Capitolo 3

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-Stupito Horan?-

-Io...cioè... Non me lo aspettavo.-
-Chiudi quella bocca, se no esce la bava.-
-Non posso essere sorpreso?-
-Puoi essere quello che ti pare, ma se mi guardi così intensamente poi mi sciupi.-
-Io non ti sto guardando intensamente!- Si stava innervosendo, e per questo volevo che si calmasse per non dare spettacolo.
- Ok, fai tu.-
-Non fare la stronza, hai vent'anni, e ti comporti sempre in modo così infantile.-
-Io infantile? Ma ti senti Niall?-
-Ora mi chiami anche per nome? Sono onorato da questo tuo privilegio. Io non sono infantile.-
-Ah no? Mi dai della bambina. Hai ventitré anni e mi dai della bambina infantile?-
-Io ti do della bambina infantile perché, tu ti comporti da bambina di tre anni, nei hai venti e dovresti essere una donna.-
-Le tue critiche non mi fanno tanto effetto sai? Me ne hanno dette tante. E poi tu credi che io ti dia ascolto? Uno sconosciuto che mi riprende per una cosa molto stupida, che crede di cambiarmi la vita.-
-Ma ti senti?-
-Non sai niente di me.-
-Da come ti prestavi ti vedevo diversa, una donna matura. Ma invece mi sbagliavo.-
-Conosci il mio nome non la mia storia. Non sai quello che ho passato. Non sai il mio passato, quello che ho vissuto per tanto tempo. Non sai com'è andata veramente quel giorno. Pensi che dicendomi quelle cose, tu mi faccia cambiare idea? Ho avuto anni per pensare, per andare avanti. Per recuperare. Nella vita niente è dovuto, ti devi guadagnare tutto. Quello che ottieni, ottieni. Niente di più, niente di meno. E ora sono qui, mi sono guadagnata tutto da sola. Piano piano ho recuperato, sono andata avanti nonostante tutto, nonostante tutti.- Mi alzai, indignata. Ricordare del mio passato era doloroso. Comincia a camminare il più velocemente possibile. Sentivo una voce che mi chiamava ma non volevo girarmi, tenevo a stento le lacrime che minacciavano di scendere dal mio viso. Ad un certo punto mi prese il polso e mi fece girare. Ricacciai indietro le lacrime.
-Ehi. Io non volevo dirti quelle cose...-
-Però le hai dette.-
-Ascolta facciamo così, sta sera andiamo a cena fuori e non litighiamo ok?-
-Perché dovrei venire con te?-
-Non ti fidi?- Era dispiaciuto e si vedeva dall'espressione che aveva sul volto.
-Io...si va bene mi fido.-
-Ok, allora a sta sera.- Stava ooer andarsene quando lo afferro per la mano e si gira.
-Niall!-
-Dimmi piccola.- Eh? Cioè mi ha veramente chiamato piccola? Sto sognando? Non ci credo.

Ricomponiamoci. Rispondigli stupida!

Ora anche il mio stupido subconscio ci si mettere. Ma che cazzo? Ok, devo rispondergli se no mi prendere per pazza.
-Dove andiamo sta sera?-
-C'è una specie di pub qui vicino, se non ti scoccia potremmo andare lì.-
-Ovvio, ci sono coppie che si completano, tipo io e la birra. Io amo la birra.- Dico imbarazzata.

Ma che cazzo stai a dì? Ma sei fuori? Cioè hai appena ammesso che ami la birra! Ti prende per alcolista. Sei una donna, cioè non puoi ammettere ste robe. Le dicono solo i maschi. Trampò ti prende per drogata e alcolizzata. Ma che figure di merda fai? Non sei normale.

Calmiamoci. Ok, ho sbagliato ma...

Niente ma. Sei una gran cogliona.

Ok. Grazie, ti amo anche io coscienza.
-Anche io amo la birra. Infine potremmo andare d'accordo no? Alcune cose in comune ce le abbiamo.-
-Del tipo?-
-La birra e il tennis.-
-Solo?-
-No. Anche la musica.-
-Vero.-
-Mi daresti il tuo numero per l'ora e tutto?- Era rosso e imbarazzato, era carino.

È carino.

Io non l'ho pensato davvero, giusto?

Si! L'hai pensato davvero!

Ah.
-Si certo.- Scambiati i numeri mi diede un bacio sulla guancia.
-A dopo piccola.-
-A dopo.-

#SPAZIO AUTRICE

Scusate per l'assenza, ma ho scritto anche un altra storia. Che si chiama: "Un agenda che parla solo di te". Andate a leggerla se non lo avete fatto. E questo è un capito di passaggio, nei prossimi capitoli succederà qualcosa che vi lascerà a bocca aperta.
Stellinate per favore.🌟🌟🌟

-Aly💞😘😚

Mille baci sotto al sole || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora