I: IL PERIODO

1.1K 45 74
                                    

Già, ogni romanzo storico che si rispetti deve collocarsi in un preciso periodo storico, sia esso una data specifica o un secolo di riferimento, e rispettarlo quanto più possibile. Solo perché alcuni registi si prendono la briga di mescolare date, personaggi e avvenimenti storici, sappiate che questa facoltà non appartiene a voi, umili ticchettatori di tastiere. Voi dovete obbedire alla Storia, rispettarla e vezzeggiarla, altrimenti i vostri libri verranno messi sullo stesso scaffale di Fabio Volo e verrà apposta la damnatio memoriae sul vostro nome nei secoli a venire, affinché nessuno possa più leggere i vostri abomini letterari; non possedete abbastanza discernimento e conoscenza per azzardare il vostro incauto passo nel campo delle ucronie. Ma ovviamente, siete liberi di ignorare questo mio suggerimento!
Mischiare i periodi è una fine arte nella quale di solito un neofita medievalista DOC eccelle. La ricetta è sempre la solita: prendete un grosso calderone di ghisa e gettatevi dentro tutte le date, i nomi, i luoghi, le immagini, gli eventi relativi a mille anni di storia (ovviamente, seguite la periodizzazione convenzionale!) e mescolatelo energicamente con un grosso mestolo di legno, fino a ottenere un impasto più o meno uniforme che racchiuda in sé le più egregie distorsioni e i luoghi comuni più frequenti legati a questa "età di mezzo". Ricordate, no, che sono un migliaio di anni di storia? Quisquilie! Tanto il Medioevo è pur sempre Medioevo! Quindi via libera ad armature a piastre in epoca carolingia, crociate ai tempi della Peste Nera, chiese gotiche nell'anno Mille, corporazioni e comuni nel regno di Enrico l'Uccellatore e roghi di streghe al tempo del Barbarossa. Tanto, chi se ne accorgerà? Di sicuro non il lettore medio alla ricerca di emozioni forti!

Se però siete più fini e volete farci bella figura, inserite un'introduzione storica di circa una quindicina di pagine, rigorosamente tratta da Wikipedia (cambiando le parole però, sennò non vale!) e piena di date decontestualizzate. Tanto chissene frega! La storia è oscura e piena di insidie. Il medioevo, poi, è l'epoca buia per antonomasia. Siate il più cupi, deprimenti e tetri possibile. Evidenziatene ogni aspetto negativo, magari gonfiandolo e dando al quadro complessivo una (anzi, più di una!) sfumatura grottesca.

COME SCRIVERE UN ROMANZO STORICO AMBIENTATO IN EPOCA MEDIEVALE - guida praticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora