12° capitolo

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Mi sveglio per colpa di un raggio di sole che va sul mio viso. Ancora assonnata vedo l'ora e sono le 10:30. Oggi voglio parlare con la direttrice, per il fatto dei miei poteri.
Mi preparo e ci vado subito. Busso e mi da il permesso.
Io: buongiorno.
Flavia: buongiorno Aura, cosa ti serve?
Io: le volevo chiedere come fare a sbloccare i miei poteri.
Flavia: sapevo che me lo avresti chiesto e mi sono informata. L'unico modo per avere di nuovo la tua magia è trovare la Regina Bianca.
Io: dove si trova?
Flavia: questo non lo so, si dice che usa un altro nome per non farsi trovare.
Grandioso ed ora come faccio?
Io: la ringrazio comunque, arrivederci.
Me ne vado dalla stanza e mi metto a pensare.
Come faccio a trovarla se usa un altro nome e per giunta non conosco nemmeno molto bene questo ambiente.
Mentre penso mi scontro con qualcuno, è Noemi con Selene, perfetto posso chiedere a loro.
Io: scusate, non vi avevo visto.
Noemi: stavi sovrappensiero.
Io: si, vi posso chiedere una cosa?
Selene: dicci.
Io: sapete dove si trova la Regina Bianca?
Ho qualche dubbio che sanno qualcosa, se non lo sapeva la direttrice.
Selene: su questo non so niente.
Noemi: nemmeno io.
Come immaginavo.
Selene: perché la cerchi?
Io: è l'unica che mi può aiutare, con i miei poteri.
Noemi: non sappiamo niente.
Io: non fa niente, tranquille. A dopo.
Selene: a dopo.
Vado di nuovo in camera a farmi una doccia lasciando il cellulare in stanza, c'è Azzurra che ancora dorme.
Mentre mi faccio una bella doccia sento Azzurra chiamarmi.
Azzurra: Aura!
Io: si.
Azzurra: sbrigati.
Io: perché?
Azzurra: fai come ti dico.
Non capisco il motivo comunque mi sbrigo ed esco dal bagno con un asciugamano intorno al corpo e un attorno hai capelli, andando in camera.
Io: allora, qual'è tutta questa urgenza?
Azzurra: frequenti qualcuno, vero?
Io: what?
Azzurra: ti ha scritto un certo Matteo.
Divento bianca e prendo subito il mio cellulare dalle sue mani.
Io: grazie, non c'era bisogno che me lo dicevi.
La sento ridere, è incorreggibile.
Mi siedo sul letto e leggo il messaggio.
" hai scoperto qualcosa? "
Lo vedo ancora online e gli rispondo.
" più o meno, conosci la Regina Bianca? "
Per un po' non scrive, ma poi lo fa.
" puoi venire al lago tra una decina di minuti? "
" si, va bene. "
Mi alzo e mi asciugo i capelli in fretta e furia, ma sono venuti tutti arruffati.
Azzurra: ti posso aiutare?
Io: magari.
Azzurra: ahahah, ecco fatto.
Mi fa un incantesimo, in un attimo mi sistema i capelli e mi fa indossare una maglietta bianca a maniche corte, un gilè di jeans, un pantalone nero e delle scarpe un po' alte marroni.
Io: non ti sembra di aver esagerato?
Azzurra: non devi uscire con Matteo?
Io: come fai a saperlo?
Azzurra: ti è arrivato un messaggio da parte sua e dopo poco cerchi di prepararti in fretta e furia, mi sembra logico.
Io: ok, hai ragione, ma non è come pensi tu.
Le dico avendo visto il suo sorrisetto.
Azzurra: ok ok, ma ora vai o farai tardi.
Mi spinge fuori dalla camera, facendomi uscire, per fortuna prima avevo preso il cellulare.
Vado al lago e lo vedo seduto su un masso a lanciare sassolini.
Io: ciao.
Si gira verso di me e mi sorride.
Matteo: ciao.
Io: sai qualcosa sulla Regina Bianca?
Matteo: te lo dirò, ma non lo dovrai dire a nessuno.
Io: ok, va bene.
Matteo: promettimelo.
Io: non ti fidi di me?
Questo non me lo aspettavo, io mi fido di lui e invece lui...
Matteo: no, non intendevo questo è che...
Intanto si era alzato. È possibile che ha così paura. Gli prendo la mano per tranquillizzarlo.
Matteo: è mia madre.
Io: cosa!?
Matteo: quando me lo hai chiesto sono rimasto perplesso e ti ho detto di venire qui.
Io: non me lo immaginavo proprio.
Matteo: se vuoi possiamo andarci anche ora.
Io: davvero?
Matteo: si, in ogni scuola c'è una stanza che porta in qualsiasi città.
Io: va bene, mi potresti accompagnare?
Mi sento un po' ridicola, ma non mi va di andarci da sola e le ragazze non possono sempre stare vicino a me.
Matteo: certo, non ti lascerei mai con mia madre.
Mi stringe ancora di più la mano e lo guardo negli occhi, vedo che ha accompagnato quella frase con odio e rabbia, ma non dico niente.
Matteo: vogliamo andare? Sono venuto anche oggi con la megicmoto.
Io: si ok.
Andiamo con la megicmoto fino alla mia scuola e poi con un po' di fortuna troviamo la stanza con tutti i portali.
Prendiamo quello per Melfi e quando arriviamo mi piace molto la città.
Matteo: benvenuta a Melfi.
Wao più camminiamo più mi piace.
Passeggiamo fino ad arrivare al castello.

La Magia Della FiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora