2 capitolo

77 1 0
                                    

Sofia
La notte passata a casa degli zii non andò troppo bene. Purtroppo non riuscii a dormire. Il mio pallino era sempre Marco che mi aveva tradito. Pensavo che prima o poi tutto questo dovevo superarlo ma mi sono promessa che di non innamorarmi mai più. La mattina dopo fui svegliata da alcune voci al piano di sotto. Era domenica e di sicuro qualche amico di mio zio era venuto a trovarlo. Scesi giù. Erano le dieci di mattina. Entrai in soggiorno e trovai i miei zii, Monica mia cugina e due signori, che sembrava avessi già visto da qualche parte, seduti sul divano. Zia mi vide e disse: "nipote cara ben svegliata" e prosegue: "vieni che ti presento i nostri vicini Eleonora e Gaetano". Questi nomi non mi erano nuovi. Mi avvicinai e dissi: "piacere Sofia". La signora Eleonora mi dice: "che bel nome sai siamo venuti dai tuoi zii perché ci hanno detto che venivi e volevamo conoscerti. Oggi siete tutti invitati a casa nostra. Ci sarà anche mio figlio che è appena tornato dall'America". Chi sarà il figlio? Queste persone le ho già viste altrove. Non parlo in quel momento a risponde mia zia:" certo Eleonora ci saremo" e aggiunge: "magari così tuo figlio mia nipote faranno conoscenza". Io conoscenza con chi? Non voglio conoscere nessuno. Così mi limito a dire: "va be io vado in cucina" saluto e vado di là. Faccio colazione e mia cugina viene a farmi compagnia. Così le domando: "mo ma chi sono i vicini degli zii? E che fa il figlio che sta in America?". Monica per un po' ride e dice: "ma veramente non sai chi sono e chi è il figlio?". Rispondo: "no". E lei: "va be te lo dico". Poi prosegue e dice; "Se ti dico il volo e ti dico Piero? Ti fa venire in mente qualcosa?". Per un po' rimango. No non potevo credere a quello che sentivo. Piero barone e genitori vicini dei miei zii. Il volo è il mio gruppo preferito ma non sono mai andata a un loro concerto o firmacopie perché
Marco era geloso. Così dico a Monica: "ma davvero? Non ci credo" e Monica: "credici. Anzi vieni fuori che ti faccio vedere la casa". Ci dirigiamo fuori e propri a fianco ecco la casa. Dico: "io a pranzo oggi non vengo ho vergogna". Monica mi trascina per la maglia e dice: "tu ci verrai eccome"

Qualcosa di inaspettato- Piero BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora