Irlanda.
Era sbarcato finalmente a Dublino, ed era molto ansioso. Insomma, non sapeva se lei stesse ancora bene o altro, aveva paura.
Con il suo piccolo zaino aveva prenotato un taxi ed aveva dato l'indirizzo di casa di Evie.
Scoprì che non era distante e, quando il taxi bianco si era fermato proprio davanti al vialetto di casa sua, non poté far altro se non provare una grossa fitta al cuore.Lei era lì, le mani in testa ed il corpo fremito da dei profondi singhiozzi, le labbra che rilasciavano profondi sospiri di dolore per via dei lividi.
Harry non ci pensò due volte a correre verso di lei, dopo aver lasciato i soldi al taxista.
«Evie...» sussurrò prendendo il suo corpo tra le braccia, stando attento a non farle male.
«Sono qui, non ti lascio andare.»
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hello, who is speaking? » hes
Fanfiction«Pronto, chi parla?» rispose trattenendo un singhiozzo. «Oh scusi, devo aver sbagliato numero.» Non avevano programmato nessun incontro, lui aveva semplicemente sbagliato numero non valutando il fatto che, però, dall'altra parte della cornetta c'era...