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Evie passò tutta la nottata a pensare a quel harry, un ragazzo davvero molto bizzarro.
Aveva collegato il numero con quello che poco prima l'aveva chiamata, affermando che avesse sbagliato numero.
Non capiva per quale oscuro motivo parlasse con lei, insomma nemmeno la conosceva per Dio!

Tuttavia aveva problemi più grossi che scervellarsi per questo ragazzo, doveva alzarsi dal letto, trovare le forze per pulire casa, nonostante le mille ferite inflittele il giorno prima, perché, altrimenti, lui l'avrebbe uccisa questa volta, ne era sicura.

Ovviamente però la vita non era dalla sua parte poiché una volta alzata in piedi le sue gambe non sopportarono il peso e la fecero cadere. Nemmeno il suo corpo aveva più voglia di combattere, era stanco e sconfitto, sarebbe voluto sparire, morire quasi, pur di non sentire questo dolore insopportabile.

Ed Evie restò lì, seduta su quelle mattonelle fredde, le ginocchia al petto e la consapevolezza che questa sera il suo corpo sarebbe stato marchiato un'altra volta.

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