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∆∆∆∆∆∆∆∆ 5 ANNI DOPO ∆∆∆∆∆∆∆

<<BILL?! Dov'è il mio maglione verde con il lecca lecca?>>

<<L'ho preso ioooo!>>
La sua voce rieccheggiò per tutta la casa.

<<Appena vengo lì, ti ammazzo!>>
Mabel iniziò a correre per tutta la casa con una ciabatta in mano.

<<Dove sei?!>>

<<Ehilà?>>

Alzò la testa e vide Bill che volava a un centimetro da lei. Iniziò a tirarlo per un piede, per farlo scendere.

<<Scendi subito! E togliti il mio maglione!>>

Lui scese e le accarezzò la testa in modo simpatico.

<<Va bene, ma dammi un'altra maglia. Non posso rimanere a torso nudo in pieno inverno. In una casa senza riscaldamento, tra l'altro.>>

<<Ti ricordo che è casa tua...>>

<<Ah...vero.>>

<<Tu non stai bene.>>

<<Lo so.>>
Un ghigno divertito spuntò dalle sue labbra.
Si tolse il maglione e infilò la maglia.
All'improvviso Mabel iniziò a ridere a crepapelle.

<<Perchè ridi?>>

<<Guardati...è piccola...>>

<<Non è piccola...è aderente.>>

<<Mh mh, si certo. Vieni, metti lo smoking, dobbiamo andare alla conferenza. Ricordi?>>

<<Ma è tra due ore.>>

<<Devo truccarmi, devo scegliere i vestiti e devo farmi una doccia. Ci metterò almeno 2 ore.>>

<<Come sempre...OK, dai. Fa presto però.>>

Iniziarono a prepararsi. Bill indossò il suo solito smoking e Mabel un maglione giallo e i pantaloncini verdi. Indossava delle calze bianche lunghe fino al ginocchio e delle scarpe abbinate ai pantaloncini.

<<BIIIIILL!>>
Bill sussultò e corse verso il bagno, da dove proveniva l'urlo.

<<Che c'è?! CHE SUCCEDE?!>>

<<NON SO CHE ROSSETTO METTERE!!>>

<<Mi prendi in giro?!>>

<<No! Rosso o verde?!>>

<<Rosso.>>

<<OK, lo metto verde. Grazie.>>

<<Ma che...aargh...>>

Mabel uscì dal bagno e si avviarono verso la conferenza.

<<OK, Mabel. Ce la puoi fare. Tranquilla. Respira e vedrai che ti prenderanno.>>

<<Si, ce la posso fare. >>

<<Ora vai.>>

Mabel si girò verso l'enorme struttura poi si girò verso Bill e lo abbracciò.

<<Grazie di tutto.>>

<<AW...forza, vai o farai tardi. >>

Mabel incrociò le mani a quelle di Bill e gli diede un bacio sulla guancia.

<<Grazie...papà.>>
Si girò e se ne andò. Bill rimase un po' sorpreso ma si riprese subito.

Il cielo iniziò a tuonare. Ai tuoni si aggiunsero i lampi, la pioggia e...le urla della gente?!
Bill corse fuori, sotto la pioggia, e vide una sfera di luce bianca andare verso di lui a tutta velocità. Si spostò appena in tempo e la sfera atterrò sull'asfalto bagnato. Iniziò a distinguere un'ombra. Camminava verso di lui. Era un'ombra abbastanza alta, più o meno quanto lui. Indossava una maschera di pietra e un mantello. Continuava ad avvicinarsi e Bill indietreggiava lentamente.
L'ombra allungò un braccio e un fascio di luce colpì Bill allo stomaco e lo scaraventò verso la parete della struttura.
Si avvicinò velocemente e con una mano gli afferrò il collo. Cercò di divincolarsi inutilmente, mentre veniva soffocato con rabbia. Iniziava a perdere i sensi, vedeva tutto sfuocato e la mano dell'ombra stringeva sempre più forte. Sentì poi un urlo, femminile.
Mabel.
Tirava l'ombra e cercava di liberare il padre da quella stretta. L'ombra si girò verso di lei. Lasciò cadere Bill, che si mise le mani al collo. Gli girava la testa e non avrebbe resistito ancora per molto.
L'ombra inseguiva Mabel e lei correva.

Non di nuovo.   

Pensò.

Le scagliò una sfera di luce alla schiena che la fece cadere e sbattere la testa. Il sangue scivolava sulla fronte della vittima, fino all'asfalto bagnato. La pioggia lavava il viso della ragazza e purificava i lividi sul collo di Bill.

Si svegliò e vide una luce fredda e bianca. Si sentì stringere la mano da una mano più fredda della sua. Girò la testa ed emise un gemito di dolore. Vide una figura maschile, alta e bionda.

<<B-Bill...>>

<<Mabel!>>

<<Che succede?>>

<<Niente, va tutto bene. Tutto bene...>>

La figura paterna iniziò a svanire e a dissolversi.

<<Bill! Papà?! Bill?!>>

Si mise a sedere.

Era stato tutto un sogno?! Dov'era Bill?

Bipper- La vendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora