Capitolo 5

46 11 3
                                    

Can I call you? I miss your voice.

Ho paura lo ammetto.
Ho paura di cascarci ancora.
Ho paura dei suoi occhi che mi scrutano da cima a fondo ogni volta che mi vede.
Ho paura del vento che gli scompigliava i capelli.
Ho paura che torni ad essere la persona che voglio sempre in torno.
Ho paura del lago, perché mi ci portava spesso lui.
Ho paura di fare un pic-nic in campagna perché lui ama la campagna e ama molto anche i pic-nic.
Ho paura di tornare alle vecchie abitudini.
Di tornare a casa alla sera con la cena pronta e lui che mi bacia perché non mi ha vista per un pomeriggio.
Ho paura che torni il ragazzo di sempre, quello geloso, possessivo, ma anche quello dolce e solare che conosco da sempre.
Ho paura di non smettere di fissarlo quando si sistema i capelli, o anche solo a fissargli le labbra, così carnose ma allo stesso tempo sottili che si ritrova.
Ho paura del tempo che non me ne lasci abbastanza.
Ho paura che prima o poi torni con lei.
E mi lasci sola.
Ho paura della vita troppo breve per viverla e troppo lunga per averne abbastanza.
Ho paura.
Ho paura e basta.

-Ehi ci sei?-
-Si scusami Niall.-
-Stavi fissando il vuoto, o ti eri incantata o pensavi a qualcuno.-
-Perspicace il ragazzo!-
-Si, lo so.- In quell'istante mise su un sorriso che avrebbe fatto invidia a chiunque, ma se dico a chiunque è chiunque. E così spontaneamente sorrido anche io, non so il perché ma questo ragazzo è sempre sorridente. Dopo qualche battutina che diciamo e altre due birre non so il perché ma mi metto a ridere come una matta per una cagata che ha detto.
-Sei molto allegra come persona.-
-Non va bene essere allegri?-
-Anzi è sempre meglio essere allegri che tristi.-
E sorrisi per il complimento appena ricevuto, era stato naturale, l'aveva detto di getto senza pensarci due volte, era stato un commento vivo, e non vivo perché era piccante, no perché si vedeva che era normale che una cosa del genere uscisse dalla sua bocca, dalla bocca di una persona viva, una persona che vive.
Una persona diversa da me.
Non che io non vivessi, no, ma perché io rimurginavo su quello che facevo senza fare tutto di getto.
Come lui.

                      * * *

Flashback

-Ehi! Dove credi di andare?-
-A casa, no?-
-No non ci andrai.-
-E per quale motivo scusa?-
-Andiamo a ballare è ovvio!-
-Ma sei scemo? Sarà mezzanotte!-
-Appunto. Andiamoci.-
-Ma perché?-
-Ne ho voglia!-
Mi prese la vita e mi baciò in mezzo alla strada, con le mani sopra i miei fianchi. Li stringeva appena come se aveva paura di farmi male, ma lui non mi faceva affatto male.
Lui era la mia cura.
Era l'antidoto.
Ma era anche il mio veleno.
Era lui.
Era semplicemente lui.
E mi bastava.
Perché lui mi aveva fatto perdere nei suoi grandi occhi marroni.
E se vedi il mare in due occhi marroni, è la fine.
Lui era la mia fine.
Ma lui era anche tutti i miei inizi.
Lui era lui.
E io e lui.
Eravamo noi.
Anche in mezzo alla strada a mezzanotte.
Anche di notte sotto migliaia di stelle.
Si staccò piano dal mio viso, fece toccare le nostre fronti, e mi sussurrò le parole che aspettavo ardentemente.
-Piccola, ti amo.-
-Anche io.-
-Sai cosa sono i tuoi baci? Hai presente quando mangi del cibo con un gusto molto forte, che ti rimane il sapore in bocca?
Ecco a me succede la stessa cosa con i tuoi baci. È come se ti avessi dentro di me, come se restassi con me anche se in realtá ti allontani, e penso sia bellissimo. Perché tu sei mia. Sempre. Anche se è notte o giorno, tu sei solo mia. La mia piccolina. Il mio amore grande.-
-Oh Miky.-
Gli presi il viso tra le mani e lo baciai in uno di quei baci che non avevano fine.
Perché eravamo noi due.
Semplicemente noi.

Fine flashback  

-Oggi sei proprio distratta.-
-Non è vero.- Feci quel tono da bambina che facevo sempre, quel tono che sembrava incolpevole su tutto.
-Si che è vero. Dimmi cosa non va, ti ascolto senza giudicare tranquilla.-
Forse potevo fidarmi, ma qualcosa mi tratteneva, come se non volessi dire tutta la storia.

Perché hai paura di ferirlo.

E per quale motivo dovrei ferirlo?

Perché ti ha invitata a uscire, e non sai bene che intenzioni abbia.

Forse. Gliela racconto sta storia poi se ometto qualche punto non è un problema no?

Digliela, forza.

Ok vado.
-Allora, io sono stata con un ragazzo per tre anni. Lo conoscevo da sempre, era il mio migliore amico, la persona che nonostante tutto c'era per me, era quella persona di cui mi potevo fidare, la mia roccia. Con il tempo ho capito che per me non era solo un amico, perché provavo qualcosa di più. La stessa cosa lui. Siamo stati insieme per tre anni, lo amavo. Tanto. Poi un bellissimo giorno lui mi ha lasciata per la mia sorellastra, senza un motivo per lasciarmi. C'è voluto abbastanza tempo per superare la cosa, perché una rottura non è una cosa che si supera subito. No ci vuole tempo.-
-Ma se lo hai dimenticato cosa c'entra in tutta questa storia.- Dice pensieroso.
-Io non l'ho mai dimenticato. Ho archiviato. E tra dimenticare e archiviare c'è una bella differenza. Comunque mi ha scritto un messaggio.-
-E perché ora? Dopo tanto tempo?-
-Non lo so. È per questo che sono pensierosa.-
-Mi dispiace. Forse lui non era la persona giusta per te.-
-Si che lo era.-
-Come fai a saperlo?-
-Perché mi amava.-
-Come sai che ti amava? Ti ha lasciato per la tua sorellastra.-
-Me lo aveva promesso.-
-Sai che spesso non si mantengono le promesse.-
-Lui mi amava, ne sono certa.-
-Come lo sai?-
-Lo so e basta.-
-Io le mantengo le promesse.-
-Te cosa gli avevi promesso?-
-Che ci sarei stata sempre. Avrò anche mille difetti, ma sono una di quelle persone che quando ti dice: 'io ci sarò sempre', io ci sono davvero. Una delle poche promesse, che per le persone importanti, riesco a mantenere. Perché lui era importante.-


#SPAZIO AUTRICE:

Allora, avevo scritto un avviso dove spiegava che non avevo idee per continuare la storia. In questo ultimo periodo mi sono successe tante cose, amori finiti, amicizie rinate, amicizie finite, nuovi amici, amicizie appena scoperte che mi rendono davvero felice. Avevo in mente da tanto tempo di scrivere quell'avviso e alla fine l'ho mandato, poi però ho capito che grazie alla mia vita (quella al di fuori di questo romanzo) non mi devo far scoraggiare perché non trovo idee, ma anche se ci metto due settimane per scrivere un capitolo non mi interessa. Perché è da giorni che sto avendo questo questo capitolo nelle bozze, e andando avanti a scrivere ho capito che posso metterci tutto il tempo che voglio per scrivere un capitolo, basta che a me piace. Dall'inizio di questa storia non mi sono mai data un giorno o una data in particolare su cui aggiornare, e vi voglio dire grazie perché mi state sostenendo e state leggendo la mia storia. Non sono bravissima a scrivere, ma questa storia come l'altra mi sta dando molte soddisfazioni. E niente voglio solo dire che in questo capitolo si fa strada un lato nascosto di Alice, il lato emotivo che anche lei ha, perché si vede che lei a questo Michele ci teneva, e anche tanto. Ma come ha detto lei, ha archiviato ma non dimenticato, Niall non capisce tanto bene questa situazione perché non l'ha ancora vissuta, magari la vivrà con Alice chi lo sa. Comunque tra un paio di capitoli o anche meno si incontreranno delle persone che potranno far vacillare Alice, non voglio anticiparvi nulla. Quindi al prossimo capitolo. Ciaoooo. Baci.

-A. 

Mille baci sotto al sole || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora