BLAINE
《Okay.》Prendo fiato e poi rileggo il messaggio che ho ricevuto qualche istante fa, mentre ero in bagno cercando di non ridere. 《Vieni subito in cucina.》Poso lo sguardo su mio marito, seduto su una sedia vintage con entrambi i gomiti poggiati su tavolo e il mento poggiato sul dorso delle mani. 《Dimmi.》Allargo le braccia.
《Ti porto in giro per New York.》Mi sorride. 《Ti va?》
《Ma è quasi l'una!》Sbuffo una risata.
《Meglio.》Sorride e scrolla le spalle. 《Ti porto in un posto.》
《Ed Haylie?》Chiedo, senza riuscire a nascondere un sorriso di eccitazione.
《È grande abbastanza per stare a casa da sola e poi sta già dormendo.》Sorride a sua volta e si alza prendendo il giubbotto. 《Vieni?》Ci penso un secondo anche se non ho mai avuto dubbi su quello che avrei fatto.
...
Sentirsi come un adolescente? È questa l'espressione? Be' farfalle nello stomaco, inspiegabile felicità esagerata e tutto il resto, intendo. Mi sento così ora, mentre alle due di notte sono in un'auto con mio marito diretto chissà dove. Lui non vuole dirmi niente e conoscendolo so bene che non lo farà per davvero. Guardo fuori dal finestrino e vedo macchine, tante macchine e tante luci come al solito. Dopo qualche minuto accosta e scendiamo.
《Ora me lo dici dove andiamo?》Chiedo curioso.
《Non è ovvio?》Indica il tratto di mare davanti a me.
《Traghetto?》Alzo un sopracciglio.
《Mica un traghetto qualsiasi!》Gesticola. 《Da quando siamo a New York,》Mi prende per mano e mi porta a bordo. 《ed è tanto tempo, non abbiamo mai visto la Statua della Libertà di notte su un traghetto per Liberty Island.》
《Tu sei pazzo.》Scuoto la testa e sorrido. 《Mi sorprendi sempre.》
《Forse.》Scrolla le spalle e poi c'è un attimo di silenzio in cui il suo sguardo diventa vuoto e la sua espressione assente. 《Ho sempre pensato》Esordisce e prende un respiro profondo. 《che nessuno mai avrebbe accettato di convivere con le mie stranezze e i miei insoliti modi di fare.》Gesticola, poggiando poi entrambe le mani sulla ringhiera, perdendo lo sguardo chissà dove, nel mare. 《Non credevo di trovare una persona per la quale sarei stato disposto a dare tutto e che non se ne sarebbe approfittata, qualcuno che anzi mi avrebbe dato altrettanto senza mai chiedere nulla in cambio.》Il traghetto parte e stringe la presa per non cadere. 《Qualcuno come te.》Si volta nella mia direzione ed io accenno un sorriso, mentre guardo dubbioso i suoi occhi tristi. 《E quando è successo era così surreale che stentavo a crederci e avevo paura. Paura di perderti, di rovinare tutto, paura che non ce l'avremmo fatta. Be' a distanza di ventiquattro anni di matrimonio posso affermare che le mie paure erano infondate.》Accenna un sorriso. 《E ho capito che a quanto pare il vero amore esiste e che io sono stato tanto fortunato che fra sette miliardi di persone sono riuscito a trovare la mia anima gemella.》Sorrido, emozionato e turbato allo stesso tempo. Perché ho l'impressione che questa conversazione non finirà bene? 《Ti amo così tanto.》Faccio qualche passo verso di lui, quanto basta ad eliminare del tutto lo spazio che ci separava. Gli accarezzo dolcemente il viso con la mano destra e poi avvicino piano il mio viso al suo, lasciandogli un bacio casto sulle sue perfette labbra rosee. Non so cosa stia per dire o quale sia la causa di questa sua inquietudine, ma voglio che sappia che io ci sarò sempre per lui.
《Ti amo anch'io.》Dico poi, prima di allontanarmi da lui, tornando dov'ero prima. Sospira rumorosamente.
《Ho ricevuto un'ottima offerta di lavoro.》Mi guarda negli occhi.
《E perché quella faccia?》Chino leggermente il viso di lato con aria interrogativa.
《Perché non è a New York.》Scrolla le spalle e sposta lo sguardo.
《E dove?》Chiedo prima di dare di matto.
《Inghilterra, Italia, Giappone...》Gesticola. 《È un tour. Metteremo in scena il musical in diversi teatri.》
《Oh...per quanto tempo?》Chiedo ancora e lui mi guarda, quasi come se non avesse la minima intenzione di darmi una risposta.
《Quasi un anno.》Spalanco gli occhi e quasi mi viene un infarto.
《Cosa?》La mia voce si spezza per lo stupore.
《So che la distanza non fa bene al nostro rapporto ed è davvero molto tempo, infatti volevo parlartene prima. Non ho ancora dato una risposta, basta una sola tua parola e rifiuto tutto.》Mi si spezza il cuore a sentirlo parlare in questo modo. Mi ama così tanto da mandare a puttane la sua carriera in questo modo solo per non rovinare il nostro rapporto? Questa è un'occasione irripetibile per lui, come potrei mai tarpare le ali all'amore della mia vita, l'uomo che mi ha sempre sostenuto, che ha raccolto i pezzi quando ho fallito e che ha applaudito per le mie vittorie e guardarmi ancora allo specchio? Non potrei mai e poi mai. Io sono sicuro di quello che proviamo l'uno per l'altra e so che possiamo farcela anche questa volta quindi scuoto la testa e i suoi occhi di ghiaccio incontrano i miei.
《Non sarò io a fermarti. Magari io ed Haylie potremmo venire a trovarti di tanto in tanto, vero?》Mi sforzo di sorridere con tutto me stesso e lui mi viene incontro, stringendomi forte a sè. Ricambio l'abbraccio e chiudo gli occhi per un attimo beandomi del profumo che non sentirò per quella che già sembra essere un'eternità. Sto per dire l'arrivederci più lungo di sempre all'amore della mia vita e farsene una ragione fa male come una pugnalata nel petto.
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It's cold outside || Klaine
FanfictionMi giro verso di lui e lo osservo. Proprio non ci riesco a vederlo così. Gli faccio scivolare la mano lungo il braccio scendendo fino alla sua. Gliela accarezzo dolcemente e faccio incrociare le nostre dita, poi gliela stringo. 《Dammi un bacio.》Gli...