BLAINE
Non la scelsi.
Non era pronta per Broadway ed io non le avrei lasciato fare il passo più lungo della gamba. Ce l'ha avuta con me per mesi...da aprile ad ottobre, precisamente. Poi se n'è resa conto. Si è resa conto di aver esagerato e mi ha chiesto scusa, così io l'ho chiesto a lei. Insomma, ho infranto i suoi sogni e ne sono ben consapevole. Kurt ne era talmente sollevato...credo che sia stata davvero dura per lui essere quello di mezzo.《Blaine!》Sam corre verso di me insieme a Cameron, suo figlio maggiore.
《Possibile che tu non riesca mai ad arrivare con meno di mezz'ora di ritardo?》Chiedo, guardando l'orologio.
《Scusa, è che Sarah ha fatto i capricci finché non l'ho portata da Rachel.》Scrolla le spalle.
《Hey, zio B!》Mi saluta.
《Hey, Cam!》Gli batto il cinque.
《Dov'è Haylie?》Chiede mentre iniziamo a camminare.
《Con Finn, credo.》È sempre con Finn, anche perché hanno più o meno la stessa cerchia di amici.
《Quell'idiota vuole rubarmi la ragazza.》Scuote la testa sdegnato.
《L'idiota sei tu se credi di avere qualche possibilità con lei.》Lo zittisce subito Sam. 《Dove andiamo?》Si rivolge a me.
《Mi hai chiesto di fare insieme i regali di Natale, non so, dimmelo tu.》Scrollo le spalle.
《Non so da dove iniziare.》Si lamenta mentre passa un autobus con una sua foto gigante stampata sul dorso ed io scoppio a ridere.
《Ma devi per forza farlo ogni volta?》Alza gli occhi al cielo.
《Scusa, ma è così strano.》Biascico continuando a ridere.
《Deduco che non ti ci abituerai mai.》Sospira. 《Cosa devi prendere a Kurt?》
《Oh no, io ho già fatto tutti i regali.》Mi guarda con gli occhi spalancati.
《Cosa? Ma avevamo detto che li avremmo fatti insieme!》Si lamenta.
《No, Sam. Tu mi hai chiamato ieri, 21 dicembre, e mi hai chiesto di venire a fare i regali con te oggi, 22 dicembre, riducendoti come al solito all'ultimo minuto.》Spiego.
《A novembre non ci sono le offerte di Natale.》Alza gli occhi al cielo.
《Mica li ho fatti a novembre.》Scrollo le spalle.
《Comunque,》Cambia discorso. 《devi aiutarmi con il regalo per Mercedes.》
《Cosa? Io?》Sbuffo una risata.
《Sì, tu! Consigliami un negozio.》Mi ordina.
《E io che ne so? Dipende da cosa vuoi comprarle.》
《Dimmelo tu. Dài, un consiglio!》Insiste.
《Sam, dovevi chiederlo a Kurt, è lui il suo migliore amico, non io.》
《E chiamalo.》Mi dà uno schiaffetto sul braccio per esortarmi.
《No.》La mia voce prende un tono particolarmente acuto.
《Dài, muoviti!》Insiste.
《E che cavolo gli dico?》Mi prende il cellulare dalla tasca del cappotto e compone il numero di Kurt.
《Tieni.》Sussurra e me lo mette all'orecchio.
《Non se ne-》Ma vengo interrotto.
《Dimmi.》Risponde e lo sento a malapena per il trambusto, che però sparisce nel giro di secondi.
《Dove sei?》Chiedo.
《A lavoro, in camerino ora, per l'esattezza. Che c'è?》
《Okay,》Prendo un respiro e guardo male Sam. 《hai per caso sentito Mercedes ultimamente?》
《Di' a quell'idiota di vedersela da solo.》Risponde, ovviamente.
《Per favore, è disperato.》Lo supplico.
《Vuole soltanto qualcosa che suo marito si è preso la briga di scegliere per lei. Ovviamente che non gli venga in mente di regalarle forni, frullatori ed elettrodomestici vari.》Premette.
《Tiffany?》Chiedo.
《Bah, magari.》Dice con tono compiaciuto. Cosa? Chiedigli cosa. mima Sam ed io ruoto gli occhi.
《Cosa?》Ripeto come un pappagallo.
《Cavolo, Blaine, allora non capisci! Digli che deve sceglierlo lui!》
《Come se fosse facile.》Alzo gli occhi al cielo. 《Orecchini?》Chiedo poi.
《C'hai preso. Piccoli e che luccichino!》Mi avvisa. 《Ora devo andare, mi stanno chiamando. Ti amo.》
《Ti amo.》Lo saluto e riattacco. Sam è così soddisfatto che sfoggia un sorriso che va da un orecchio all'altro per tutta New York City e dopo averlo aiutato con tutti e dico tutti i regali natalizi e aver comprato almeno mezzo chilo di caramelle a Cameron torno a casa.
《Quindi glieli ha presi?》Kurt esce dalla cucina, raggiungendomi in soggiorno.
《Sì.》Mi avvicino a lui e lo bacio, anche se con mia sorpresa si stacca subito.
《Non sai cos'è successo.》Si porta una mano alla fronte.
《Papà!》Urla Haylie precipitandosi al piano di sotto. 《Devi correre di sopra!》Mi afferra il braccio e inizia a trascinarmi su per le scale.
《Ecco.》Bofonchia mio marito, e quando arriviamo al piano di sopra vedo il bagno della camera di Haylie completamente allagato.
《Ma che cavolo è successo?》Chiedo, scioccato.
《Tua figlia butta salviettine imbevute nel cesso.》Kurt gesticola freneticamente.
《Okay, uscite dal bagno, ci penso io.》Li congedo. Fra tutti i lavori di casa, quelli che c'entrano con l'idraulica sono i peggiori. Infilo dei guanti in lattice ed inizio a lavorare. È una cosa disgustosa e mi viene voglia di uccidere mia figlia per aver combinato questo macello. Per fortuna riesco a cavarmela in poco tempo e Kurt mi aiuta ad asciugare il bagno.
《Cazzo!》Impreca poi e una forte puzza di bruciato mi invade le narici. Tossisco e apro la finestra per cercare di mandare via l'ordore. 《Il pollo...》Poggia una mano sulla fronte, poi si lascia cadere sulla sedia sbuffando di frustrazione.
《Non fa niente.》Mi siedo accanto a lui e gli prendo la mano. 《Ordiniamo una pizza.》Scrollo le spalle. Dopo qualche secondo si alza di scatto e inizia a scrostare dalla teglia il pollo carbonizzato. 《Hai bisogno di una vacanza.》Lo stringo forte a me da dietro.
《Sì, certo.》Sorride e alza gli occhi al cielo.
《Non scherzo, anzi.》Lo lascio e mi dirigo al mio cappotto. Ne tiro fuori una busta bianca e torno da mio marito.
《Che cavolo fai?》Mi guarda fra lo stupito e il basito. Gliela porgo e la apre estraendone quattro biglietti. 《Lima?》Spalanca gli occhi ed io annuisco. 《Ma non ci torniamo da...》Ci pensa. 《Forse vent'anni. E poi perché sono quattro?》
《Haylie voleva portarsi Finn e Brittany e Santana volevano andare alle Maldive.》Scrollo e spalle e lui sorride.
《Natale a casa, eh?》Sentenzia lui sorridendo.
《Natale a casa.》
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It's cold outside || Klaine
FanfictionMi giro verso di lui e lo osservo. Proprio non ci riesco a vederlo così. Gli faccio scivolare la mano lungo il braccio scendendo fino alla sua. Gliela accarezzo dolcemente e faccio incrociare le nostre dita, poi gliela stringo. 《Dammi un bacio.》Gli...