE DAVANTI AGLI SQUALI

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Rosso. L'unica cosa che Hope riusciva a vedere era il Rosso. Il caldo e denso rosso sangue. lo stesso sangue che quella creatura si stava gustando a pieno. Aveva conficcato i canini nel collo della ragazza in modo brutale. Mai sanguinare davanti agli squali. E in quel preciso momento lui era lo squalo e lei stava sanguinando. Aveva lacerato la pelle così in profondità che il sangue non smetteva di uscire, colava su tutto il collo fino ad imbrattare la maglia che era diventata del medesimo colore. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era che la fine stava dietro all'angolo. Un dolore ancora più atroce attraversò il suo corpo quando i canini uscirono dalla carne; Hope ci mise un po' a capire cosa stesse succedendo. All'inizio pensava di essere morta, che il suo corpo non aveva più sangue ma una voce continuava a gridare di non chiudere gli occhi. Una strana sensazione di calore lungo la schiena e dei brividi la attraversarono.

Era lì per salvarla; non poteva permettere che un novellino uccidesse nella sua città. Aveva sentito l'odore di sangue dall'interno del Rousseau's e si era precipitato fuori in cerca della fonte. Era sconcertato o meglio, strabiliato nel constatare che una delle sue regole più importati fosse stata infranta. Per un momento aveva pensato che il Notturno l'avesse uccisa ma poi sentì un rumore sordo e debole, il suo cuore era molto debole. Si sentiva responsabile di ciò che era accaduto. I Notturni, le sue creature, sottostavano al suo potere e avrebbe dovuto tenerli maggiormente sotto controllo.
Sollevò piano la ragazza dall'asfalto e la passó a Josh intimandogli di portarla al suo loft e non farla morire dissanguata.
Mentre Josh si allontanava nella notte a velocità vampirica, il Sovrano si avvicinò al corpo del vampiro riverso sull'asfalto. Accerchiato da altri fedeli si avvicinò al vampiro.
Guardandolo con fredda ferocia dall'alto verso il basso iniziò a parlare: -Mia la città Mie le regole.- Il vampiro fece per parlare ma non gli diede il tempo di aprire bocca. -Cibarsi degli essere umani è contro il regolamento. E tu!- Tuonò facendo sobbalzare -Subirai una punizione esemplare così che tutti voi altri vi guarderete bene dal prendere esempio da questa feccia. - Si avvicinò ancora di più e con sguardo serio lo informò della sua decisione.-Il prossimo secolo lo passerai a marcire. Murato vivo.- Si chinò e in un lento sussurro disse: -Morirai di fame, essiccando lentamente ogni fibra del tuo corpo facendoti provare un dolore inimmaginabile.-
Nel frattempo dall'altro lato del fiume Josh non sapeva cosa fare, si passava le mani nei capelli e girava per la stanza da almeno cinque minuti. Riusciva solo a pensare che se lui avesse tardato ancora molto, l'umana sarebbe potuta morire. Hope sentiva i passi e i borbottii del giovane vampiro. Percepiva ogni rumore e sensazione esterna ma il suo corpo era come paralizzato. Provó a muovere le dita, a emettere un suono o semplicemente aprire gli occhi ma era come se fosse congelata dentro se stessa.

Una sostanza calda e vischiosa le scendeva lungo la gola. Percepiva la pelle cicatrizzarsi velocemente. Cellula dopo cellula, strato dopo strato e quando infine provò ad aprire gli occhi ci riuscì. Strinse il braccio dell'uomo e continuò a bere ciò che aveva capito essere sangue. Non aveva idea da quanto fossero così, l'uno tra le braccia dell'altra, seduti sul pavimento. O meglio, lui era seduto. Mentre lei era distesa sul suo corpo; troppo imbarazzata dalla situazione sii staccò dal polso dell'uomo e provò a parlare.
I profondi e sfrontati occhi di Hope si puntarono sul suo ignoto salvatore.

-Chi sei?- Il suono della voce uscì fioca e tremula. Nonostante il basso tono della ragazza lui capì lo stesso grazie al suo udito sovrumano.

-Marcel- -Grazie Marcel di avermi salvato la vita-
E nel dirlo la voce della ragazza andò sempre più affievolendosi finché non si addormentò, lì in quel luogo sconosciuto circondata da predatori, tra le braccia di uno di loro.

***

Ed ecco il secondo capitolo, ho già pubblicato tre parti e spero che entro la fine della settimana riuscirò a finirlo. Si, se non si era capito non ho nulla da fare durante il giorno e riprendere la storia è un'ottimo modo per non starmene sdraiata nel letto.
Un ringraziamento speciale alla mia partner in crime che mi aiutasempre con i paroloni da intelligentona.
Arianna_Manzaro
Al prossimo aggiornamento,

XX Marina

You Are Our HOPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora