2° capitolo Una fata

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Mi sveglio con uno strano silenzio, mi alzo dal letto e mi preparo, mi metto un jeans un po' strappato, una maglietta a maniche corte e un paio di converse.
Scendo al piano di sotto, raggiungo la cucina e non c'è nessuno, a quel punto vado alla sala e...
Tutti: Sorpresa!
Ci sono già tutti: Giorgia, Giulia, Rea, Marta e i miei genitori.
Io: ma cosa...
Non riesco a spiccicare parola, non me lo aspettavo.
Rea: guardate che faccia a fatto.
Io: che vorresti dire?
Rea: che hai fatto una faccia spaventosa.
Io: ah si!?
Dico con tono sicuro e poi ci abbracciamo.
Rea: sei la solita.
Io: anche tu.
Sciolgo l'abbraccio e vado dai miei genitori.
Io: mamma, papà, ma la festa non era nel pomeriggio?
Mamma: volevamo farti una piccola sorpresa.
Papà: e abbiamo pensato di anticipare i festeggiamenti.
Giorgia: be' siamo qui per festeggiare no.
Marta: che la festa abbia inizio.
Tutti: siiiii.
Sono uniche, gli voglio un mondo di bene.
Iniziamo a ballare, fare karaoke, mangiare e scherzare.
Giulia: dai Aura vieni a ballare.
Io: si arrivo.
Prima però, vado a bere ma...
Rea: dai vieni.
Mi prende il braccio e mi trascina in pista e iniziamo a ballare.
Dopo più di un'ora...
È tarda mattinata e mi hanno già stancata, non ci siamo fermate un attimo, è quasi ora di pranzo e le ragazze restano a pranzo, per festeggiare ancora.
Mamma: che ne dite se ci dividiamo i compiti?
Giorgia: ottima idea.
Marta: Giulia, Aura io e suo padre sistemiamo la sala, le altre aiutano la signora Elena a cucinare.
Tutti: va bene.
In poco tempo è tutto in ordine e il pranzo è pronto e mangiamo.
Io: ragazze non so voi, però io mi farei un pisolino.
Giulia: sto con te.
Rea: anch'io.
Ci alziamo e ci buttiamo tutte e tre sul divano e poco dopo ci addormentiamo.
Mi risveglio sommersa dalle altre, Giorgia e Giulia sono appoggiate alle mie gambe e Marta e Rea sulle spalle.
Non so come riesco a liberarmi senza svegliare le altre o almeno lo credevo.
Rea: Aura.
Mi giro e la vedo ancora un po' assonnata, forse si sta svegliando, ma sta ancora dormendo.
Continuo a camminare, però non era in dormiveglia, era sveglia.
Rea: dove vai?
Mi rigiro e la vedo seduta.
Io: a fare un giro.
Rea: vengo con te.
Riesce anche lei a passare tra le altre senza svegliarle e usciamo.
I miei non sono a casa, sono usciti e hanno lasciato un biglietto.
Rea: dove vogliamo andare?
Io: non so, scegli tu.
Rea: alla scogliera?
Io: vada per la scogliera.
Io e Rea siamo amiche sin da piccole e sapevo che avrebbe scelto la scogliera, è il nostro posto preferito.
Arriviamo sul punto più alto e ci sediamo, guardando il panorama.
Rea: si sta così bene qui.
Io: e tranquilli.
D'un botto si sente un rumore fortissimo e curiosa come sono mi alzo e vado a controllare.
Io: ritiro quel che ho detto, aspettami qui.
Rea: no aspe...
Non la faccio finire di parlare che corro dietro la scogliera, un piccolo boschetto.
Quando arrivo non ci credo, vedo un mostro e una... una fa... fata.
Mi nascondo dietro un albero e mi metto a guardare.
X: attacco argentato!
Io: COSA!
La fata sta combattendo contro il mosto, ma cosa?
La fata viene bloccata dal mostro grazie ad altri mostriciattoli e mi scopre.
Inizia ad avvicinarsi a me a quel punto scappo verso la fata e cerco di liberarla.
X: non puoi farcela, vattene.
Io: mi dispiace, però io ti aiuterò.
X: attenta!
Mi giro e il mostro mi prende per la maglietta.
Io: lasciami brutto mostro.
Cerco di liberarmi, ma non ci riesco e poi sento la voce di Rea.
Altri mostriciattoli, come quelli che avevano intrappolato la fata, vanno verso Rea che si inizia ad intravedere.
No, non voglio, non voglio che le facciano del male.
Qualcosa in me si scaturisce e succede qualcosa.
Ora mi ritrovo per terra e vedo che i mostriciattoli non ci sono più, la fata è libera, il mostro è per terra ed anche Rea, priva di sensi.
Vado da lei e cerco di farla riprendere, ma cosa è successo?
Io: Rea, Rea... svegliati.
La scuto, ma senza risultati.
La fata mette al tappeto il mostro, che poi scompare.
X: grazie, per avermi salvato.
Io: non so nemmeno cos'è successo... Rea.
X: è svenuta, per il colpo del tuo incantesimo.
Io: ma quale incantesimo!? Porto Rea a casa, vuoi venire?
X: va bene, grazie.
Io: prima, non puoi, come dire... diventare normale.
X: oh si certo.
Si trasforma e non riesco a capire da dove venga questa ragazza.
Prendo Rea sulle spalle e andiamo verso casa.
Arriviamo e le altre sono sveglie, ed ora?
Marta: cosa le è successo?
Io: ha avuto un mancamento.
Giulia: vieni, mettila sul divano.
Avanzo nella stanza e la stendo sul divano.
Giorgia: ma lei chi è?
Adesso cosa le dico? Non posso dirle che è una fata e che ha combattuto contro un mostro.
Io: una mia nuova amica.
Rea: Aura.
Io: Rea! Rea, come stai?
Rea: ma cosa è successo?
Io: hai avuto un semplice mancamento.
Rea: ho visto qualcosa, no qualcuno. Eri andata a vedere cosa era successo e...
Io: e niente, te lo sarai sognato, eravamo sulla scogliera e sei svenuta.
Devo toglierle questa idea dalla testa, non so il perché, ma non deve scoprire niente.
Rea: sarà, forse hai ragione.
Meno male l'ho convinta.
Marta: tieni bevi un po' d'acqua.
Intanto che parlavo con Rea, Marta è andata in cucina.
Rea: grazie.
Giulia: forse è meglio che torni a casa.
Giorgia: ha ragione Giulia.
Rea: si, va bene.
Io: ti accompagno Rea.
Rea: non ce ne è bisogno.
Si alza e per poco non cade, per fortuna la prendo in tempo.
Io: ma davvero!? Tu ora vai a casa e ti accompagno io.
X: vengo con voi.
Rea le manda un'occhiataccia, ma la rassicuro.
Io: tranquilla è una brava ragazza.
Le dico bisbigliando a Rea.
Usciamo di casa e l'accompagno a casa sua. Durante il tragitto guardo la ragazza e la vedo combattere con il cellulare, chissà cosa starà facendo.
Quando arriviamo a casa sua e la saluto.
Io: Rea riprenditi ci sentiamo.
Rea: va bene, grazie.
Ce ne andiamo e adesso voglio delle spiegazioni.

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Angolo autrice
Eh eh, una fata!? Ed ora cosa deciderà Aura? Crederà a quello che è successo? In alto c'è la fata che ha visto Aura. Nel prossimo capitolo ci saranno dei chiarimenti, ma anche la nascita di nuove domande. Un bacio lollo01804😘.

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