Capitolo 10

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Ero arrivata al punto di asciugarmi i capelli quando qualcuno bussò alla porta, che entrai in panico è dire poco.
"Ehm..Chi è?"
Mi appoggiai allo scaffale dei cosmetici e con l'attenzione di un gatto gettai tutti gli smalti e le ciprie a terra.
"Oh cazz-"
Per Tutti gli smalti e le ciprie intendo davvero tanti cosmetici, saranno stati almeno 8 per tipo, anche perché in famiglia sono 3 donne e solo un uomo.
Sentii una voce da dietro la porta che cercava di sopraffare la musica che evidentemente avevano già attivato, non riuscivo a ricordare di chi fosse finché non afferrai la maniglia e aprii la porta.

"Cosa significa chi è? avresti dovuto dire occupato. Almeno al mio paese."

Quel tizio che tanto detestavo, se così posso dire, mi stava fissando con quegli occhi che mi stregarono dall'inizio.

"Che vuoi?"
"Se non te sei accorta è un bagno, non la tua cameretta!"
"Si ma l'ho occupato io già da tempo, quindi vai nell'altro"
Feci per chiudere la porta ma lui la bloccò infilandosi dentro.
"Cosa fai? devo finire di prepararmi"
"Immaginavo volessi vedermi ed eccomi qua, tutto per te"
"Bleh sei troppo sicuro di te stesso, sai? perché non ti smonti un po'? adesso esci"

"Non ci conosciamo neanche in pratica, te ne sei accorta? Non abbiamo confidenza, perciò non prendo ordini da Te"

Alzai gli occhi al cielo e non sentendo una risposta da parte mia la sua non tardò..
"Capito? Adesso esci."
"Cosa pensi di fare? ho i capelli umidi, vedi?"
Dopo avergli sventolato per due minuti i miei capelli davanti, si alzò dal bordo della vasca e avanzò borbottando qualcosa.
"Ragazzina se proprio insisti posso fare i miei bisogni anche con te qui dentro, adesso voltati. E non sbirciare."
"Tranquillo non ne avevo così tanta voglia"

Prima che potesse abbassarsi la zip dei pantaloni uscii dal bagno senza degnarlo di altri sguardi.

Davanti a me ritrovai una stanza colma di gente che non avevo mai visto tranne alcuni studenti della nostra scuola, gli altri mi erano completamente nuovi.
Cercai di infiltrarmi tra le ragazze che sculettavano a suon di musica già alle 8 di sera, davanti alla schiera di ragazzi non ancora sbronzi che le fissavano con occhi languidi.
Lasciando andare l'impulso di volerle picchiare mi gettai alla ricerca matta della mia amica Em, che trovai in fondo alla sala avvinghiata ad un tizio che apparentemente sembrava carino.
Tra parentesi Emilia non è una ragazza tutta perfettina e che sta alle regole, anzi, sotto quell'aspetto da ragazzina si cela una puttanella, detto nel modo più carino del termine, anche perché è la mia unica amica/confidente qui in città.
Ma alla fine lei si conosce, io anche e facciamo finta che tutto sia come lo vedono gli altri, cioè due sfigate.

Il rumore insistente e martellante della musica mi pressava sulle orecchie tanto da tapparle, la festa stava andando un po' troppo sul caotico misto al selvaggio, quindi decisi di uscire dal retro, dove lampeggiavano in cielo solo le luci degli aerei e la musica era meno assordante.
Mi accovacciai sul bordo della piscina, che mi evocò ricordi felici di qualche anno fa, fino a quando qualcuno non mi si parò davanti.

Bleh.
Era quel tizio assolutamente bonissimo con il quale ho vissuto le avventure più pazze (il bagno e il caffè sulla felpa) e una mora del cazzo tra le sue braccia.
Decisi di non restare a guardarli e di spostarmi sulla sedia a sdraio dietro di me che a quanto pare era sola soletta.

Dopo 2 minuti tanto per rimanere in tema, Emilia arrivò da me barcollante e mezza ubriaca trasportata da due ragazzoni imponenti,
-Cosa ti è successo esattamente?-
Nel frattempo mi alzai per farla sdraiate accanto a me.
-Eh non ricordo molto, so solo che sono stata con quel ragazzo bello del quinto anno e poi siamo saliti in camera a bere qualcosa..-
-Ma perché fai queste cose? potrebbe averti drogata in qualche modo per poterti portare a letto!-
-Lo so! ecco perché poi ho chiamato loro, non sono per niente contenta di aver bevuto qualcosa in più.
Mi dispiace se ti sto rovinando la serata Az, è che io non so controllarmi quando mi piace qualcuno..-
-Ehi tranquilla, non è colpa tua e tanto per la cronaca io ero qui a godermi un bellissimo spettacolo come fossi al cinema-
Mossi la testa in direzione di quei due che stavano quasi per accoppiarsi sulla panca, per mostrarle che bel film stavo guardando prima.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 15, 2017 ⏰

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