Capitolo 1

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"Penso di non aver mai trascorso una notte più bella di questa"
Così iniziò tutto..Purtroppo.

Sono le sei e mezza del mattino, non riesco ad aprire neanche i occhi per quanto sonno arretrato mi ritrovo, ma manca solo una settimana alla fine della scuola e poi potrò divertirmi per tutta l'estate.
"Azeliaaa, scendi la colazione è già pronta" Mi madre non pensa che io mi sia svegliata da poco e quindi si autorizza ad urlare tranquillamente.

"Si arrivo" dico con pochissima voce, che neanche mio fratello nell'altra stanza avrà sentito.
Mi lavo il viso, i denti e mi vesto velocemente così mi posso incontrare con i miei amici davanti la scuola.

"Buongiorno mammaa" Mentre scendo le scale mia madre mi porge la ciambella in modo da non arrivare tardi a scuola.
Ah non mi sono presentata, sono Azelia ed ho 16 anni, vado al liceo artistico insieme a mio fratello Leo che però ha un anno in più di me anzi quasi diciotto, è il tipo che piace a tutte le ragazze della scuola ma non è stronzo come i prototipi fighi delle scuole, no, lui è dolce e fidanzato, ew.

Se vi chiedete il perché del mio nome strano i miei nonni erano hippie e amavano le cose particolari, tutto ciò tramandato alla mia famiglia quindi eccomi qui.

"Leo forza andiamo che è tardi" dico a mio fratello, che è sempre in ritardo.
"Sisi andiamo, ti devi vedere con il tuo ragazzo per caso?"
"Ew quale ragazzo? haha"
"Nessuno andiamo"

Arrivo davanti la scuola alle sette e trenta e i miei amici come sempre mi aspettano di fronte, sul muretto.

"Ciao ragazzi" Dico io col fiatone
"Ciao Aze, cosa è successo ahah"
lui è il mio bestfriend Leonardo, il simpaticone del gruppo.
"Ehi Azel come va?" Lui è Maurizio anche con lui ho un buon rapporto e lo adoro, come gli altri.
"Ehi Maur sto benino, tu?"
"Anche io in effetti, dopo parliamo però"
Gli faccio l'occhiolino e saluto Mari, Ale e Smeralda che mi guardano da lontano.

Suona la campana della ricreazione ed esco insieme a Maurizio in cortile.

Si avvicina a noi il mio migliore amico Nico con la sua ragazza e la loro banda.
"Azeee finalmente sei tornataa"
"Ciao Nicoo da quanto tempo, e ciao a tutti"
Questi si sentono chissà chi, soprattutto uno, che si veste firmato dalla testa ai piedi e sta antipatico a tutti, anzi solo a me.

"Sono Manuel, ciao"
mi porge la mano, un sorriso sghembo ma adorabile.
No aspetta che dico da stronzo assurdo volevo dire.
"Ciao" gli dico con un sorriso falso, nella mia mente penso sia davvero odioso il modo in cui si atteggia.
Però devo dire che gli occhiali tondi gli stanno da dio in realtà è poi quei capelli mossi che cadono sul viso sono adorabili.
Forse sono un po confusa, è solo mattina e sono stata interrogata quindi sarà l'effetto che viene dopo l'adrenalina, cioè il vomito.

Driiin.

Anche questa giornata scolastica è arrivata al termine, aspetto mio fratello che come sempre si deve fermare a fare le coccole alla sua ragazza mora e tutta forme..
Mi metto sul motorino di Maurizio e lo aspetto.
Nel frattempo vedo uscire la banda del mio migliore amico e la sua fidanzata, si, compreso Manuel.

Spero non si avvicinino o mi metto a gridare davanti a tutti; capitemi i miei ormoni non possono avere questo sbalzo quando vedo quel tipo coglione con gli occhialetti tondi a professore fregno della scuola.
No. dico no. a questa tortura.

Nel frattempo mi siedo sul motorino di Maurizio e lo aspetto per farmi dare un passaggio
"Azel che ci fai sul mio motorino? ahha"
"Ehm Maurì scusa ti stavo aspettando per parlare come avevi detto stamattina, ricordi?"
"Ah si sì scusa se ti ho fatto aspettare"
"Figurati potresti accompagnarmi a casa per favore?"
"certo, salta su"
[...]
In quel preciso istante una mano mi si poggiò sul fianco.

Non posso fare a meno di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora