capitolo 16✔

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POV'S ANDREA
"Io odio lavorare qui" ripeto in continuazione lamentandomi.

"Tu mi fai odiare tutto" grida Valerio dallo sgabuzino.

Pulisco gli ultimi bicchieri.

"Ma che rossetto si mettono le ragazze non si leva neanche se lo lavo con l'acido" continuo a lamemtarmi.

Mi rivolgo a tutte le ragazze. Non mettete rossetto che hai ragazzi fa schifo. Se vi baciamo ci lascia l'alone e se ci puliamo le labbra sembra che il bacio non c'è piaciuto.

Valerio mi guarda ridendo.

"Oggi hai un umorismo particolare" mi guarda maliziosamente

Sbuffo.

"Vuoi una sigaretta così ti rilassi" mi tira il pacchetto di sigarette.

Ne prendo una è incomincio a fumare.

Guardo il pacchetto.
C'è scritto Stella.

Gli lancio il pacchetto è ne prende una.

"Perché c'è scritto Stella" domando lasciando che il fumo uscisse dalla mia bocca.

"Non lo so marchia tutto quello che vede." Guarda il pacchetto.

"Ci parli ancora?" Domando.

"si ci vediamo qualche volta" risponde pulendo i tavoli.

Quanto vorrei non averla conosciuta.

Vorrei chiedergli se parlano di me ma poi incomincio ad essere paranoico.

"Se ti chiedi se parliamo di te... beh si qualche volta." Mi guarda sorridendo.

"Ah è cosa dice" dico facendo l'indifferente

Sputa il rospo.

"Oh ma guarda è l'ora di iniziare la serata" Guarda l'orario.

Apre le porte e un gruppetto di gente incomincia ad affolare il locale.

Verso le 10 di sera la gente si fa meno affluente.

Una ragazza con giacchetta di pelo bianco si appoggia al bancone, dandomi le spalle, ordinando un Martini.

"Con ghiaccio?" chiedo.

Si volta verso di me.

Stella?

"Andrea" dice con un filo di voce

Spalanco gli occhi nel vederla.

È bellissima. Fa tanto la grande ma si vede che ha 19 anni.

È l'unica ragazza al mondo che mi fa perdere battiti.

Prende il Martini è se ne va.

La rincorro. Non so nemmeno cosa dirgli.

Le blocco l'uscita.

"Cosa vuoi?" Domanda con quei suoi occhi da finta innocente.

"Tu sei qui" le uniche parole che mi escono dalla bocca. Come un bambino che incomincia a parlare ma non sa che dire.

"Io veramente vorrei andare" beve un sorso di Martini.

"Mi hai evitato per mesi" sono stato al bar è lei casualmente non c'era.

"Non facevi il tatuatore?." Domanda.

"Non faccio nemmeno il barman" risposta esemplare ragazzi.

Mi guardi intorno sentendomi osservato.

Il mio sguardo si posa su un ragazzo dall'aria familiare.

Tatuaggi, beve del mojito, nella giacca c'è una rosa, sguardo sfuggente..

Aspetta... rosa?

"Stella vieni con me" sono venuti a prenderla.

"No non voglio" le prendo la mano e la strattono fuori di li.

Si lamenta è cerca di dimenarsi.

"Senti un branco di pazotici ti cerca vuoi essere per caso presa da loro" urlo a bassa voce.

Fa no con la testa.

La obbligo a correre. Sentendo troppo forte il rumore dei tacchetti di quei uomini ci nascondiamo in uno sgabuzzino.

Sono stanco.

"Non fa niente" si volta verso di me.

"Mi prenderanno" mi guarda con quel suo sguardo da innocente.

Come può solo lei al mondo farmi questo effetto?

"Non sento più rumore" la sorpasso è apro la porta

Le faccio segno di andare. Corriamo verso l'uscita di emergenza.

Quando apro la porta vedo quello stolto di jo. Come lo conosco? L'ho arrestato un miliardo di volte.

Corriamo nella direzione opposta.

Ma vengo tirato è cado. Quando mi rialzo vedo stella stretta a quell'uomo.

"Non ascoltarlo" vado verso di lei ma vengo preso e sbattutto al muro.

"Disse il bel poliziotto bugiardo" mi tiene così stretto che non posso nemmeno parlare.

"Il capo non sarà felice di questo" le ignettano qualcosa al collo è in un lampo cade a terra.

"Grazie al polizziotto da quattro soldi ti abbiamo presa senza battere ciglio" pronucia quelle parole jo mentre la prende in braccio.

Cerco di dimenarmi ma mi tiene così stretto che non posso fare niente.

"Che faccio con lui" chiede quell'idiota

"Lascialo stare deve fare il cavaliere che salva la sua dama" dice ridendo.

Mi sbatte violentemente contro al muro facendomi perdere i senzi.

Mi sveglio sentendo delle voci.

"Cazzo Andre sveglia" mi strattona qualcuno.

Apro leggermente gli occhi.

"Oddio è vivo" urla sollevata una voce femminile.

Metto a fuoco la vista.

Sono Giulia è Valerio.

"Stai bene?" Domanda giulia.

"Hanno preso Stella devo andare da lei" cerco di alzarmi ma cado di nuovo.

"Cosa?" Urla Giulia spaventata.

"Perchè l'hanno presa?" Domanda Valerio.

"Non lo so per questo devo andare da lei" mi alzo tenendomi con la mano al muro.

"Ci andremo domani con un piano." Mi guarda preoccupato.

"Non possiamo aspettare domani. È in pericolo" rispondo arrabbiato.

"Beh sono le 4 del mattino aspettare qualche oretta per farmulare un piano per bene" si intromette Giulia.

"È la tua amica come puoi dire questo" le grido contro.

"Andrea sono preoccupata anchio ma se facciamo le cose a cazzo peggioriamo la situazione" mi urla contro.

"Ragazzi! Ho un piano" urla all'improvviso sorridendo malvagiamente


Spazio Autrice.
Buon pomeriggio miei cari. La storia si fa più intensa.
Quale piano avrà in mente Valerio?
Riusciranno a salvarla oppure peggioreranno sole le cose?
Fatemi sapere commentando è se vi poace mettete stellina 🌟🗨
GaiaGaribaldi

Uno Splendido Errore (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora