capitolo 24✔

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POV'S ANDREA
"Il fatto è che non sono stato sincero con te" le spiego guardando dalla finestra la rumorosa città che ci circonda. Non riesco a guardarla.

Un silenzio imbarazzante invade l'aria della stanza.

Mi presi di coraggio e incominciai a parlare.

Improvvisate la luce si spense e riaccendendosi un attimo dopo.

"Promettimi che il nostro rapporto non cambi" domando per essere più sicuro.

Non ricevo alcuna risposta

Ripeto più volte la domanda ma nessuna risposta.

Mi giro di scatto

Stella non cera.

Mi guardo intorno cercando la sua figura. Ma ella non era presente nella stanza.

Uscii dal mio ufficio.

Tutti i miei uomini sdraiati a terra.
Mi guardo confuso intorno non capendo cosa fosse successo.

Mi rivolgo a uno dei miei uomini aiutandolo ad alzarsi.

Mi guarda impaurito.

"L'hanno presa" dice con un filo di voce.

Lo guardo stizzito.

"Stella" dice in un sussurro.

Alza il braccio lentamente indicando il muro.

Mi giro non capendo.

Guardo il muro attentamente finché i miei occhi non si fermano su un bigliettino con una via.

"La rapita"

Mi metto subito alla ricerca. Mi precipito nel mio ufficio digitando sul computer la via volendo sapere dove si trova questo posto.

"Nessun risultato" leggo ad alta voce.

Continuo le ricerche. Leggo attentamente ogni singola informazione che mi dava.

Finché trovo ciò che cerco. Scrivo tutto su un foglietto chiamo i miei uomini e andiamo.

Un pattuia di almeno dieci uomini si addentra nei boschi silenziosamente.

Continuammo a girare finché non troviamo una casa.

Il fiato mi si affanna e nella mia testa mi rassicuro sperando non le sia successo nulla.

Lentamente ci avviciniamo fino ad arrivare alla porta.

"Tutti pronti" dico prima di aprire la porta.

Con un calcio rompo la serratura e la porta si spalanca.

Rimango pietrificato nel vedere Stella legata e imbavagliata con gli occhi rossi e gonfi e Jo senza maglietta con i pantaloni in mano.

I miei uomini mi superano armati di pistola lo ammanettarono e sedarono.

Corro nella direzione di Stella la allego e mi scivola tra le braccia piangente.

Non sono riuscito a dire niente.

"Mi ha raccontato tutto" diceva mentre singhizzava

La tengo stretta a me. Lentamente la faccio alzare. Trema come una foglia.

"Mi occupo io di lei sapete cosa fare" ordino.

Insieme andiamo in macchina e la porto a casa.

In macchina un silenzio pesante ci avvolgeva.

"Ti ha fatto qualcosa" domando.

"No" risponde guardando dal finestrino la strada.

"Penso che noi non siamo fatti per stare insieme ho solo rovinato la tua vita" sopiro nel doverle dire.

"Hai ragione un rapporto basato sulle menzogne non porterà a nulla" dice con tono

Sto per risponderle ma lei mi blocca
"Non c'è bisogno che tu risponda non voglio mai più vederti hai solo incasinato ancora di più la mia vita! Ti odio e non provo più nulla per te! Preferisco star sola piuttosto che con un falso bugiardo" mi urla contro

Dentro di me qualcosa si spezza.

"Lo penso anch'io" le uniche parole che riesco a dire. Mi sento spento ed inutile.

"Dimenticami per sempre" detto ciò stella scende dalla macchina ed entra a casa sua.

************

Sarà passato un anno da questo avvenimento. Io e Stella ci siamo visti poco e niente. Non ci parliamo ne guardiamo. Come se fossimo degli sconosciuti con ricordi in comune.

"Ti va di partire? Staccare da tutto?" Mi domanda Valerio interrompendo i miei pensieri

"Certe cose non se ne vanno facilmente" rispondo.

"Questo è il posto. Voglio partire e andare via. Ne ho parlato con Giulia e Stella" dice tutto di un fiato

"Giulia e stella?" Domando basito

"Lo so che ti sembra strano ma siamo rimasti in rapporti... magari si riesce a salvare qualcosa" Valerio non mi guarda nemmeno forse questa semplice amicizia che ha con Giulia gli fa male.

"Stella lo sa?" Sicuramente non verrà sapendo che ci sarò anch'io

"No è una "sopresa" " detto ciò scoppiamo a ridere


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