Good luck.

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KURT

《Come stai?》Il tono apprensivo di Rachel mi risveglia dai miei pensieri.
Io e Blaine siamo alla sesta settimana di terapia e sta andando piuttosto bene. Qualche volta urliamo e ci rinfacciamo tutti gli sbagli che abbiamo fatto negli ultimi dieci anni o più, ma la terapista dice che è normale avere della rabbia repressa e che ci fa bene esternare i nostri sentimenti. Anche se io non sono d'accordo. A casa mia non si urla, e quando gliel'ho detto mi ha risposto che in quel momento eravamo nel suo studio e se mi sentivo di gridare non dovevo tenermi tutto dentro. Finché non risolviamo tutti i nostri problemi, non possiamo conversare civilmente, stando a quello che dice lei. Ma la cosa più frustrante è litigare davanti a terzi. Se è un problema tra me e mio marito dovremmo parlarne solo io e lui, ma a quanto pare va contro il principio della terapia di coppia.

《Bene.》Rispondo dopo un lungo e rumoroso sospiro. Mancano due ore alla prima dello spettacolo del quale interpreto il protagonista. Non sto esattamente bene, sono in preda all'ansia.

《Ricorda: respira, rilassati e pensa ad immedesimarti il più possibile nel tuo personaggio.》Mi raccomanda accadezzandomi la spalla sinistra. Lei è dietro di me ed io sono seduto nel mio camerino davanti ad uno specchio grande metà della parete, ricoperto ai lati da disegni e letterine di incoraggiamento da parte di Haylie.

《Non dovresti essere già qui, mancano due ore allo spettacolo.》Le dico incontrando il suo sguardo nello specchio.

《Scherzi? So bene come diventi a poche ore da ogni tua prima, non ti avrei mai lasciato in questo stato.》Mi sistema il ciuffo con le mani. 《E poi tu ti sei presentato a teatro alle sei di mattina, alla mia ultima prima e lo spettacolo era alle nove.》Si blocca un attimo. 《Di sera.》Scandisce bene il concetto. 《Cosa vuoi che siano due ore?》

《E se...》Faccio per dire qualcosa ma lei mi blocca all'istante.

《Kurt, giuro che se inizi a fare uno di quei discorsi insensati su quanto tu sia insicuro e agitato giuro che ti do uno schiaffo così forte da farti tornare in te.》Mi minaccia alzando la mano destra.
Farti tornare in te. Ovviamente intendeva farmi tornare sicuro di me e motivato, anche se questa volta è un po' diverso. Ho troppi pensieri per la testa, per cui non sono concentrato come vorrei e poi è una prima. Non sai mai se sarai all'altezza delle aspettative del pubblico, se sarai abbastanza bravo, se lo spettacolo piacerà. Odio le prime. Sì, ufficialmente.  A tal punto che sento qualcosa salire dal mio stomaco e percorrere lentamente tutto il mio esofago...oh, cazzo. Mi alzo di scatto e mi sporgo verso il cestino a sinistra dello specchio, vomitando anche l'anima. Mi fermo un attimo e tossisco forte quando sento un altro conato e Rachel mi guarda attonita, poi si avvicina a me e poggia una mano sulla mia fronte.

《Oddio, Kurt! Stai bene?》Annuisco freneticamente, cercando di regolarizzare il mio respiro affannato. Poggio un braccio sulla parete nel tentativo di sorreggermi e la mia migliore amica sfila dalla sua borsa un fazzoletto, iniziando poi a ripulirmi il viso.

《G-grazie.》Dico piano.

《Figurati. Vado a chiedere una bottiglia d'acqua, tu resta calmo, torno tra un secondo.》Esce richudendosi la porta alle spalle e dopo qualche secondo sento i suoi tacchi allontanarsi velocemente dal mio camerino.
Respiro profondamente e torno a sedermi. Non vomitavo così dalla mia prima volta a Broadway. Avevo dimenticato quanto fosse devastante e violento. Mi brucia la gola, e spero vivamente che questa sensazione sparisca presto perché devo cantare all'incirca una dozzina di canzoni. Chiudo gli occhi e mi passo una mano sulla fronte, poi sento bussare.

《Non c'è bisogno di bussare, entra Rachel!》Urlo abbastanza perché mi senta da dietro la porta.

《Non sono Rachel, ma spero di poter entrare comunque.》Il sorriso di Burt Hummel illumina la stanza e scatto in piedi con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

《Papà!》Anche lui sta sorridendo e vado ad abbracciarlo, ma lui mi allontana e mi scruta attentamente.

《Ma che diavolo ti è successo?》Alza un sopracciglio e io ruoto gli occhi.

《Ho...ho appena vomitato.》Spiego velocemente. 《Ma tu...tu che ci fai qui?》

《Credi che mi perderei mai una tua prima?》Chiede accennando una risata. 《Ma comunque, non dirmi che sei nervoso.》

《Mmh.》Mugugno tornando a sedermi e invitandolo a fare lo stesso sul divano alle mie spalle.

《Ma perché?》Allarga le braccia, gesticolando come fa sempre. 《L'avrai fatto un milione di volte.》

《Non è la stessa cosa, papà, comunque non voglio parlare di questo. Ho solo bisogno di concentrarmi un attimo.》Annuisce guardandosi intorno.

《Bello qui.》Ora sono io ad annuire. 《L'hai arredato tu?》

《No, io ho solo messo qualche foto e i disegni di Haylie.》Il bruciore alla gola mi sta passando, ma muoio di sete. Dove diavolo è finita Rachel?

《È venuta anche Carole, sai?》Dice mio padre ed io sorrido.

《Davvero? Mi fa davvero piacere. Potremmo passare un po' di tempo insieme. Fin quando restate?》

《Domenica pomeriggio abbiamo il volo di ritorno.》Sorride spiacente.

《Cosa? Ma è venerdì!》Esclamo. 《Non posso credere che restate solo per un giorno.》Mi lamento e lui scrolla le spalle.

《Questa volta devi accontantarti, figliolo.》Annuisco e prendo il copione fra le mani.

《Che ore sono?》Chiedo sfogliandolo.

《Le otto e mezza passate.》Spalanco gli occhi e la mia bocca prende la forma di una o.

《Cosa?》La mia voce è più acuta del solito. 《D-devi andare tra il pubblico. È t-tardi, manca meno di mezz'ora!》Lo faccio alzare e lo accompagno alla porta.

《Sta' tranquillo, Kurt.》Poggia entrambe le mani sulle mie spalle ed io annuisco mordendomi il labbro. Poi mi lascia un "in bocca al lupo" e va via. Simultaneamente entra Rachel con una bottiglia d'acqua e...un mazzo di rose rosse.

《Tue.》Me le passa e resto stupito.

《Chi?》Chiedo mentre lei apre la bottiglia e me la poggia sul tavolino.

《C'è un biglietto.》Fa spallucce ed io prendo quel piccolo rettangolino di carta, leggendo quelle poche parole, scritte con una grafia disordinata, che sono più che sufficienti a darmi la forza che da solo non sono riuscito a trovare:

Buona fortuna, amore mio.

xxB

It's cold outside || Klaine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora