Le sfumature della gelosia

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Dopo le vacanze natalizie gli studenti ritornarono a scuola.
Non tutti.
Alcuni mangiamorte avevano cominciato ad attaccare le famiglie di alcuni di loro. Portando nel mondo magico un periodo di terrore.
Tutto si fece più cupo ed Hermione lo percepiva a pelle.
Il golden trio cominciava a sentire una strana tensione. Era come essere in un posto governato dal silenzio, prima che la tempesta lo colpisse.
I professori, per quanto fosse nelle loro possibilità, cercarono di assumere un'aria che potesse essere il più vicina possibile alla serenità.
Fallendo miseramente.

Nel frattempo, di mese in mese, Harry aveva capito la natura degli horcrux e in quali oggetti essi si celavano. Li aveva trovati e distrutti tutti. Peccato che l'ultimo horcrux da distruggere fosse proprio lo stesso prescelto, cosa che scandalizzó l'ordine, a parte Silente e Severus.
"Harry, devi essere ucciso, altrimenti non renderai vulnerabile Tom" disse Silente durante una delle riunioni dell'ordine, che stavano diventando sempre più assidue.
Nessuno riusciva mai a capire fino in fondo le parole del preside, ma si fidavano.

Hermione credeva di crollare da un momento all'altro. Era dall'inizio di quel maledetto anno che non aveva avuto un periodo lungo di tranquillità e ció ricadeva sulla sua salute psicofisica.
Era dimagrita e non poco e il pensiero della propria vendetta personale nei confronti di Bellatrix aumentava di giorno in giorno.
Sentendo le parole di Silente scoppió a piangere disperata.
Non voleva perdere il suo migliore amico.
Harry la prese e la portó fuori dal soggiorno.
"Harry non voglio perderti"
"Non mi perderai Hermione" lui le sorrise incoraggiante "dietro ai piani di Silente si celano dettagli che per qualche motivo a noi non possono essere rivelati. Confido nel fatto che lui non abbia architettato la mia morte per lasciarvi soli. Me lo sento a pelle, in un modo o nell'altro ritorneró da voi. Fidati di me Herm"
Lei annuì con gli occhi ancora lucidi.
Ritornarono nel soggiorno, dove i presenti guardarono Hermione rientrare.
Procedettero con la discussione e le ore passarono.
Dopo essersi intrattenuti un po di più a Grimmauld Place, ritornarono a scuola.

Il golden trio andó in sala comune in religioso silenzio.

Il giorno dopo Hermione prese posto nell'aula di Difesa. Come ogni lezione, la porta si aprì di scatto, rivelando un Professor Piton più nervoso del solito.
Era Aprile, quelle sarebbero state le ultime lezioni prima dei GUFO di fine maggio.
"Oggi vi scontrerete in un duello. Farete a turno. Due di voi verranno qui davanti e si batteranno" fece una pausa "Granger e Parkinson, qui" indicó il punto in cui le ragazze avrebbero duellato.
Pansy sorrise in modo smielato al professore, cosa che innervosì oltremodo Hermione.
Si misero in posizione.
Pansy stava per pronunciare un incantesimo, ma Hermione la precedette "Ferio!"
Fu un attacco potente e che fece volare la ragazza di qualche metro.
"Expelliarmus" rispose la mora ma, grazie ad un "Protego" la riccia non venne disarmata e subito dopo lanció un incantesimo fin troppo conosciuto da lei "sectum sempra"
La ragazza venne nuovamente colpita. Il danno fu lieve, dato che Hermione non lo lanció in modo potente, ma fu abbastanza per provocare dei tagli alla serpeverde, che cominció a perdere sangue.
"Granger! Che diamine combina?!"
Intanto Pansy piagnucolava dal male
"100 punti in meno a Grifondoro e stasera punizione. La lezione è finita. Andatevene tutti!" Era irato più che mai.
Hermione rimase lì a guardare compiaciuta il suo lavoro, mentre il professore curava la ragazza con il suo controincantesimo/mantra.
"Se ne vada Granger, ho detto che la lezione è finita!"
Hermione sbuffó, prese le sue cose e se ne andó.

Durante la cena, in Sala Grande, Neville parló sottovoce ad Hermione "Herm, che stai combinando? Ho sentito che hai scagliato contro Parkinson un incantesimo strano. Girano voci che sia oscuro"
"Neville, dovresti imparare a non dare troppo peso alle voci di corridoio."
La ragazza rispose con tono nervoso.
Quindi prese le sue cose e se ne andó da loro infastidita, per dirigersi nei sotterranei.
Dean guardó strano l'amico e fece un'alzata di spalle.

Hermione era infastidita da tutto: dalle voci di corridoio, al comportamento del Potion Master, alle domande inopportune e scontate dei loro amici.
Il suo viso era bollente: letteralmente ribolliva di rabbia. Il respiro accelerato e non costante, il passo svelto e rigido.
Bussó alla porta dell'aula del Professore.
Questi gli rispose e lei entró.
Non le diede il tempo di accomodarsi in aula che si fiondó su di lei "ma che ti salta in mente Granger?! Uccidere tutti gli studenti della mia casa?!"
"Era un'esercitazione e poi lo ha visto anche lei, quell'incantesimo non l'ho lanciato in modo potente, come è capitato a Draco"
"Sei una ragazza stolta, ti credevo piú intelligente e invece ti ostini ad utilizzare incantesimi oscuri"
"Mi serviranno per la battaglia che arriverà e da come ne è stato discusso nell'Ordine, sembra sia prossima!"
"Questo non vuol dire mietere vittime innocenti!!!"
"Ah si?! Vogliamo parlare di Draco, il cui padre è mangiamorte?!"
"Sciocca, lui ti ha dato un indizio riguardo la prigionia dei tuoi genitori!"
"Inconsciamente"
"Se lo ha fatto inconsciamente vuol dire che non approva pienamente le scelte del padre"
"Ok allora parliamo di quella sciacquetta della Parkinson?! Ho visto come l'ha guardata oggi a lezione!"
Severus venne colto alla sprovvista, non tanto per la notizia in se, quanto per aver intuito un moto di gelosia nelle parole della ragazza.
A quel punto la sua espressione irata si tramutó in espressione di sorpresa e subito dopo in un'espressione divertita ma dolce.
Si avvicinó alla riccia "credi veramente che la Signorina Parkinson possa in qualche modo.."colpirmi", Granger?"
"I..io ah..accidenti!" Non sapeva più che cosa dire, sia per la vicinanza del professore, sia per il fatto di essersi accorta nell'aver esposto la sua gelosia.
Severus mise l'indice sotto il mento della ragazza, facendole alzare il viso "guardami"
Lo sguardo della ragazza, prima puntato su un banco, si spostó sugli occhi del professore.
"So riconoscere perfettamente la bellezza femminile. Di certo la Signorina Parkinson non rientra nei miei..gusti"
Si chinó sulla ragazza e la bació.
Il bacio divenne via via più passionale.
Hermione cinse il collo del professore con le sue braccia, mentre le mani del Potion Master finivano sotto la camicia della ragazza, sulla schiena.
Non seppero come, ma finirono nelle stanze private del professore, continuando a baciarsi.
Erano in camera, di fianco il letto.
Severus la spinse sul materasso e lui si posizionó sopra di lei.
Hermione aveva sbottonato il frock coat del professore, lui fece lo stesso con la camicia di Hermione.
La stava baciando sul collo, sulla clavicola e all'inizio dei seni.
La riccia aveva gli occhi socchiusi dal piacere. Ma un fascio di luce azzurra la riportó alla realtà. Proveniva dalla finestra.
"Che succede?" Chiese con voce roca, il professore.
"La scuola, stanno attaccando la scuola!"

L'altra faccia dell'odio (SeverusxHermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora