Infrangere regole è questione di DNA

2.3K 127 3
                                    

Dopo quella sera i mesi trascorsero relativamente tranquilli. I MAGO si stavano avvicinando ed Hermione era eccitata all'idea degli esami: se l'intera popolazione di Hogwarts era in preda all'agitazione, la riccia era contenta come un bambino di fronte ad un banco di caramelle.

Harry e Ron pensarono bene di fare visita alle due grifondoro, prima degli esami. In particolar modo il prescelto era curioso di sapere altre notizie da Hermione, visto che si erano lasciati a Natale dopo che lui le ebbe confessato il segreto del professore.
Era l'ora di pranzo e le ragazze stavano scendendo per andare in sala grande. Videro due facce conosciute all'ingresso. Si fiondarono ad abbracciarli.
In quel momento arrivó l'intera scuola per andare a mangiare, compresi i professori.
"Potter!" Una voce irritata fece scattare gli sguardi dei quattro ragazzi sulla fonte.
Harry disse solamente a mo' di saluto "Professore"
"Voci di corridoio mi hanno riferito di come qualcuno abbia una lingua alquanto...lunga. Spero per l'interessato che non mi giungano altre voci o ció potrebbe creare qualche...disagio" gli parló fissandolo.
Tutti guardarono Harry e quest'ultimo, confuso, fece un'alzata di spalle.

Pranzarono in tranquillità e quel sabato pomeriggio lo trascorsero nei prati verdi del castello. L'aria cominciava a scaldarsi e i ragazzi ne approfittarono per stare sotto i primi caldi raggi del sole.
Finchè Ginny e Ron stavano discutendo sulla professione Auror di Ron e su quanto Molly fosse perennemente troppo premurosa, Harry si voltó verso Hermione.
"Quindi con lui?"
"Risolto, spero"
"Non ci credo ancora che sia proprio lui"
"Harry ne riparliamo un'altra volta, Ron potrebbe sentirci" continuó sottovoce.

Hermione aveva alzato la maglietta a maniche corte e bloccata sotto il reggiseno. Aveva dei shorts. Continuó a prendere sole ad occhi chiusi, finchè un'ombra non glieli fece riaprire: erano Silente e Piton.
Il primo sembrava divertito dalla scenetta. Il secondo sembrava sul punto di lanciare saette ai presenti, soprattutto ad Hermione.
"Buon pomeriggio Harry, Signor Weasley" disse sorridente il preside "anche a lei Signorina Granger e Signorina Weasley" continuó pacato "ottima giornata, vero? È perfetta per godersi del calore di questi raggi quasi estivi"
Hermione si ricompose subito e lo stesso fecero gli altri. Harry salutó calorosamente il preside.
"Questa scuola sta cadendo nell'oblio dell'anarchia, preside" disse in modo strascicato Severus.
"Suvvia Severus, sono giovani e come tali hanno diritto ad un po di relax" Silente lo guardava da sopra gli occhialini a mezzaluna, lo sguardo leggermente ammonitore.
Piton lo fissó imperscrutabile, senza rispondere.
Il preside poi si giró verso i ragazzi "spero la vostra carriera stia fruttando risultati, non mi stupirei se fosse così"
"Si Signore" rispose Harry "sta andando brillantemente. Siamo venuti qui io e Ron per stare in compagnia con Ginny ed Hermione" sorrise
"Ben fatto, sicuramente avranno bisogno del vostro appoggio, dato che gli esami sono quasi imminenti" fece una pausa sorridendo "io e Severus vi lasciamo tranquilli, non è giusto interrompere un bel momento come questo. Arrivederci Signori"
Tutti contraccambiarono il saluto.
L'ultima cosa che Hermione vide fu lo sguardo glaciale di Piton su di lei, per poi girarsi e seguire il preside.
Ron intervenne "Ma Piton non ha nulla da fare che inseguirci e continuare a puntualizzare le regole scolastiche?"
Harry e Hermione si guardarono complici, sorrisero e, senza volerlo, dissero contemporaneamente "evidentemente no"

La giornata trascorse in modo piacevole. I due ragazzi, dopocena, salutarono Hermione e Ginny, apprestandosi ad uscire dai confini della scuola per smaterializzarsi alla Tana.
Le ragazze incrociarono per strada Dean e Seamus, che dissero loro "volete venire in sala comune? Siamo riusciti a comprare alcune bottiglie di Whisky e Burrobirra, facciamo una festicciola in sala comune!"
"Figata!" Esclamó la rossa.
Entrarono dopo aver detto la parola d'ordine al ritratto della Signora Grassa. Già da fuori si sentivano schiamazzi e musica.
"Non ci sentiranno?" Domandó la riccia
Seamus scrolló le spalle "non durerà molto la festa, sicuramente finirà prima del coprifuoco e nessuno ci farà casini"

Come previsto, la festa duró ben oltre le 23.
Hermione aveva bevuto un po troppo Whisky e in quel momento stava dormendo beatamente sul divano. La musica era stata lievemente abbassata e stavano cercando di fare meno chiasso possibile. Infatti, a non molti metri dal loro dormitorio, stava l'aula di Difesa e quindi gli alloggi di Piton.
Ma l'alcool in corpo si sa, porta a ridere in modo no proprio discreto e le conversazioni diventano parole urlate indistinguibili.
Un rumore di un quadro che si apriva fece zittire tutti, che si voltarono verso l'entrata della sala comune.
"Bene bene, una festicciola fatta di perdizioni, a quanto pare...oltre l'orario del coprifuoco.."
tutti rimasero con la bocca aperta, alla mercè delle mosche, vedendo il temibile Professor Piton avanzare lentamente e guardarsi disgustato attorno. Si bloccó nel vedere Hermione dormire sul divano.
"Signorina Granger" la chiamó ma non ebbe risposta. Prese un tomo aprendolo ed avvicinandolo all'orecchio della riccia. Lo richiuse di colpo, in modo violento.
Gli altri studenti sobbalzarono sentendo quel forte rumore, seppur leggermente distante da loro. Figuriamoci la povera grifondoro che, sentendo quel colpo, si sveglió di scatto mettendosi subito in piedi.
Le faceva male la testa, ma per fortuna non le girava.
"Buongiorno o devo dire...Buonasera Signorina Granger" la guardó malignamente.
Si voltó verso i presenti, ancora attoniti.
"Peccato che dei grifondoro del settimo anno, tra non molte ore, si ritroveranno sul treno di ritorno, verso le proprie case"
"Professor Piton la prego!" Era Hermione a parlare "stavamo festeggiando l'inizio degli esami"
"Vedo come lei stesse festeggiando, mi chiedo se dormisse per stanchezza o per l'alcool"
"Faccia espellere me, non loro"
Tutti trattennero il respiro, la riccia era conosciuta per il suo grande coraggio.
"Granger, nel mio ufficio, ora" lui indicó con la testa l'uscita.
Lei si apprestó ad uscire e lui la seguì.
Prima, peró, si bloccó "in quanto a voi..ritornate nei vostri dormitori. Domattina faremo i conti."
Tutti ripulirono in un secondo la stanza e filarono nei propri letti.

L'altra faccia dell'odio (SeverusxHermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora