Capitolo 4

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Mi aveva invitata a cena. Non mi importava molto di lui, non avevo voglia di farmi bella per lui. Non volevo dargli la soddisfazione di prendersi gioco di me. No. Non volevo piangermi addosso, perché non sono bella, non volevo che lui ci provasse e che io fossi l'avventura di una notte. Non dovevo accettare la proposta di uscire insieme, avremmo potuto litigare, fare un scenata colossale perché detta da lui io mi comporto come una bambina. Ma se sono una bambina viziata perché mi ha invitato a cena? Era per essere carino dopo quello che era successo alla partita di tennis e per questo voleva scusarsi, o, voleva portarmi a letto?
-Ilaria, non so che fare.-
-Alice smettila di pensare al peggio, forse gli interessi.-
-A me non piace quindi non mi dovrei neanche preoccupare.-
-Alice smettila di dire cazzate, preparati, dopo quella con Michele non hai più voluto una storia seria.-
-Ilaria, Michele mi ha lasciato per lei.-
-Lei è una gran puttana e lo sappiamo tutti, compreso Michele.-
-Ora mi vesto ciao.-
-Ciao, e fai la brava!.-
Chiusa la chiamata dovevo decidere cosa indossare. Ok, dovevamo andare a bere della birra ma una ragazza deve essere sempre elegante. Quindi, indossai un body nero con una scritta sopra, e dei jeans bianchi un pò larghini. Tutto accompagnato con delle Chanel nere, tacco 12; giacchino di pelle.
I capelli avevo intenzione di tenerli sciolti sulle spalle, e mi sono truccata solo con della matita nera e maschara, rossetto rosso, nuovo, anch'esso regalato da Jason, ma non rosso acceso, un rosso più tenue che rendeva le mie labbra ancora più carnose.
Avevo paura di essere troppo, o troppo poco.
Avevo paura della sua reazione.
In poche parole avevo paura di lui.
Guardai l'orario dal cellulare, e uscii dalla porta, chiudendola, poi, a chiave. Si, alla fine avevo deciso di prendere una camera dall'abergo. Salii sulla Range Rover nera, e partii per: "Pub Central". Ad un certo punto, mi squillò il telefono.

Chi cavolo può essere a quest'ora, tutti mangiano.

Odio la mia vita. Mi chiamano in continuazione anche se sto mangiando, dormendo, o, se fossi in bagno, io devo rispondere. Odio questa cosa.

Non rispondere.

Se fosse qualcuno di importante?

Proprio ora che stai guidando, una persona deve chiamare, e potrebbe essere importante? Ma ti senti? Non potevano darmi un'altra persona da "Badare".

Ok, va bene lasciamo che squilli.
Arrivata a destinazione, ed aver parcheggiato, prendo il telefono in mano e vedo che oltre ad una chiamata persa, ho un messaggio.
Ma...
Non può essere davvero lui, non ora, non oggi, tra tutte le volte che poteva scrivermi un messaggio, doveva beccare l'unica volta che uscivo. Cazzo eh. Ok. Apriamo il messaggio su.

Miky😍💕: Can i call you? I miss your voice...

Non rispondo, una voce mi fa bloccare, Niall. Ci salutiamo ed entriamo nel pub.
Avevo in testa il messaggio che mi ha mandato Michele, e non sto ascoltando tanto Niall.

#SPAZIO AUTRICE:

Ciao, scusate l'assenza ma mi era venuto un blocco. Sia qui che nella mia altra storia. Mi dispiace tanto, appena riesco aggiorno, ma anche se ci sono le vacanze di Natale, sono un po' impegnata, scusate. Scusate anche per gli errori di ortografia.
Baci

-A.💕👅

Mille baci sotto al sole || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora