MOON's KARMA - Chanbaek / Baekyeol

4. THE CHANGE.

Quella notte fu infernale per Chanyeol in quanto Morfeo, il dio del sonno, si riufiutava a portarlo con sé. Provò a suonare senza riuscirci non smettendo mai di pensare a quel ragazzo con gli occhi azzurri per le lentine. Era meraviglioso.

Non conosceva nulla di lui, neanche il suo numero di telefono e le ricerche che aveva fatto su internet erano state un vano tentativo. Quel ragazzo neanche aveva facebook, era un tipo strano ma per Chanyeol affascinante.

Riuscì a prendere sonno per circa una mezz'oretta, un sonnellino che fu interrotto da una chiamata. Erano le 8 e mezza del mattino quando Chanyeol si alzò di fretta dal divanetto, afferrò il cellulare e rispose subito credendo fosse Baekhyun. Tutti i ragazzi che si era portato al letto lo avevano sempre chiamato il giorno dopo ma lui aveva riufiutato sempre quindi era certo che fosse lui.

« BAEKHYUN? PRONTO IO VOLEVO SCUSA!! »

« Calmo, calmo cosino. Sono Jongdae. » Chanyeol ci rimase di sasso e stette in silenzio a telefono. Che bellissimo buongiorno.

« Prima di tutto grazie per avermi rovinato la serata con Minseok. Ero in procinto di... quando Baekhyun mi ha chiamato! Sono dovuto venire a recuperarlo al tuo studio. PORCA TROIA CHANYEOL IO TI AVEVO CHIESTO DI ACCOMPAGNARLO A CASA NON DI SCOPARLO!

Ma ti rendi conto di ciò che hai fatto? » Chanyeol sorvolò la parte di Minseok quando sentì il nome di Baek. Odiava quando Dae gli faceva le partacce ma se lo meritava.

Jongdae era un suo carissimo amico ed era quello che lo riportava alla " vita reale" ogni volta che aveva delle storie, feriva le persone o commetteva errori.

« Ho sbagliato lo so. Non dovevo correre, mi sono lasciato trascinare. DEVO VEDERLO TI PREGO JONGDAE. Dammi il suo numero di cellulare... »

« Mhm, non posso. » Jongdae affermò con un tono di voce titubante.

« YAH?! PERCHE' ?! TI GIURO HO INTENZIONI SERIE CON BAEKHYUN, IO NON VOGLIO SOLO PORTARLO AL LETTO! VOGLIO CONOSCERLO...»

« Non posso. » Esclamò di nuovo Jongdae facendo innervosire Chanyeol, senza neanche capire il ragazzo lo aggredì furente al telefono.

« CI CONOSCIAMO DA COSI TANTI ANNI E NON VUOI DARMELO?! GUARDA CHE IO » Jongdae lo interruppe dall'altra parte della cornetta.

« IDIOTA! Ho detto che non posso, non che non voglio. Baekhyun è un tipo particolare lui non ha un cellulare. »

« Sì okay, queste scuse non me le bevo. Te l'ha detto lui di non darmelo? »

« Guarda che è vero. »

« Ma se prima mi hai detto che ti ha telefonato per farsi venire a prendere- »

« Esistono i telefoni pubblici. Senti non mi credi? Viene a controllare le chiamate sul mio cellulare e troverai quello che trovi. »

Il cuore di Chanyeol si spezzò in mille pezzi ma era pur sempre deciso a ritrovarlo perché voleva vederlo ancora una volta, non poteva lasciarlo andare.

« Il suo indirizzo di casa? »

« Io non lo so. I genitori hanno preso una casa nuova da un po' di tempo e non la conosco. »

Chanyeol mormorò un grazie e poi spense il cellulare terminando la chiamata. Si buttò sul divanetto quasi disperato e fece un sospiro chiudendo gli occhi e ritornando a dormire.

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Passarono mesi da quella notte ed in quei tre mesi Park Chanyeol cambiò completamente. Non era più lo stesso ed alcuni dei suoi professori lo definirono più serio. Era dedito ai suoi compiti, studiava per gli esami e scriveva canzoni. Tutti si complimentavano con lui definendole un capolavoro, un qualcosa di delicato e prezioso che arriva dritto al cuore, eppure i suoi amici si erano resi conto del suo cambiamento attraverso la musica: la malinconia e l'infelicità del suo cuore si sprigionava attraverso le note ed i fiumi di parole. Un artista tormentato è un artista produttivo ma infelice.