Golosità Potterhead

Lily's Writing: Speciale Natalizio

Threesmas
Ovvero
Come una Volta

Domenica, 25 Dicembre 2016

Driin!
-Arrivo!- Molly è agitata, e anche parecchio. È da tanto che tutta la famiglia non si riunisce. Beh, a dir la verità sono passati solo un paio di mesi dall'ultima volta che si sono visti, ma per la signora Weasley sono più che sufficienti a sentire la mancanza dei suoi "cari", come ama chiamarli.
-Arthur, preparati ad accogliere gli ospiti!- grida. Il signor Weasley ha passato tutta la mattinata accanto a uno di quegli strani oggetti babbani, un cellurale o quel che è, e Molly è un po' stizzita dalla totale indifferenza del marito verso la sua minuziosa preparazione di tutto ciò che il Natale porta con sé.
Probabilmente casa Weasley non è mai stata così bella: addobbi natalizi luminosi pendono dalle pareti, piccoli angioletti di vetro volano placidi fra le varie stanze e un gigantesco abete mostra tutta la sua magnificenza nel salotto, ornato da palline colorate e incantate che diffondono una piacevole musica natalizia. Ron e George si sono proprio dati da fare per creare quegli addobbi speciali, che hanno oltretutto fatto grandissimo successo nel loro negozio di scherzi. Sono addirittura riusciti a ricreare nella Tana una finta nevicata, un po' come quella che adornava la Sala Grande di Hogwarts.

-Benvenuti! Anzi, bentornati! E buon Natale! Allora, come procede il lavoro? Hai trovato qualche strano marchingegno babbano da mostrarmi?- chiede subito Arthur, elettrizzato dall'entrata di Harry, che è seguito dalla famiglia.
-Ehm, ecco, credo di essermi portato qualcosa...-
Harry inizia a frugare nelle proprie tasche, ma non fa in tempo ad estrarre un piccolo pacchettino di vecchi ingranaggi di orologi che ha trovato in un mercatino dell'usato qualche giorno prima, che Molly lo stringe in uno dei suoi abbracci calorosi.
-Oh caro, quanto mi sei mancato! E anche tu Ginny! Ma dove sono i miei adorati nipotini?-
Molly si avvicina a James, Albus e Lily, che vengono subito stretti dalla nonna.
-Su nonna, sono passati solo tre mesi da quando ci siamo visti!- protestano James e Albus, cercando di sottrarsi dall'amorosa stretta della signora Weasley. Molly, fingendosi offesa, accompagna la famiglia Potter nel salotto e li fa accomodare.
Un altro squillo del campanello magico annuncia l'arrivo delle famiglie di Bill e George, e poco dopo anche di quelle di Percy e Ron. Infine, arriva Charlie, distrutto dal lavoro che l'ha sommerso. Qualche drago rumeno aveva sentito fin troppo lo spirito natalizio ed era scappato. Recuperarlo non era stato molto facile, ma fortunatamente tutto era stato risolto.

Il salotto diventa ben presto affollato, mentre Molly si avvia in cucina per iniziare a servire il pranzo, seguita da Ginny che la aiuta a preparare i piatti.

Il pranzo passa in allegria: tutti scherzano e ridono, e perfino Percy è riuscito a dimenticare le numerose pratiche del Ministero che di solito affollano le sue conversaioni.
Harry e Ron chiacchierano tranquilli, in onore dei vecchi tempi. Stanno parlando di Quidditch, ovviamente, e dell'ennesimo fallimento dei Cannoni di Chudley.
-Nonstante tutto, rimarranno per sempre la mia squadra preferita- afferma Ron sgranocchiando una coscia di pollo, e Molly lo fulmina con lo sguardo: "Non si parla mentre si mangia" gli ripeteva ogni volta, e lui ogni volta la ignorava. Anche oggi, Ron continua imperterrito il suo discorso, senza curarsi delle occhiatacce della madre. È Natale o no? Bisogna essere tutti buoni, giusto Molly?
-Mi sembra ieri che avevo la stanza tappezzata di loro poster- dice Ron con aria sognante.
-Come se ora non li avessi ancora in camera- replica divertita Hermione.

Hermione. È da tanto che non ha un po' di tempo per rilassarsi. Dopo essere diventata Ministro, ha sempre meno momenti da dedicare alla famiglia. La vita al Ministero non è tutta rose e fiori, soprattutto se nel frattempo stai anche portando avanti un'associazione come il C.R.E.P.A.; eppure la nostra intelligentissima Grifondoro riesce a gestire tutto: un paese, due figli e un marito "leggermente" pasticcione. Direi che non c'è da stupirsi, significa che è rimasta la cara e vecchia Hermione, super impegnata e super organizzata, anche senza Giratempo.
Hermione guarda i suoi figli e sorride: stanno giocando con i cugini, e lei non potrebbe essere più felice della loro profonda amicizia. Le ricordano se stessa, Harry e Ron quando "tramavano qualcosa" nei corridoi di Hogwarts. Ride tra sé e sé, divertita da quella frase pronunciata tanti anni prima da un insegnante di pozioni un po' scorbutico. Anche lui, come quei momenti, non esiste più.

Tutti sono sereni. Il cibo è delizioso e il clima sublime.

Harry non passa un Natale del genere da anni, e gli era mancata la tipica atmosfera familiare della Tana.
Ritorna con il pensiero al suo primo Natale passato ad Hogwarts, a quando aveva ricevuto il tanto caro Mantello dell'Invisibilità e, con un po' di malinconia, ricorda tutte le avventure passate insieme ai suoi amici. Pietra Filosofale, erede di Serpeverde, un supposto pericoloso pluriomicida, il Ballo del Ceppo, il San Mungo, la festa di Lumacorno, Godric's Hollow. Il Natale ha sempre portato delle sorprese, e lui ne ha passate tante di difficoltà, ma ora è felice. Felice per quel che è, per quel che ha passato, felice per la sua grandissima famiglia, felice per essere di nuovo con i suoi compagni di avventura. Semplicemente, felice.

Anche Ron, al suo fianco, sorride.
Ricorda tutta la sua famiglia unita, quando erano ancora tutti insieme. Nasconde una lacrima, a Natale si dovrebbe essere sereni.
Ripensa alla sua infanzia, alle Vigilie passate in attesa dell'indomani, quando il signor Weasley accendeva il camino e la mamma ascoltava Celestina Warbeck alla radio. Un momento: Ron tende l'orecchio. La sta ascoltando ancora. Certe cose non cambiano mai.

Piano piano il salotto si svuota: i bambini escono a giocare a palle di neve, gli adulti rimangono a rilassarsi su qualche poltrona qua e là, qualcuno va in giardino a pensare.

Ron nel frattempo sale le scale, e arriva alla sua vecchia camera. Nulla è cambiato, come aveva già visto nei Natali successivi alla guerra magica e al suo matrimonio. Si sdraia sul letto, guarda il soffitto. Decide che tornerà di sotto quando tutti apriranno i regali, e si appisola.

Harry ed Hermione lo raggiungono, e Ron si sveglia: sono di nuovo tutti tre insieme, come i vecchi tempi.
Si siedono tutti sul letto, e parlano come ormai non facevano da tanto, e ritornano bambini. Ridono al pensiero di tutte le loro avventure, e riflettono con una strana sensazione di meraviglia su quanto tempo sia passato da quegli anni.

-Quanto mi mancano i banchetti di Hogwarts!- asserisce Ron. Hermione ed Harry ridono.
-Ron, rimarrai sempre lo stesso- dice Harry -E vi ricordate la pozione polisucco?- continua.
-Non ricordarlo Harry- ribatte Hermione, che ancora rabbrividisce al pensiero di quella terribile trasformazione e dei tristissimi giorni che erano seguiti.
-E il ballo del Ceppo?- Hermione lancia un'occhiata a Ron che la guarda un po' di traverso.
-È stato davvero meraviglioso- risponde suo marito con molto trasporto.

Le ore trascorrono tra chiacchiere, ricordi e Cioccorane: Harry ne aveva portato una piccola scorta, quasi avesse previsto quel pomeriggio. Anche Hermione si concede un piccolo sgarro e addenta una rana di cioccolato incantata.

Molly chiama dalle scale i tre: è ora di aprire i regali.

Harry, Ron ed Hermione si guardano. Nei loro visi scorgono ancora le loro espressioni da studenti, la sorpresa, la felicità, il coraggio. Negli occhi di ciascuno possono leggere tutte le loro avventure, come se fossero un libro aperto. Negli sguardi degli altri, ognuno ritrova se stesso.
I tre ragazzi si abbracciano, e si stringono forte.
Le lacrime si uniscono, i sorrisi si allargano. Alla fine sciolgono l'abbraccio e scendono le scale.

Osservano soddisfatti i figli che scartano i regali.
Harry, Ron ed Hermione si guardano, felici per questo Natale passato di nuovo insieme, solo loro tre.
Studenti, compagni di battaglia, adulti. Sono, e rimarranno, il Golden Trio. Sempre.

Spero moltissimo che vi sia piaciuto, mi sono commossa mentre lo scrivevo❤️
Il titolo è uno stupido gioco di parole tra "three", tre, come il nostro Golden Trio, e "Christmas", Natale.

L'unica cosa che mi rimane da dirvi è Buon Natale, e ricordatevi che tutti i Potterhead, specialmente oggi, vi sono vicini😘😘😘

Ancora auguri😘

Licia