Dove Inizio Io Finisci Tu 3- A caccia di Miriam-Alex.

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POV'S ALEX

Mi sveglio per il solletico che sento sul naso, apro gli occhi e mi accorgo di avere i capelli di Isa in faccia.

Mi alzo senza farla svegliare e corro a farmi una doccia, faccio riscaldare l'acqua e poi entro.

Cosa succederà quando si sveglierà? Si pentirà di quello che abbiamo fatto? Mi urlerà contro?

Uffa ma quante pippe mentali ti fai nella vita, ieri era molto seria quando ha accettato e quando vi siete messi a dormire era serena, punto, non suicidarti.

Ecco la mia vocina maledetta, uffa sono agitato non so cosa fare, esco dalla doccia e mo vesto, esco dal bagno e Isabel dorme ancora.

Così mi metto una maglia e un jeans ed eco fuori, prendo dalla tasca una sigaretta e un accendino e inizio ad esportare il fumo per poi espellerlo dai polmoni.

L'aria sta diventando fresca, l'inverno si sta facendo strada, guardo l'alba che sta di fronte e rimango a fissare la natura che si vede.

Butto la sigaretta e mi appoggio alla ringhiera, poi sento una mano sulla spalla, mi giro e trovo Isabel sorridere, le sorrido e l'abbraccio.

《Come ti senti?》le domando in ansia.

《Benissimo, un pò debole ma sto benissimo, non mo dimenticherò mai il mio giorno preferito, ovvero ieri》mi sorrido, i suoi occhi mi sorridono, un sorriso vero e sincero, e io in ricambio la bacio.

**

《Dovrebbe essere questa》dice Ilaria accostando un momento la macchina.

《Si è quella》rispondo guardando la casa del presunto proprietario della casa abbandonata.

Scendiamo dalla macchina e suoniamo il campanello, ci apre una signora anziana dallo sguardo docile e ci chiede con dolcezza chi fossimo《Salve signora, stiamo cercando Mario Volpe, abita qui?》domando.

《Certo certo, entrate pure accomodatevi nel salone,  lo vado a chiamare》

Ci sediamo e aspettiamo quest'uomo, guardo Isa e la trovo rilassata, ma poi impallidisce guardando una cosa, seguo il suo sguardo ma non capisco cosa guarda. Si alza e va a prendere una foto, la guarda e una lacrima le scende.

La raggiungo e quando mi vede sobbalza《Perché piangi?》rimette la foto apposto e riporta lo sguardo su di me.

Appena apre la bocca la signora di prima ci dice che è arrivato Mario. Ci risediamo e guardo la persona《Salve Mario, noi siamo Alex, Isabel, Ilaria e Daniel. Siamo qui per farle delle domande su una casa che si trova in Italia ormai abbandonata, possiamo?》

《Certo caro, ma solo che alcune cose non me le potrei ricordare, cercherò di far funzionare il mio cervello ormai fuso》ridiamo e lui sorride.

《Allora abbiamo scoperto un passaggio segreto ove abbiamo trovato un computer, ma vorrebbe la password... saprebbe dirci quale sarebbe?》domando.

Lui chiude gli occhi e poi li riapre rispondendo《Cosa correste fare ragazzo.》

《Lei ha due figli, so che uno purtroppo è deceduto a causa di un incidente, e la posso capire, io non ho una madre, non l'ho mai conosciuta perché è scomparsa e grazie alla sua casa, al suo computer e al suo laboratorio posso fare delle ricerche. Quindi è come se li mi stesse aiutando》

Mi guarda sbieco e poi sorride《Va bene ragazzo, la parola è Bosco》la scrivo sul quaderno e lo ringrazio.

《Di niente caro, spero che riuscirai a trovare molte risposte per tua madre e quindi... buona fortuna》

Dopo qualche ora di chiacchiere, risate e qualche dolce decidiamo di andarcene. Così salutiamo Mario e sua moglie Diletta 《Alex questo è il mio numero, quando hai bisogno chiama》sorrido e lo ringrazio.

Saliamo sulla macchina e chiamo mio padre mentre ritorniamo  all'hotel.

《Ehy Alex, dimmi come stai?》

《Ciao papà si sto bene, fra sei giorni torniamo, eh nulla... come va il lavoro?》

《Tutti bene, oggi e domani non andrò perché il capo è in ospedale ed ha chiuso il locale per due giorni, guarda se morisse farei una festa em no no cosa dico, piangerei tanto tanto da finire depresso》scoppio a ridere per la sua affermazione, eh si mio padre non sopporta il suo capo ma per i soldi lo deve fare per forza quel lavoro.

《Va bene papà adesso devo salutarti, ci sentiamo ciao》

《Va bene ciao Alex》chiudi la chiamata ed entriamo nell'hotel.