L'odio vive nel bene e viceversa

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"Buonasera a tutti, volevo comunicarvi alcuni avvicendamenti natalizi" Silente stava parlando agli studenti presenti nella Sala Grande.
"Come ben sapete tra pochi giorni cominceranno le vacanze e quest'anno, precisamente il 24 dicembre, si è deciso di festeggiare il Natale con un ballo" dalla Sala Grande si alzó un gemito di sorpresa "vi verranno dati tutti i dettagli sull'evento dalla Professoressa McGranitt, domani pomeriggio"
Ron esclamó ai suoi compagni "niente lezione, quindi!"
Tutti risero, compreso Hermione.
Il prescelto la vide assente "tutto bene, Herm?"
"Si si" non era molto sicura.
Ma la questione finì in quel momento, quando le pietanze apparirono sul tavolo.

Finirono la cena e si diressero in sala comune.
"Ragazzi, vado a studiare" esclamó la riccia
"Sei sempre la solita Herm, non cambierai mai" Ron stava sbuffando
Hermione non fece tanto caso alle loro piccole lamentele e salì le scale a chiocciola che portavano ai dormitori. Aprì la porta, ispezionó con lo sguardo la stanza, assicurandosi che non vi fosse nessuno.
Si mise seduta a letto, aprendo quel libro che ormai assillava la sua mente.
Sfoglió le pagine, finché non le saltó all'occhio una parola che di certo non aveva a che fare con pozioni: Sectumsempra. Si acciglió. Sembrava un incantesimo, ma che non era presente nei libri.
Voleva sapere a tutti i costi cosa fosse.
Quella sera sarebbe andata in biblioteca.

Scese le scale a chiocciola. Vide i suoi amici, che ricambiarono lo sguardo.
Ron rise e fece una delle sue solite battute idiote "hai già finito di studiare Herm? Mi puoi dare un po del tuo cervello? Magari così anch'io riuscirei ad avere tempo libero" dopodiché guardó i suoi amici, che sorridevano.
"No, Ronald. Non ho finito. Ho bisogno di andare in biblioteca, per approfondire un argomento che non ho capito molto. Ti direi di accompagnarmi, ma ne sei allergico, dico bene?" Ghignó vedendo la faccia del rosso ammutolita.
Harry invece rise e si offrì per accompagnarla.
Insieme scesero le scale.
Sfortunatamente nel corridoio incrociarono Draco.
"Hey mezzosangue!" Entrambi si girarono verso il biondo "sei ancora viva? Strano!"
"Sfortunatamente per te si, Draco"
Lui si avvicinó. Hermione non potè non notare quanto ora assomigliasse al padre. Portava un abito nero ed era più curato nell'aspetto. Ció che lo differenziava dal senior era il portamento: Draco era spavaldo, scattoso, spigoloso, mentre Lucius appariva assai più garbato e, apparentemente, più calmo.
Si mise faccia a faccia con Hermione e disse "oh, io non ci conterei così tanto, Granger. A proposito, come stanno i tuoi genitori?"
Ad Hermione si spalancarono gli occhi: i suoi genitori stavano bene. Certo non li aveva sentiti da un po. Questo fu, solo ora, un campanello d'allarme.
La riccia scattó in un moto di rabbia e gli puntó la bacchetta alla gola. Lo stesso fece il biondo. Anche Harry puntó la bacchetta contro Draco.
Cominció una battaglia. Inizialmente gli incantesimi lanciati dalle bacchette non furono mortali, ma, nel bagno dei prefetti, cominciarono a farsi sempre più pericolosi.
"Harry" disse Hermione "vai ad avvertire Silente, digli dei miei genitori!"
"Ma tu Hermione? Non vorrai stare sola con lui!"
"Ho detto vai!!!" Ringhió la ragazza.
Mentre il prescelto corse verso l'ufficio, la battaglia non cessava.
Draco, ora, stava lanciando Maledizioni senza perdono.
Nessuno dei due, comunque, era stato toccato dagli incantesimi.
Hermione aspettó che Draco si sporgesse dall'angolo dei wc. E fu allora che provó l'incantesimo trovato nel libro del principe mezzosangue.
"Sectumsempra!"
Un raggió colpì e investì il biondo. Hermione sentì il tonfo del ragazzo caduto a terra.
Poi non sentì più nulla.
Si avvicinó pian piano e l'orrore prese il sopravvento nei suoi occhi: Draco a terra, che piangeva dal dolore, la camicia bianca si stava sempre più tingendo di un rosso sangue. Più ferite si stavano aprendo sull'addome del biondo.
In quel momento arrivó Piton. Guardó a terra e poi la ragazza con sguardo shockato.
Si inginocchió subito e prese a rimarginare le ferite e a recuperare il sangue con un incantesimo strano: lo stava cantando, quasi come un mantra.
Arrivarono Silente ed Harry, ma solo quando Piton aveva concluso l'incantesimo. Videro solo Draco svenuto.
"Signorina Granger" disse Silente "la pregherei di venire nel mio ufficio".
Hermione lo seguì senza proferire parola.

Entrarono nell'ufficio circolare. Il preside, mentre accarezzava Fanny, cominció a parlare "ho mandato degli investigatori dal ministero, per controllare che i suoi genitori fossero a casa e che stessero bene"
"E?"
"Non sono presenti a casa"
Gli occhi della ragazza si inumidirono. Le parole di Draco erano vere: i suoi genitori erano stati rapiti, probabilmente dai mangiamorte. E chissà ora dov'erano e se non erano morti.
"Signorina Granger" Silente si avvicinó alla ragazza, le mise una mano sulla spalla "le consiglio massima prudenza. So quanto possa essere difficile per lei, ma durante le vacanze di Natale dovrà rimanere ad Hogwarts"
Gli occhi della ragazza si sbarrarono e alcune lacrime cominciarono a scendere.
Nel frattempo la porta dell'ufficio si era aperta.
"Voleva vedermi, Signore?" Era Piton.
"Si Severus, non abbiamo molto tempo" lo sguardo del professore si soffermó per un momento sulle spalle di Hermione, poi guardó nuovamente Silente, che continuó "i Signori Granger sono stati rapiti, probabilmente dai mangiamorte. Vorrei riuscissi a capire dove e come stiano".
Piton annuì silenziosamente ed uscì dall'ufficio. A breve avrebbe parlato con la ragazza: contro Draco aveva utilizzato un incantesimo che solo lui conosceva davvero bene.

Ciao a tutti!  👋🏻
Capitolo di passaggio. I prossimi avranno dei risvolti molto più interessanti. Spero comunque vi piaccia.
A presto!
Patrisha_Piton

L'altra faccia dell'odio (SeverusxHermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora