® 3 | ECCITAZIONE E TURBAMENTO

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Era rimasto accanto a lei tutta la notte. Non la voleva lasciare sola nemmeno un istante. Mentalmente si dava dello stupido. Eppure sentiva il bisogno di starle accanto. Non sapeva niente di questa ragazza, non l'aveva mai vista fino alla notte precedente. Si la notte precedente perché Hope stava dormendo da almeno sedici ore e non sembrava voler svegliarsi e uscire dal letto. Dopo che le si era addormentata tra le braccia, non sapendo dove portarla e volendosi accertare che la ragazza stesse bene, l'aveva adagiata nel suo letto. Si era accomodato tranquillamente sul di esso, appoggiando la schiena alla testiera. Fin lì tutto bene, il problema arrivò un paio di ore dopo, quando Hope aveva deciso che i cuscini non le piacevano e aveva tranquillamente usato Marcel.

Stava guardano fuori dalla finestra da un po'. osservava la città da oltre il fiume. Gli piaceva osservare le cose da una diversa altezza. I pensieri si placarono quando avvertì un fruscio dietro di lui. Hope si stava finalmente svegliando. Sentiva il corpo rilassato come non mai. La considerava una delle dormite migliori della sua vita. Dopo aver aperto gli occhi ci mise un po' per capire ma poi si ricordò tutto della serata precedente ma non andò in panico, anzi si rilassò ricordandosi di essere al sicuro con Marcel. Volse lo sguardo verso quest'ultimo che la fissava, seguiva ogni suo movimento incantato. Hope regalò al vampiro un meraviglioso sorriso. A quell'azione Marcel non poté fare altro se non ricambiare. Fuori sembrava così tranquillo e rilassato ma i suoi occhi lo tradivano. Erano bramosi. La voleva. Non il suo sangue, no, voleva lei. Il suo corpo avvinghiato al suo. Pensò di essere impazzito. Ma quello che non sapeva, una cosa ancora più importante e assurda. Hope aveva dei pensieri molto simili ai suoi. Vagavano nella sua testa già dalla sera precedente. Non poteva ignorare la bellezza di Marcel come lui non poteva ignorare quella della piccola umana.

Nessuno dei due sapeva cosa avesse acceso la scintilla ma improvvisamente Marcel si avvicinò ad Hope con occhi che la scrutavano e le labbra che bramavano quelle soffici e rosee della ragazza. Uno davanti all'altro. A pochi millimetri di distanza. Le labbra che si sfioravano senza mai veramente toccarsi. I respiri uniti. Le grandi mani di lui che le accarezzavano la schiena e i fianchi piano facendole venire i brividi su tutto il corpo. Il petto di Marcel, accarezzato da due piccole manine svelte. Viaggiavano su tutto il corpo delineando con le dita ogni singolo muscolo, dalle spalle alla v. Hope senza pudore gli sfilò la maglia e con un movimento fluido la passò dietro il collo di Marcel attirandolo a se, facendo unire le loro bocche. Le loro lingue si trovarono subito iniziando a giocare e a rincorrersi freneticamente. Erano entrambi senza fiato per l'eccitazione, la temperatura era salita di molto. Alla prima richiesta di aria Marcel ne approfittò per toglierle la maglia. La spinse leggermente per farla sdraiare sul letto. I loro sguardi erano incatenati, gli occhi estasiati alla vista, le mani che continuavano a vagare sui corpi, sul sedere sodo di lei ancora intrappolato negli skinny, le unghie che graffiavano la schiena muscolosa del vampiro. Le bocche che bramavano il momento di un prossimo contatto. Unirono le labbra in un vortice di emozioni e continuando ad esplorare ogni singolo pezzo di pelle scoperto. Mentre i loro corpi si avvinghiavano sempre di più l'uno all'altro combaciando perfettamente come un puzzle. Erano così presi da quel momento di follia che si erano chiusi in una bolla, nel loro mondo. Non si erano accorti della presenza appena entrata nel loft, sempre più turbata dalla scena ad ogni passo.

***

SPAZIO AUTRICE:

Le cose si sono fatte bollenti. ush ho sempre voluto fare questa scena ma non riuscivo a trovare il giusto buco nella storia, So che sembra prematuro, prendere farli quasi procreare ma tranquilli che capirete tutto più avanti.

XX Marina

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