"He missed you".

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Quel giorno, Tyler stette tutto il tempo accanto la porta del negozio, aspettando che Josh entrasse.

Aveva riflettuto, aveva esagerato, non sapevo neanche lui bene perché all'improvviso aveva assalito Josh in quel modo, in fondo stava cercando di essere amichevole.

Era ormai pomeriggio, la clientela al negozio si era assottigliata, e Michael si avvicinò a Tyler.
Non si era mosso di lì, non aveva visto neanche un cd e non stava ascoltando la radio.

-Se entrerà gli chiederai scusa?- gli domandò.

Il ragazzo fece spallucce, non aveva pensato a cosa dirgli, per il momento sperava che venisse.

La porta si aprì almeno venti volte da quel momento, ma mai che un ragazzo con la tinta rossa varcasse la soglia.

E se Josh non venisse più? Certo, una parte di Tyler ne sarebbe stato contento, sarebbe tornato tutto come una settimana prima. Eppure, ad un'altra parte le sarebbe dispiaciuto perdere Josh.

Non aveva neanche il suo numero, non sapeva dove vivesse, anche se avesse voluto provare a cercarlo sarebbe stato impossibile.

A Michael non piaceva vederlo così, se ne stava a braccia conserte accanto alla porta e non diceva una parola, era sicuramente perso nei suoi pensieri.

Almeno, pensava, Josh stava riuscendo nel suo obiettivo, a Tyler un po' importava di lui.

All'improvviso il volume della radio si alzò e in tutto il negozio si sentì rimbombare "Hotline bling' di Drake.

-Oh spegni quella fottuta merda- borbottò Tyler e Michael rise.

Mancava poco più di mezz'ora all'orario di chiusura, non c'era più nessuno del negozio e Michael avrebbe potuto già chiudere, ma sapeva di non poterlo fare per Tyler. Lui ancora non demordeva.

Tyler sussultò guardando il vetro della porta -Sta arrivando-

Si allontanò dalla porta
-Dove stai andando?- gli chiese Michael, confuso.

La campanella sulla porta suonò, e Josh entrò con un leggero affanno, strofinandosi le mani fra loro.
-Hey Michael-

Michael alzò la mano -Dov'eri finito?-

Josh chinò il capo -Non sapevo se potevo venire...ma alla fine mi sono deciso a tornare lo stesso- disse e sorrise.

Tyler tornò, e per una frazione di secondo guardò Josh negli occhi, poi spezzò il contatto.
Aveva paura che il tinto potesse accorgersi della felicità che contenevano.

Posò una busta sul bancone, e Michael lo guardò ancora più confuso -Cosa c'è lì dentro?-

-È la cena. Sono quasi le nove, dovremmo cenare-

Michel era totalmente sbalordito e Josh invece sorrideva come un bambino dopo aver ricevuto il regalo di natale.

Vide che Tyler ancora era un po' a disagio, quindi come la volta precedente, servì lui la cena. Era di nuovo cinese, ma c'erano più cose rispetto a quelle che lui aveva portato.

Tyler si fiondò subito sugli onigiri al salmone, e accorgendosi dello sguardo del tinto su di lui fece spallucce -È il mio cibo preferito-

Josh aveva un'improvvisa voglia di fare capriole per tutto il negozio.

Finirono la cena chiacchierando, e a volte anche Tyler si intromise nella conversazione, certo le sue erano tutte critiche, ma meglio di niente.

Quando Michael spense le luci e chiuse il negozio, Tyler si allontanò verso casa salutando entrambi con una mano. Il ragazzo invece trattenne Josh
-Ti ha aspettato tutto il giorno-

-Davvero?- Josh spalancò gli occhi.

Michael annuì-Se non fossi venuto, ti avrei picchiato-

Poi, prima di separarsi, disse ancora -Josh?-

-Mh?-

-Gli sei mancato-

Josh sorrise di nuovo.
Assolutamente sarebbe tornato il giorno dopo.

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