Capitolo 14

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Sentì il rombo di un motore che arrivava, così mi affacciai alla finestra, e vidi Luca che mi aspettava di sotto con la sua moto. Doveva essere nuova, dato che per quanto ne sapevo io la sua vecchia moto l'aveva distrutta in un incidente prima di venire qui ad abitare con me.

Misi la giacca e uscì raggiante di felicità, salutai Luca con un bacio a stampo e salii sulla moto, e senza perdere altro tempo cominciammo ad andare al ristorante che Luca aveva prenotato per la cena.

Rimasi letteralmente di stucco quando vidi che mi aveva portato a mangiare in uno dei ristoranti più costosi e belli della nostra città.

- o Luca, ma questo ristorante è carissimo - dissi io appena scesa dalla moto

- Lucia non pensare a queste cose e goditi la serata - mi ammonì lui ridendo

Mi prese a braccetto e ci dirigemmo all'entrata del ristorante, dove un cameriere ci accolse, e dopo che Luca disse la sua prenotazione, mi ritrovai seduta al tavolo di fronte a lui, con il menù in mano

- questo posto è davvero magnifico e lussuoso - osservai io facendo correre lo sguardo sui lampadari in stile antico che c'erano appesi, con i piccoli cristalli illuminati che prendevano verso di noi. In tutta la sala c'era un piacevole chiaccherio delle persone che stavano mangiando, con le loro forchette che tintinnavano sui piatti, in una piacevolissima atmosfera, perfetta per cenare

- sai Lucia, questa sera mi hanno informato anche che qui al ristorante ci sarà un concerto dal vivo - disse Luca alzando gli occhi dal menù - tu che cosa vuoi scegliere? - chiese indicando il mio menù, che avevo ancora tra le mani

- be... non lo so... tutto sembra così costoso... - mormorai io facendo correre lo sguardo tra i prezzi - non so proprio cosa prendere per spendere poco -

- Lucia, dai chissenefrega del costo! Questa è la nostra serata, e non me ne frega niente se spendiamo anche duecento euro - sbottò Luca un po scocciato dal mio continuo osservare dei prezzi

- a... allora io prendo un piatto di spaghetti all'astice - dichiarai felice

- il piatto più costoso eh? - mi stuzzicò Luca

- ei ma tu mi hai detto di prendere quello che volevo senza pensare ai prezzi - dissi ridendo

- sto scherzando... io credo che prenderò la zuppa di pesce - disse lui indicando la figura della zuppa di pesce

- okey, allora aspettiamo che venga il cameriere - dichiarai io chiudendo il menù e mettendomi comoda

- ora lo chiamo - disse Luca, e alzò il braccio.
Immediatamente un cameriere venne a prendere le nostre ordinazioni, e dopo aver versato a ognuno di noi due un bicchiere di vino, si avviò verso le cucine

- vino eh? - dissi ridendo

- già. Oramai abbiamo diciotto anni - disse Luca bevendo un sorso dal suo bicchiere

- hai ragione - dissi bevendo a mia volta

- allora di che cosa vogliamo parlare? - domandò Luca posando il bicchiere

- non so... decidi tu - dissi posando il bicchiere a mia volta - ti trovi bene nella scuola che stiamo frequentando? - domandai guardandolo

- be si... cioè più o meno, tu come ti trovi? -

- non benissimo però direi che posso sopportare di stare li per qualche anno -

- non hai molte amiche nella scuola vero? - chiese Luca con una nota triste nella voce - sai ho notato che non stai molto con le ragazze a scuola

- mi sembrano tutte delle troie se devo dire la verità - dichiarai bevendo un altro sorso di vino - nemmeno tu posso dire che hai molti amici però -

- sul fatto che le ragazze della nostra scuola sono tutte delle troie, ti posso dare ragione, e anche sul fatto che non ho molti amici - disse Luca - non mi piacciono molto i ragazzi della scuola, e preferisco di gran lunga i miei vecchi compagni di scuola -

- e compagne - aggiunsi io

- Linda non era una mia vecchia compagna di scuola, e tanto l'ho lasciata adesso - si giustificò Luca - però mi sembra che tu te la cavi bene con i nostri compagni di classe, specialmente con quel Paolo - aggiunse guardandomi di sottecchi

- o smettila; sono stata con lui solo perché tu non mi cagavi alle giostre,  e mi sentivo sola - sbottai facendomi andare di traverso l'ultimo sorso di vino

- mi ero già scusato per quello - disse Luca, e stava per aggiungere altro, ma arrivò il cameriere e ci portò gli spaghetti all'astice e la zuppa di pesce.

Iniziai ad arrotolare gli spaghetti sulla forchetta e a mangiare, mentre Luca sorseggiava la sua zuppa di pesce ancora probabilmente bollente, come i miei spaghetti.

- è buona la zuppa? - chiesi parlando per prima

- è ottima, i tuoi spaghetti come sono? - chiese lui

- ottimi - risposi mangiandone un'altra forchettata.

Il resto della serata passò molto tranquillo, senza che gli argomenti ricadessero su motivi di litigio, e mi divertii molto con Luca.
Stare con lui mi piaceva tanto, ma mi vergognavo dei miei sentimenti per lui, dato che eravamo pur sempre cugini.

Alla fine della cena, Luca pagò alla cassa, e mi riaccompagnò a casa; prima di entrare però volevo che lui venisse con me

- Luca, entra pure, dopotutto dobbiamo farci compagnia a vicenda - dissi facendogli segno di entrare. Lei entrò visibilmente felice, e si tolse la giacca - dove vuoi dormire? - gli chiesi

- dove preferisci che dormo? - mi chiese a sua volta lui con aria furbetta
- be... - mormorai arrossendo - se vuoi anche con me - finii diventando ancora più rossa

- già anch'io preferisco dormire con te - disse lui - dopotutto dobbiamo farci compagnia a vicenda - disse ancora ridendo.

Mi diede un dolce bacio a stampo, e si andò a preparare in bagno, mentre io mi preparavo in camera. Rientrò in boxer, ed era così maledettamente sexy, che appena entrò mi sentii di nuovo arrossire

- Prego, prego, le foto dopo - ghignò lui divertito, accorgendosi che lo stavo mangiando con gli occhi; si accorse che lo guardavo mortificata, così si corresse - tranquilla, stavo scherzando -

- lo spero - dissi lanciandogli uno sguardo di ghiaccio

- tanto stasera non faremo altro che dormire vero? - mi chiese facendo gli occhi dolci

- Luca, basta ti ho già detto che siamo cugini, e già non va bene se ci baciamo, figurati se facciamo altro -lo ammonì mettendomi a letto - ma magari prima o poi ti potrò accontentare - dissi dandogli un altro bacio

- prima o poi - disse ridendo lui.

E così ridendo e scherzando ci addormentammo abbracciati.


Innamorata di mio cugino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora