Aspetto all'aereoporto
il pulman pagato sei euro e dieci
che mi porterà in Paradiso.
L'apetto fumando,
una siga rollata a mano
in attesa del bagaglio.
Mi son portato
un pò di roba dietro.
Cose da far vedere,
sentire,
toccare;
cose da raccontare,
perché no,
al Grande Capo addormentato.
Fargli capire che ha fallito,
a fidarsi .Lo vedo,
un uomo ben vestito.
Mi passa accanto.
Avvicina un taxi.
È alto, magro, pelato;
cammina come avesse
un palo ficcato nel culo.
Parla al tassista;
dondola la testa,
dice parole,
mostra soldi,
sorride,
apre lo sportello.
Sale.
Sparisce.Lui c' arriva diretto,
nel mondo delle vergini.
Entrata VIP.
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Fumar Mata
PoetryEra un intero mondo di solitari, quello che cercava di farsi compagnia .